Provo a rispondere anche io, con le mie idee un po' sparse e confuse.
Premetto che io ho un'idea molto "romantica" del BC. Mi sono innamorata subito dell'idea di lasciare i libri liberi in giro.
Infatti tutti i miei rilasci (cioè, non che siano così tanti... sono più o meno una quidicina di libri...) li ho realizzati In The Wild.
Anzi, l'unica volta che ho lasciato un mio libro in una OCZ per me non è stata "la stessa cosa" (se si capisce cosa intendo)
A parte che la OCZ qui di Parma non è molto curata. E' uno scaffale (sì, con abbastanza libri, ma la metà di essi sono di Scientology

) su cui poggiare il libro, ma nessuno la gestisce. Diciamo che è solo un porto sicuro per non lasciare i libri al freddo e al gelo.
Ma comunque anche se fosse una OCZ gestita, continuerei con il rilascio libero. Mi dona un brivido che non ho provato quando ho rilasciato nella OCZ (sì, sono un po' malata...)
Certo è più proficuo se ci si conosce, ma l'idea di base, quella di rilasciare secondo il caso, a persone che non si conoscono... ha un fascino tutto suo, imho, che ripaga di non aver mai ricevuto neanche una j.e.
Questo non vuole dire, ad esempio, che non mi piacciano i ring.
Alla fine considero il BC un'unione di queste cose (rilasci controllati, rilasci in the wild, ring), ognuna con la sua particolarità.
Per il fatto del registrare i libri sul sito... non so, forse questa è davvero una questione di età. Nel senso che io sono abbastanza giovane, e sono cresciuta su internet. Quasi letteralmente.
Su internet ho trovato cose che mi hanno emozionato, fatto pensare... e quindi non trovo un sito freddo.
Per me internet è la quotidianeità, e quindi non mi sembra una spersonalizzazione usarlo per lo scopo del BC.
La mentalità purtoppo, non è così facile trovarla. Io oramai, mi sono convinta che i miei cari concittadini non abbiano la mentalità giusta per il BC, e mi ci sono rassegnata.
Questo però non mi ferma dal continuare a liberare.
Ho scritto cose comprensibili e di senso compiuto? Spero tanto di sì...
