L'Agnese va a morire
Moderatori: Therese, lizzyblack
Regole del forum
Le regole di quest'area (versione breve):
Le regole di quest'area (versione breve):
- I nuovi utenti non possono scrivere in quest'area fino a che non hanno postato almeno 42 messaggi in altre aree (esclusa la reception). Se dopo un mese dall'iscrizione (non prima) non li hanno raggiunti, possono scrivere all'amministratrice e se hanno registrato e liberato 5 libri saranno ammessi all'area.
- Se lanciate un ring dovete includere nel post il link alla corrispondente journal entry su bookcrossing.com
- Gli amministratori e i moderatori non interverranno in nessun modo nella gestione dei ring se non a titolo strettamente personale
L'Agnese va a morire
Non ho ancora letto questo libro, ma ne ho trovate due copie in giro per casa, quindi ho deciso di farne un ring (ray?).
Non avendolo letto, copio la recensione dal libro
Se si dovesse tracciare un bilancio dei romanzi sulla Resistenza che "restano", L'Agnese va a morire meriterebbe un posto di primo piano. Nato dalla diretta esperienza dell'autrice tra i partigiani delle Valli di Comacchio, è il romanzo che ha saputo documentare il risentimento collettivo di fronte all'offesa dell'invasione, il buon senso popolare che si trasforma in volontà di giustizia e in capacità di lotta organizzata. Renata Viganò ha scritto una "cronaca" che ha l'esatta semplicità di pensieri e gesti quotidiani, in uno stile sobrio che pure rivela una sottile educazione letteraria nella definizione di fuggevoli stati d'animo, nella descrizione di sfumati paesaggi di pianure e di lagune; e tutto si sostiene sull'ampio respiro dell'azione corale, che tocca il suo culmine nelle scene della battaglia. Ma la novità del libro è l'aver visto la Resistenza attraverso gli occhi di un'anziana contadina, l'Agnese.
Non si è mai allontanata dall'orto, dalla fontana di casa; ma quando i tedeschi le fanno morire il marito, è capace di ribellarsi, di seguire i partigiani nelle paludi, di compiere imprese rischiose caracollando su una vecchia bicicletta rugginosa. I giorni dell'Agnese si svolgeranno tra fughe, tradimenti, fucilazioni, sconfitte e vittorie: i giorni dell'Italia migliore che ritrova se stessa.
Renata Viganò è nata a Bologna. Esordì giovanissima con alcune raccolte di versi. Prese parte attiva alla Resistenza a fianco del marito, comandante di formazioni garibaldine. L'Agnese va a morire le ha valso il Premio Viareggio 1949, ed è stato sino ad oggi tradotto in tredici paesi.
Chi è interessato?
Ciao
Vale
- Mizzy (milano)
- claudia1964 (civitanova marche)
- anatolla (Roma)
- annanda (Padova)
- JamsODonnellToo (Germania) (in fondo)
- Syro (RE)
- shandy (RE) (ultima)
in the wild
Non avendolo letto, copio la recensione dal libro
Se si dovesse tracciare un bilancio dei romanzi sulla Resistenza che "restano", L'Agnese va a morire meriterebbe un posto di primo piano. Nato dalla diretta esperienza dell'autrice tra i partigiani delle Valli di Comacchio, è il romanzo che ha saputo documentare il risentimento collettivo di fronte all'offesa dell'invasione, il buon senso popolare che si trasforma in volontà di giustizia e in capacità di lotta organizzata. Renata Viganò ha scritto una "cronaca" che ha l'esatta semplicità di pensieri e gesti quotidiani, in uno stile sobrio che pure rivela una sottile educazione letteraria nella definizione di fuggevoli stati d'animo, nella descrizione di sfumati paesaggi di pianure e di lagune; e tutto si sostiene sull'ampio respiro dell'azione corale, che tocca il suo culmine nelle scene della battaglia. Ma la novità del libro è l'aver visto la Resistenza attraverso gli occhi di un'anziana contadina, l'Agnese.
Non si è mai allontanata dall'orto, dalla fontana di casa; ma quando i tedeschi le fanno morire il marito, è capace di ribellarsi, di seguire i partigiani nelle paludi, di compiere imprese rischiose caracollando su una vecchia bicicletta rugginosa. I giorni dell'Agnese si svolgeranno tra fughe, tradimenti, fucilazioni, sconfitte e vittorie: i giorni dell'Italia migliore che ritrova se stessa.
Renata Viganò è nata a Bologna. Esordì giovanissima con alcune raccolte di versi. Prese parte attiva alla Resistenza a fianco del marito, comandante di formazioni garibaldine. L'Agnese va a morire le ha valso il Premio Viareggio 1949, ed è stato sino ad oggi tradotto in tredici paesi.
Chi è interessato?
Ciao
Vale
- Mizzy (milano)
- claudia1964 (civitanova marche)
- anatolla (Roma)
- annanda (Padova)
- JamsODonnellToo (Germania) (in fondo)
- Syro (RE)
- shandy (RE) (ultima)
in the wild
Ultima modifica di LaVale il ven giu 08, 2007 10:08 am, modificato 5 volte in totale.
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
E' un libro bellissimo, l'ho letto l'ultimo anno di liceo perchè inerente all'argomento della tesina da presentare agli esami di stato. Davvero molto molto bello, letto (o meglio divorato) in un giorno e mezzo! 

..."Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati"... (Bertolt Brecht)
Le patatine senza sale sono come i bignè senza crema (cit. Ermello)
Sono anche su Anobii
E su Goodreads
Le patatine senza sale sono come i bignè senza crema (cit. Ermello)
Sono anche su Anobii
E su Goodreads
- claudia1964
- Re del Mare
- Messaggi: 1334
- Iscritto il: mar ago 05, 2003 8:02 am
- Località: civitanova marche
Mi piacerebbe leggerlo, posso?
Nei momenti in cui ti sarà difficile prendere una decisione, pensa al più povero dei poveri, al più debole dei deboli e chiediti se la tua decisione lo renderà un pò più padrone del suo destino (Gandhi)

wish list

wish list
-
- Corsaro
- Messaggi: 438
- Iscritto il: lun nov 20, 2006 12:07 pm
- Località: Colonia