Salvatore La Porta - In morte di Turi

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etnagigante
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Salvatore La Porta - In morte di Turi

Messaggio da etnagigante »

Questo romanzo breve del giovane e promettente La Porta ci fa conoscere i siciliani attraverso un concatenarsi di vicende. Se se è vero che l'idea della Sicilia sonnolente, indolente e avvezza al potere della politica e della meta-politica è ormai quasi un clichè, qui potete trovare anche i siciliani che non si arrendono mai, come quelli cantati dai Modena City Ramblers ne “La banda del sogno interrotto”. La trama si articola in scambi di persona, tanto che il primo Turi che si crede morto in realtà è un personaggio che sarebbe potuto nascere dalla penna di Pirandello, che aveva già inscenato la propria morte per sottrarsi alle ire di un padre geloso per l'onore della figla. Nella cittadina di Mineo tanti raccontano troppe storie per accorgersi di come vada avanti il paese, metafora di un modus operandi della politica in Sicilia negli ultimi decenni (o forse da quando esiste il diritto di voto). Ci sono nella storia sindacalisti severi col potere, ribelli sessantottini, satira sociale a più livelli, compreso quello scolastico e un certo amaro di fondo. La Porta conosce la sua terra e gli scrittori che l'hanno fatta conoscere e fa sentire, ogni tanto e in maniera lieve, il profumo del loro inchiostro. E' un libro che mostra una voglia di andare contro corrente, “in direzione ostinata e contraria” come diceva De Andrè, grazie o a causa dell'amore che si prova per la propria terra. Forse a qualcuno potrà sembrare una storia troppo al maschile, la donna presente è solo accennata anche se è lei ad essere presente a fine romanzo; qualcuno potrà tentennare sulla scala temporale degli eventi e dei personaggi stessi; forse per la molteplicità delle storie concatenate l'autore avrebbe potuto scrivere molte più pagine. Ma resta uno spaccato di vecchia e nuova Sicilia, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Per i pignoli, come me, che hanno letto la prima stampa del romanzo, una rassicurazione sulla cura che la giovane casa editrice “Villaggio Maori Edizioni” avrà nell'editing. Un autore da tenere d'occhio.
A valle, tra masse ebre, la nera, l'accesa d'ira Etna ti moveva; l'Etna gigante, lave vomitante. Arida secca l'arena, l'erbe essa martellava.
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