American Psycho - Bret Easton Ellis
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American Psycho - Bret Easton Ellis
Ne sono fuori, o almeno spero di esserlo. È un libro talmente agghiacciante da sembrare reale. Difficile trovare difetti al romanzo di Ellis. È scritto in maniera divina, frutto di una preparazione maniacale. Ha uno sviluppo impeccabile, che si riflette, oltre che nella storia, anche nella struttura dei capitoli e nello stile linguistico. La discesa o l’ascesa, nella follia di Patrick Bateman è tangibile, viscerale, lo senti soffocare nelle prigioni che si costruisce attorno, lottare e arrendersi al mutare della sua natura o al dischiudersi della stessa. Ellis demolisce gli anni ottanta attraverso un modello di vita che negli stati uniti ha rappresentato quasi una dottrina e che noi europei non ci siamo risparmiati di fare nostro, con il consueto ritardo accademico. Il raccapriccio a cui Ellis ci fa assistere è sempre contrastato da una sottile e spietata ironia, che rende l’atmosfera meno lugubre e concede un po’ di respiro al lettore. Ho letto moltissimo di Stephen King e sono certo che neanche colui che è definito il padre del brivido, si è mai avvicinato al terrore descritto in alcuni passaggi di Ellis. Ho avuto serie difficoltà a leggere alcuni tratti, benché abbia molto pelo sullo stomaco. Un libro meraviglioso che descrive l’aberrazione insita nella superficie della società, la spersonalizzazione totale, la mancanza di ruolo e di appigli, l’inutilità dell’individuo e l’assenza totale di conseguenze che la presenza o assenza di ciascuno di noi procura alla società, una società sostanzialmente inesistente. Uno, dieci o cento omicidi, senza alcun effetto apparente, senza proteste o clamori. Nessuno che si batta per gli scomparsi. La polizia è completamente assente e così la famiglia. Non esiste per i vivi, perché dovrebbe assumere una qualche posizione per i morti?
Un libro fantastico, assolutamente fantastico e un autore dal quale c’è molto da imparare. Cercherò di leggere presto altro.
E la frase di chiusura è perfetta: “QUESTA NON È LA VIA D’USCITA”
Non l'ho trovato nell'elenco...
Un libro fantastico, assolutamente fantastico e un autore dal quale c’è molto da imparare. Cercherò di leggere presto altro.
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- tostoini
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Veramente un signor libro.
Purtroppo Ellis per me ha fatto come Palanhiuk: gli é venuto bene un libro e tutti gli altri sono variazioni sul tema piuttosto deludenti.
American Psycho é perfetto nel suo essere agghiacciante, Glamorama, Meno di Zero e tutti gli altri suoi figli dei virtuosismi piuttosto sterili.
Saranno anni che non lo rileggo, é decisamente una botta nello stomaco.
Purtroppo Ellis per me ha fatto come Palanhiuk: gli é venuto bene un libro e tutti gli altri sono variazioni sul tema piuttosto deludenti.
American Psycho é perfetto nel suo essere agghiacciante, Glamorama, Meno di Zero e tutti gli altri suoi figli dei virtuosismi piuttosto sterili.
Saranno anni che non lo rileggo, é decisamente una botta nello stomaco.
°se cerchi TESTUGGINE sono io,era il mio vecchio nick° °b-shelf°°blog°°la chat di bc-italy°°ml bookcrossing_sardegna°
- Frine
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ehm ma meno di zero non è precedente ad american psycho? (non l'ho letto, eh.. però mi pare)
E anche per lui come per Patrick non c'è alcun tipo di redenzione o comunque di scioglimento, positivo o negativo che sia: finali aperti che lasciano uno sgradevole nodo allo stomaco.
Lunar Park, invece, bah..
ecco, questo è ciò che mi ha angosciato di più del romanzo (magistrale in questo senso la scena della festa in maschera dove Bateman si "traveste" da killer usando veri resti umani e il suo costume, la sua confessione, non viene apprezzato da nessuno), e che ho ritrovato - ancora più accentuato, forse perché il protagonista non ha alcun controllo e in un certo senso subisce ancora più di Bateman tutta questa indifferenza - in Glamorama: concordo che sia meno bello di A. P., ma ha dei punti di tensione e smarrimento tali che ci si sente con tutte le scarpe nei panni di quel poveretto di Victor - bellissimo ma vacuo, un Derek Zoolander tragico - che si trovava totalmente insopportabile nella prima parte.Un libro meraviglioso che descrive l’aberrazione insita nella superficie della società, la spersonalizzazione totale, la mancanza di ruolo e di appigli, l’inutilità dell’individuo e l’assenza totale di conseguenze che la presenza o assenza di ciascuno di noi procura alla società, una società sostanzialmente inesistente. Uno, dieci o cento omicidi, senza alcun effetto apparente, senza proteste o clamori. Nessuno che si batta per gli scomparsi. La polizia è completamente assente e così la famiglia. Non esiste per i vivi, perché dovrebbe assumere una qualche posizione per i morti?
E anche per lui come per Patrick non c'è alcun tipo di redenzione o comunque di scioglimento, positivo o negativo che sia: finali aperti che lasciano uno sgradevole nodo allo stomaco.
Lunar Park, invece, bah..
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- tostoini
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Sisi meno di zero é il primo infatti, 

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Libro geniale: per tanti sensi perchè le implicazioni psicanalitiche del personaggio sono solo un corollario del tutto.
Diciamolo chiaro e tondo, l'autore ha saputo sapientemente dosare sesso e sangue. Tutto qui...
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in questa tua definizione come rientrano le chilometriche descrizioni di abbigliamento, scarpe, accessori, biglietti d visita, prodotti di bellezza, piatti dei ristoranti et coetera?l'autore ha saputo sapientemente dosare sesso e sangue. Tutto qui...
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Messaggi pubblicitari, magari...?Citazione:
l'autore ha saputo sapientemente dosare sesso e sangue. Tutto qui...
in questa tua definizione come rientrano le chilometriche descrizioni di abbigliamento, scarpe, accessori, biglietti d visita, prodotti di bellezza, piatti dei ristoranti et coetera?

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no scusa, io sono stata un po' troppo lapidaria, prima, ma nel frattempo ho mangiato latte&biscotti, sono particolarmente sorridente nei confronti del mondo (pat bateman mi odierebbe ahahaha) e dunque mi spiego meglio.
ho trovato piuttosto riduttiva la tua definizione "ha saputo mescolare bene sangue e sesso", e dunque cercavo di attirare la tua attenzione su un altro aspetto di questo libro: la critica impietosa del mondo degli yuppies, della loro vacuità, della loro preoccupazione per l'aspetto fisico e l'esteriorità in genere.
E' un ritratto insieme spietato e spassoso ( es. la scena del "duello" dei biglietti da visita, l'unica che tralaltro ho trovato divertente e ben traslata anche nel film tratto da American Psycho, che per il resto è alquanto una boiata)
E ancora il fatto che Bateman - pazzo, omicida, torturatore - riesca a mantenere quasi perfettamente questa immagine nonostante il montare della follia, nell'indifferenza generale.. insomma, tutto quello che metteva in risalto strumm nel primo post. Perché ridurre American Psycho a un libraccio da edicola della stazione, cui tutte le altre implicazioni, come hai scritto tu, sono aggiunte soggettive del lettore, mi sembra alquanto azzardato.
ho trovato piuttosto riduttiva la tua definizione "ha saputo mescolare bene sangue e sesso", e dunque cercavo di attirare la tua attenzione su un altro aspetto di questo libro: la critica impietosa del mondo degli yuppies, della loro vacuità, della loro preoccupazione per l'aspetto fisico e l'esteriorità in genere.
E' un ritratto insieme spietato e spassoso ( es. la scena del "duello" dei biglietti da visita, l'unica che tralaltro ho trovato divertente e ben traslata anche nel film tratto da American Psycho, che per il resto è alquanto una boiata)
E ancora il fatto che Bateman - pazzo, omicida, torturatore - riesca a mantenere quasi perfettamente questa immagine nonostante il montare della follia, nell'indifferenza generale.. insomma, tutto quello che metteva in risalto strumm nel primo post. Perché ridurre American Psycho a un libraccio da edicola della stazione, cui tutte le altre implicazioni, come hai scritto tu, sono aggiunte soggettive del lettore, mi sembra alquanto azzardato.
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Ti dirò: con le mie affermazionistavo solo scherzando.
Cmq ho letto il libro due volte e ho visto anche io il film (una notte d'estate su Italia1) e concordo con te che a parte alcune scene il resto del film è una sonora boiata.
In ogni caso non ho voluto relegare il libro a una lettura da pendolare ferroviario, solo che, con tutta sincerità, nonostante la genialità dell'argomento (come ho sottolineato precedentemente) trovo difficoltoso considerarlo alla stregua di un capolavoro di denuncia sulla vacuità della società yuppi anni '80.
A questo proposito trovo infatti che sia più illuminante il film Wall Street...
Spero di aver fatto ammenda con questa mia risposta.
... ah e cmq, buono latte&biscotti!
Cmq ho letto il libro due volte e ho visto anche io il film (una notte d'estate su Italia1) e concordo con te che a parte alcune scene il resto del film è una sonora boiata.
In ogni caso non ho voluto relegare il libro a una lettura da pendolare ferroviario, solo che, con tutta sincerità, nonostante la genialità dell'argomento (come ho sottolineato precedentemente) trovo difficoltoso considerarlo alla stregua di un capolavoro di denuncia sulla vacuità della società yuppi anni '80.
A questo proposito trovo infatti che sia più illuminante il film Wall Street...
Spero di aver fatto ammenda con questa mia risposta.
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Mi permetto: guardatevi questo:

Bret è partito da un termine per costruire un personaggio. Il quale è COSTRETTO a riportare meticolosamente quanto sta scritto sulle etichette dei suoi abiti. Altrimenti non sarebbe lui.
American Psycho, letto in originale in situazioni pendolaristico-transumanziali, mi ha fatto venire il vomito. Libro straordinario (nel senso di fuori dall'ordinario), ottimo per non dimenticare quello che siamo stati, ottimo per spiegare, in buona parte, quello che siamo diventati.
Ah. Qualcuno ha fatto caso a come si chiama il protagonista?
l

Bret è partito da un termine per costruire un personaggio. Il quale è COSTRETTO a riportare meticolosamente quanto sta scritto sulle etichette dei suoi abiti. Altrimenti non sarebbe lui.
American Psycho, letto in originale in situazioni pendolaristico-transumanziali, mi ha fatto venire il vomito. Libro straordinario (nel senso di fuori dall'ordinario), ottimo per non dimenticare quello che siamo stati, ottimo per spiegare, in buona parte, quello che siamo diventati.
Ah. Qualcuno ha fatto caso a come si chiama il protagonista?
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laura_s, è da mezz'ora che mi scervello ma su Christian Bale più che ha perso quei trenta chili per l'uomo senza sonno non mi viene in mente..
non dirmi che centra batman belin?
no 'spè ha fatto anche velvet goldmine..
e - cazzo! - faceva laurie in piccole donne! e aveva già quel brutto problema di couperose!
help me..
non dirmi che centra batman belin?
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Re: American Psycho - Bret Easton Ellis
Finendo questo libro, mi è sorto un dubbio: ma secondo voi Bateman potrebbe essersi inventato tutto? Nel senso, sappiamo che era un allucinato, e lui stesso ce lo fa capire sempre più (la panchina che lo insegue, si sente spesso male, si droga), quindi non può essere che le sue torture siano solo allucinazioni?
Ho cominciato a pensarlo quando è tornato sul luogo del delitto, a casa di Owen, e ha trovato tutto pulito, con un'agente immobiliare dentro; ma è possibile che qualcuno abbia pulito senza denunciare nulla? E poi Owen è stato visto a Londra (a meno che non sia stato scambiato per qualcun'altro). Ed anche il tassista che poi lo deruba, lo accusa di aver ucciso Sonny, che Bateman crede sia il tassista di qualche giorno prima; ma se costui aveva una pistola, perchè non l'ha ucciso e invece lo ha solo derubato?
E' una mia fantasia? Anche perchè a fine libro c'è questa sua frase: "Ebbene sì, lo so, avrei dovuto farlo per davvero, ma non l'ho fatto".

Ho cominciato a pensarlo quando è tornato sul luogo del delitto, a casa di Owen, e ha trovato tutto pulito, con un'agente immobiliare dentro; ma è possibile che qualcuno abbia pulito senza denunciare nulla? E poi Owen è stato visto a Londra (a meno che non sia stato scambiato per qualcun'altro). Ed anche il tassista che poi lo deruba, lo accusa di aver ucciso Sonny, che Bateman crede sia il tassista di qualche giorno prima; ma se costui aveva una pistola, perchè non l'ha ucciso e invece lo ha solo derubato?
E' una mia fantasia? Anche perchè a fine libro c'è questa sua frase: "Ebbene sì, lo so, avrei dovuto farlo per davvero, ma non l'ho fatto".

- Gahan
- Olandese Volante
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- Iscritto il: gio lug 26, 2007 11:49 am
- Località: Ziano Piacentino
Re: American Psycho - Bret Easton Ellis
Hai appena finito di leggere il mio Ray per caso???
Io ho avuto la tua stessa sensazione. Arrivata alla fine mi sono chiesta se non si fosse inventato tutto. Certi episodi sono talmente assurdi che sembra davvero impossibile che siano avvenuti. Lungo tutto il libro ci si chiede come sia possible che Bateman compia tutta questa serie di delitti restando impunito. Nessuno che denuncia o indaga le persone scomparse, la donna delle pulizie che trova la casa imbrattata di sangue e non dice nulla, ecc. ecc. In parte il tutto può essere giustificato dal fatto che uno degli scopi dell'autore era quello di evidenziare la superficialità di quella generazione (infatti molto spesso nel romanzo si raccontano situazioni in cui qualcuno parla e nessuno dei presenti ascolta. Lo stesso Bateman a un certo punto confessa di essere un assassino e nessuno gli crede). Però poi verso la fine gli episodi si susseguono in modo vorticoso e il racconto diventa talmente allucinato che io sono arrivata a chiedermi se tutte le atrocità raccontate non fossero avvenuti solo nella mente di Bateman.
Sono d'accordo sul fatto che il libro rasenta l'horror. Ci sono episodi raccapriccianti, infatti quando ho lanciato questo Ray ho specificato che non era una lettura per chi sviene solo a sentir parlare di sangue, però l'ironia smorza un po' i toni. Io per esempio ho trovato esilarante l'episodio in cui Bateman fa mangiare alla fidanzata una spugnetta disinfettante presa in un bagno pubblico e camuffata da pasticcino al cioccolato.

Io ho avuto la tua stessa sensazione. Arrivata alla fine mi sono chiesta se non si fosse inventato tutto. Certi episodi sono talmente assurdi che sembra davvero impossibile che siano avvenuti. Lungo tutto il libro ci si chiede come sia possible che Bateman compia tutta questa serie di delitti restando impunito. Nessuno che denuncia o indaga le persone scomparse, la donna delle pulizie che trova la casa imbrattata di sangue e non dice nulla, ecc. ecc. In parte il tutto può essere giustificato dal fatto che uno degli scopi dell'autore era quello di evidenziare la superficialità di quella generazione (infatti molto spesso nel romanzo si raccontano situazioni in cui qualcuno parla e nessuno dei presenti ascolta. Lo stesso Bateman a un certo punto confessa di essere un assassino e nessuno gli crede). Però poi verso la fine gli episodi si susseguono in modo vorticoso e il racconto diventa talmente allucinato che io sono arrivata a chiedermi se tutte le atrocità raccontate non fossero avvenuti solo nella mente di Bateman.
Sono d'accordo sul fatto che il libro rasenta l'horror. Ci sono episodi raccapriccianti, infatti quando ho lanciato questo Ray ho specificato che non era una lettura per chi sviene solo a sentir parlare di sangue, però l'ironia smorza un po' i toni. Io per esempio ho trovato esilarante l'episodio in cui Bateman fa mangiare alla fidanzata una spugnetta disinfettante presa in un bagno pubblico e camuffata da pasticcino al cioccolato.
My life is a reading list.
Reading Challenge 2022
Sfida A-Z 2022
Una catena di libri
http://www.bookcrossing.com/mybookshelf/Gahan
https://www.facebook.com/pg/GDLdiZiano
Sono anche su goodreads
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Re: American Psycho - Bret Easton Ellis
Ho adorato, letteralmente, Meno di zero (mi ha pericolosamente influenzato, nella misura in cui molte di quelle cose me le vedevo passare accanto).
Ho trovato pallosetto Le regole dell'attrazione.
American Psycho m'ha reso triste, era la prova provata del fatto che la vena ispirativa di Ellis fosse ormai agli sgoccioli.
Glamourama, ottimo per un falò estivo ....
saluti
Ho trovato pallosetto Le regole dell'attrazione.
American Psycho m'ha reso triste, era la prova provata del fatto che la vena ispirativa di Ellis fosse ormai agli sgoccioli.
Glamourama, ottimo per un falò estivo ....
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