Con lo stile che ha utilizzato nelle puntate di Blu notte, Lucarelli ricostruisce l'omicidio di Pasolini mettendo in risalto i fatti certi e i tanti dubbi su cosa sia successo veramente in quella notte di più di 30 anni fa quando hanno ucciso un poeta. Ecco, questo è il punto che Lucarelli mette in risalto: hanno ucciso un poeta e questa morte violenta ha sicuramente influito sul giudizio letterario che molti hanno avuto sui suoi testi. Lo spettacolo è molto bello perchè Lucarelli non punta i riflettori solo sull'omicidio, sulle tante incongruenze processuali e sulle prove testimoniali, ma vuole ricordare che Pasolini era un poeta, uno dei più importanti intellettuali dell'epoca. Alla ricostruzione dei fatti di quella notte, si alternano la lettura delle sue poesie, dichiarazioni, pezzi di filmati che vogliono sottolineare la grandezza dell'uomo.
Due cose mi hanno colpito: il monologo iniziale sulle teorie del complotto e il ricordo personale che Lucarelli ha di quella notte di 30 anni fa: la foto del volto di Pasolini deformato dal massacro. Lui vorrebbe poter ricordare il volto di Pasolini in altro modo, ma è quell'immagine che è rimasta impressa nella sua memoria. E' la stessa cosa è successa a me per Aldo Moro: di quella vicenda di 30 anni fa io ricordo solo l'immagine del cadavere nella macchina, mentre non ho alcun ricordo di immagini di Moro vivo.
Lucarelli è bravo anche se forse meno disinvolto che in televisione, e mi ha fatto venir voglia di leggere "Petrolio" e rileggere i libri di Pasolini.
Se vi capita, vi consiglio di andarlo a vedere.
(TO) Pasolini, un mistero italiano - Carlo Lucarelli
Moderatore: Marcello Basie