Libreria o Megastore?- Supermercati del libro

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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Dove preferite acquistare o consultare i libri?

Libreria
20
57%
Megastore
15
43%
 
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Corso
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Libreria o Megastore?

Messaggio da Corso »

Riporto qui di seguito un articolo comparso su un'Agenzia di Stampa riguardo le nuove tendenze di diffusione dei libri attraverso i megastore.
Voi cosa preferite: le librerie classiche o i megastore?

AVANZA IL MEGASTORE IN CITTA;, REGGE IN PROVINCIA LIBRERIAUn processo inarrestabile, quello dei megastore di libri, almeno nelle grandi citta;, anche se per ora
non sembra intenzionato a dilagare oltre. Ma e'; un dato di fatto
che la situazione della vendita dei libri in Italia stia
cambiando inesorabilmente. Ecco un quadro di alcune citta;:
ROMA: Un giro di affari pari al 15% del mercato nazionale del
settore - contro il 18% della capofila Milano - affidato a 150
librerie (600 comprendendo le cartolibrerie e gli esercizi che
vendono anche altri articoli). A Roma la diffusione del libro e';
ancora affidata in gran parte a negozi di piccole dimensioni,
nonostante l' incremento della grande distribuzione.
La maggioranza delle librerie della capitale, secondo i dati
dell'; Associazione librai romani, e'; di 100-150 metri quadrati,
con solo una decina di esercizi oltre i 200 mq.Ma la
distribuzione sul territorio comunale non e'; equa - spiega il
presidente dei librai capitolini Giovanni Salemi - e privilegia
chiaramente il centro rispetto alle periferie, dove le grandi
catene non investono. Piu di quaranta dei 150 negozi
interamente dedicati al libro, infatti, sono concentrati nel I
Municipio (centro storico), e altri trenta sono aperti nel XVII,
in particolare nel quartiere Prati e nella zona del Vaticano.
;Subito dopo - aggiunge Salemi - abbiamo il II Municipio e la
zona della Sapienza, per i testi universitari;. Ma in periferia
e' il deserto, o quasi.
In centro la concorrenza e'; aperta tra esercizi storici, di
piccole dimensioni, e megastore del libro.Noi cerchiamo di
lavorare di piu; sul catalogo e sulla ricerca bibliografica -
dice Massimo Picchetti, direttore dell' antica libreria Croce di
corso Vittorio Emanuele II - puntando a fidelizzare la
clientela, anche se abbiamo a disposizione tutti i titoli
richiesti dal pubblico. Di diverso avviso e' Riccardo
Corvasce, responsabile di pianificazione e controllo della
catena MelBookStore, presente a Roma in via Nazionale e a piazza
Santi Apostoli. Nelle grandi librerie come le nostre -
sottolinea - possiamo dare spazio a titoli difficilmente
reperibili e offrire proposte a largo raggio. Non dimenticando,
ovviamente, i best-seller.
La ricerca? Ne facciamo piu' noi che i piccoli negozi -
puntualizza Patrizia Matera, direttrice della libreria
Feltrinelli di largo Torre Argentina - Loro tendono a
specializzarsi, ma non hanno l'; assortimento dei grandi
esercizi, che in pratica creano una piccola libreria in ogni
settore;. Per Salemi, pero', la dicotomia tra piccoli e grandi
non rappresenta un serio problema. La legge sul libro, che
impedisce sconti superiori al 15% su prezzi fissati, permette a
tutti di reggere il peso della concorrenza. Il pericolo
piuttosto arriva dei supermercati, che vendono i titoli piu'
richiesti sul mercato ma non offrono alcun servizio al
cliente. Secondo Stefano Biagini, presidente della associazione delle
botteghe storiche romane,non si puo' impedire la apertura dei
negozi di grande distribuzione in questo settore, ma bisogna
assolutamente evitare la chiusura delle librerie di vicinato,
che posseggono un patrimonio storico e culturale importantissimo
per la citta' e per i romani.Emblematici, secondo Biagini, i
casi della libreria Tombolini di via IV novembre e di Micozzi,
in via Giuseppe Ferrari a Prati. Due antichi esercizi che
rischiavano la chiusura, salvati, con una grande mobilitazione
di intellettuali e abitanti dei rispettivi quartieri
A Roma c'e; anche chi, per battere la concorrenza, punta a
diversificare l' offerta. E' il caso di Bibli, in via dei
Fienaroli a Trastevere, che alla libreria unisce una
caffetteria, serate di musica classica e jazz, postazioni per la
navigazione internet e un centro culturale. Per andare
incontro a tutte le esigenze di svago e cultura dei nostri
clienti spiegano i responsabili.
MILANO: Sei multicenters, una miriade di piccole librerie
specializzate, ma anche librerie generiche che negli ultimi tre
anni sono state costrette a chiudere e' questa Milano, la
capitale della ;editoria.
La parte del leone la fanno i multicenters (o megastores) -
Mondadori (2), Messaggerie Musicali, Feltrinelli, Fnac e Ricordi
che, a partire dal hanno introdotto nel capoluogo
lombardo un concetto di libreria americano: spazi vastissimi
tappezzati da scaffali per libri, cd e gadgets, integrati da
bar, Internet Coffee, sala cinema, sale conferenze, sale
concerti, agenzie viaggi e comode poltrone ai piani. Il primo
multicenter ad aprire a Milano e' stato quello della Mondadori
in via Berchet: era il 1998 e allora 1.800 mq di negozio
sembravano una enormita'. Ma nel 2000, Mondadori apri' un
secondo megastore da 3.500 mq (a maggio ne ha aperto un altro
nell'hinterland milanese a Vimercate).
Quest'anno - ha detto Emilio Mango, direttore marketing della
Mondadori Retail, la societa'; che gestisce i megastores e le
librerie di proprieta'; Mondadori - la crisi si e'sentita, anche
se il negozio resta molto frequentato. Il fatturato e' stabile,
anche se non in aumento, con un totale mensile medio di
scontrini di 22.000 e circa 60.000 presenze. Rispetto agli
altri concorrenti, ha spiegato Mango, la musica la teniamo per
completare la offerta, non come settore strategico. Il nostro
punto di forza e'la parte elettronica ed informatica. Quando
abbiamo aperto, eravamo quelli con la superficie maggiore per
Dvd e anche ora abbiamo una ottima offerta di 600 titoli. Il
direttore ammette che, data la vicinanza con il multicenter
Feltrinelli, aperto il febbraio scorso, il primo mese li
abbiamo sentiti parecchio. Ma ci hanno stimolato e ora anche noi
abbiamo un paio di eventi la settimana, presentazioni di libri,
concerti dal vivo e molti eventi per bambini. I target di Mondadori e Feltrinelli
(non ha fornito i dati) non sono sovrapponibili, ha spiegato
Mango:Il nostro lettore e'; piu familiare e da tempo libero,
e da noi cerca il libro da regalare. Abbiamo meno titoli, ma
siamo piu uers friendly. Alla Feltrinelli, invece, si va per
un testo particolare. Entro la fine dell'anno, la Feltrinelli
aprira un nuovo megastore in corso Buenos Aires che, per
grandezza, si avvicinera' ai 5.000 mq delle Messaggerie Musicali
(3 milioni di passaggi e un milione di scontrini nel 2001):
Siamo i piu grandi in Italia - ha sottolineato il
responsabile marketing, Federico Chiodo, ricordando la
ristrutturazione totale e il raddoppio di mq nel 99
il nostro core business resta il cd, anche se ogni anno la
libreria internazionale prende una fetta sempre piu' importante.
Quanto ai libri italiani, teniamo soprattutto novita e
bestseller di catalogo.
Ma oltre ai pesci grossi, c'e' una miriade di librerie piu'
piccole. A Milano ci sono 180 punti vendita - ha reso noto
Associazione librai italiani - Negli ultimi tre anni c'e'
stato un calo del 10%. Le nuove librerie che nascono sono quelle
specializzate, non piu a conduzione familiare, con una ampia
scelta di libri. Ce la passiamo male - ha ammesso Tecla
Dozio, titolare della Libreria del Giallo, 100 mq cantina
compresa - apriamo tutti i giorni per amore. C'e' crisi, la
colpa non e'dei megastore, perche' i nostri sono clienti
affezionati Dello stesso parere altri titolari di librerie
specializzate, che soffrono piuttosto la attuale congiuntura
economica e problemi logistici. Come la Milano Libri Editori
accanto al Teatro alla Scala, ora chiuso per restauro. Ben
vengano i megastore - ha commentato Anna Maria Gandini - intanto
noi siamo piu specializzati (in libri illustrati), abbiamo piu
atmosfera e piu rapporti umani. Da noi c'e' gia una cernita e
il cliente e' meno confuso. Piuttosto, con i lavori di restauro,
ci trasformiamo in via pedonale a singhiozzo e questo rende la
vita dura Nella vicina Galleria Vittorio Emanuele, invece, la
Libreria Bocca (1775), specializzata in libri di arte e cataloghi
di mostre, ha altri problemi. Negli ultimi anni - ha spiegato
il figlio del titolare, Giorgio Lodetti - qui in Galleria hanno
chiuso tre librerie e la gente viene meno a cercare libri.
Inoltre, noi abbiamo un problema di affitto: il Comune vuole far
rendere i locali di sua proprieta' e lo vuole raddoppiare.
TORINO: Il mondo librario torinese sta cambiando in linea con
quanto sta accadendo nelle altre grandi citta'; italiane.
L' ultima nata : la Fnac di via Roma, ovvero 2.100 metri
quadri su due piani dove si vendono hi-fi, libri e dischi e dove
ci sono un caffe'; alla moda, uno spazio per incontri e uno per mostre
fotografiche, dove ogni mese vengono esposte fotografie della
collezione fissa della casa madre francese. Il settore librario mette a
disposizione 40.000 titoli, praticando lo sconto del 15%. I
responsabili della Fnac si dichiarano soddisfatti della vendita
dei libri. Per quanto riguarda i megastore e' attesa a Torino, nella
centrale via Viotti, l' apertura di una nuova sede della
Mondadori, probabilmente sulla linea di quella che viene aperta
in questi giorni a Roma. Tra le librerie piu' originali e nuove,
la Taberna Libraria, in via Bogino (ad una trentina di metri da
due storiche librerie torinesi, la Comunardi, unica a essere
aperta fino a mezzanotte, e la Libreria Francese) dove non solo
si leggono e acquistano libri, ma si possono anche degustare
vini di alta qualita. assaggiare salumi, formaggi e specialita' culinarie nazionali.
Cesare Battisti, una sorta di vineria-libreria alla moda e
frequentata dagli studenti e dagli intellettuali che circolano
quitidianamente nel centro. La libreria e'; situata non lontana
da dove fino all&Alessandro Baricco che si era proposta con un modo nuovissimo di
vendere che pero' non e' stato premiato dagli acquirenti. Erano
infatti esposti pochissimi libri ed ognuno era spiegato a
voce il cliente poteva mettersi delle cuffie in testa ed
ascoltare la recensione e la trama del libro, poi decideva se
acquistarlo o passare a un altro libro. -
Ultima modifica di Corso il lun dic 02, 2002 2:47 pm, modificato 1 volta in totale.
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matteo-anceschi
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Re: Libreria o Megastore?

Messaggio da matteo-anceschi »

Corso ha scritto:Riporto qui di seguito un articolo comparso su un'Agenzia di Stampa riguardo le nuove tendenze di diffusione dei libri attraverso i megastore.
Ciao Corso!
Quando hai un attimo di tempo, potresti provare per favore a correggere il tuo articolo che presenta un sacco di &8355 (per dire..un numero a caso,eh)? (non sto a spiegare cosa sono, ma è un errore che capita....tranquillo! :wink: )
Se non puoi farlo lo faccio io, te lo chiedevo solo perchè mi porterebbe via un bel pò di tempo eh (e io dovrei dare un'occhiatina anche agli altri forum :) )

Comunque..sondaggio interessante, adesso voglio proprio vedere cosa salta fuori..anche se ho già una mia idea sul netto vincitore.. :wink:

Ciao e grazie!
Matteo
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io devo dire...

Messaggio da velabianca »

LIBRERIA....

ps ... ma come si fa a votare al sondaggio? dove si clicca? eppure ho gli occhiali sul naso...

vela che non riesce a capire...
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Messaggio da baobab »

Ho risposto "Megastore" per il semplice fatto che esistono questi posti con delle belle e comode poltrone dove ti puoi leggere anche un intero libro in santa pace senza sentirti in obbligo di comperare.
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liberliber
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Re: io devo dire...

Messaggio da liberliber »

velabianca ha scritto:LIBRERIA....

ps ... ma come si fa a votare al sondaggio? dove si clicca? eppure ho gli occhiali sul naso...

vela che non riesce a capire...
clicchi sul pallino bianco vicino a libreria (come deduco dal tuo messaggio... :lol: ) poi c'è qualcosa tipo INVIA. Purtroppo io ho già votato quindi non posso rivedere la pagina... ciao!
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
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Messaggio da velabianca »

:)

Ora si che funziona ... prima non comparivano i pallini!

vela felice 8)
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Messaggio da Veronica84 »

Io sono per i megastore, perchè mi piace la sensazione che si ha nel sentirsi letteralmente circondati da libri (nei megastore stanno ovunque.....scaffali altissimi e ovunque guardi ci sono solo libri!) e poi è bello anche perchè ci sono le poltroncine e ti puoi anche sedere a chiacchierare con una amica!

W I MEGASTORE :wink: :wink:
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liberliber
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Messaggio da liberliber »

adesso mi dovete dire a quali megastores andate... io così non ne ho mai trovati! Eppoi i commessi sono TROPPO ignoranti...
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
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Messaggio da BlueMonk »

Liberliber ha scritto:adesso mi dovete dire a quali megastores andate... io così non ne ho mai trovati! Eppoi i commessi sono TROPPO ignoranti...
Beh... proprio più tardi andrò, ad esempio, alla FNAC di Milano e non mi trovo poi così male. Non sono in grado di giudicare la qualità del personale addetto alla sezione libreria, ma ti assicuro che i ragazzi nella sezione "jazz" non sono poi malaccio.
Certo, nel negozietto di dischi a mantova, vicino a casa mia, il tipo mi sa elencare a memoria tutte le bands con cui ha suonato davis dal '49 al '68, ma questo è un altro discorso.... :D

Ciao
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(Louis Armstrong)
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Messaggio da Tanelorn »

Io preferisco il megastore... e' vero che nella libreria piccina c'e' l'appassionato e nei megastore il commesso che non sa nulla, pero' nel grande negozio trovo molte cose che cerco e che in altri posti sarebbero difficili da trovare (odio ordinare e attendere), inoltre spesso si spende anche meno. La piccola libreria e' molto piu' "romantica" del mostro megastore, pero' il colosso ha i suoi vantaggi (e questo thread mi fa pensare al film "C'e' post@ per te")... La stessa cosa tra l'altro vale anche per i dischi (molte cose che cerco le trovo magari al Virgin o alla Ricordi e non nel negozietto che in teoria tratta soprattutto gothic e metal, ma che al di la' dei gruppi che nel loro piccolo tirano di piu' non ha).
Ciao,
"And there's so many many thoughts
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)
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Messaggio da Ale »

Liberliber ha scritto:adesso mi dovete dire a quali megastores andate... io così non ne ho mai trovati! Eppoi i commessi sono TROPPO ignoranti...
A me una volta da Feltrinelli in galleria è successa una cosa molto carina: cercavo un libro che mi avevano consigliato (poi si è rivelato una cagata pazzesca eh...), ho agganciato un commesso e mi sono messa a descrivergli la copertina e + o - di cosa parlava e lui ha iniziato "ah si si... aspetta mi ricordo... dunque...", insomma si è messo a frugare di qua e di là e poi mi ha dato il libro giusto :D
E vissero felici e contenti...
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Messaggio da liberliber »

Era carino? :D
Il commesso della Mondadori in via Marghera invece (giusto per non fare nomi e cognomi, ancora un po' metto il codice fiscale) alla domanda 'dove posso trovare Asimov?' (quello che odio io a proposito è dover girare delle ore prima di trovare quello che cerco, cosa che nei megastores mi capita SEMPRE), cmq... mi ha risposto: 'Asimof? E come si scrive?' Gli avessi chiesto Katzenbach chissà...
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Supermercati del libro

Messaggio da LuLù Lupetta »

Siamo tutti dei gran lettori.. e amiamo le grandi librerie.. ok, anche io.. ma ho letto questo articolo e volevo condividerlo con voi, che ne pensate?

Buon anno,

Lulù
«Avere un libro che ti accompagna è meraviglioso, è il miglior compagno di viaggio: sta zitto quando non vuoi che parli, parla quando vuoi sentir dire qualcosa, ti dà senza chiedere. Se lei viene nella mia biblioteca li vede, i miei veri grandi amici sono lì.»
(Tiziano terzani)
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Messaggio da invisigot »

Teso' non sai quanto sei stata illuminante...
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Frine
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Messaggio da Frine »

Ed ecco perché questo servizio di Ae è una proposta: il consumo critico fatelo anche in libreria, scegliendo quelle più piccole e, magari, più attive sul versante culturale.
:clap: :clap: :clap: :clap:
Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre. (Stefano Benni)

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Pa
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Messaggio da Pa »

io cliente di libraia che per sopppravvivere gestisce una cartoleria :-) essendo davanti ad una scuola elementare.... io non ho mai amato i maga super mercatoni preferisco qualcuno che conosco di persona e che magari conosce me i miei gusti e legge ciò che vende capita infatti spesso che da dietro al bancone arriva una voce "Paolo , lascia perdere quello è una schifezza, a te potrebbe piacere quello la" e immancabilmente "ma non ti ho mai dato [nome autore sconosciuto spesso] ma come? non lo conosci???" e come al solito le rispondo "grazia, tienimelo da parte ripasso a prenderlo"

.... e poi non vi dico che spettacolo quando arriva il distributure con gli scatoloni .... che bello prendere i libri da quelle scatole e scoprire cosa c'è di nuovo....

voi che andate alle Feltrinelli che rapporto avete con chi vi vende il libro?

Pa
Il nostro compito e' guardare il mondo e vederlo intero. Occorre vivere piu' semplicemente per permettere agli altri semplicemente di vivere.
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Kiarina
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Messaggio da Kiarina »

Articolo non solo fatto molto bene ma utile, nel mio caso, anche sotto altri punti di vista :wink:

Grazie Lulù, ce manchi :D
Ero fortunato ad avere ancora mia madre che, occupandosi di me, mi permetteva di protrarre l'adolescenza. Molto fortunato. Ero nato con la camicia: tanto valeva che me la stirasse. (Il conto dell'ultima cena-Andrea Pinketts)

"Sono un clown e faccio raccolta di attimi." (Opinioni di un clown, Boll)
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Amaryllis
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Messaggio da Amaryllis »

...devo dire che non ho letto l'articolo in toto ma su questo tema ho le idee piuttosto chiare e mi rendo conto di andare contro corrente...

a parte il fatto che io preferisco di gran lunga fare acquisti nelle grandi librerie... mi piace gironzolare per i megastores... per quanto riguarda Milano adoro la feltrinelli di piazza piemonte e la fnac di via torino...

ok, il mio punto di vista... ma perchè mai dovrei spendere di più per lo stesso prodotto?! evviva gli sconti, le tessere punti, ecc...

qui non si tratta di acquistare, che ne so, dei prodotti equo&solidale, o biologici... che cmq sono un'altra cosa rispetto al prodotto tipo standard...
in tal caso i broccoli bio o la marmellata hanno una valenza diversa, SONO prodotti diversi, per quanto uno possa credere o meno al loro valore o al rapporto qualità prezzo...

il libro, parlo di identiche edizioni ovviamente, è uguale ovunque

mi rifiuto di pagare di più quello che posso trovare a meno se non per particolari esigenze di mia esclusiva comodità...

io ho una visione poco romantica del business... lasciamo che il piccolo libraio guadagni bene, lasciamo che si espanda, che si compri il negozio accanto e poi un altro ancora... stiamo tranquilli che non disdegnerà di diventare la nuova catena di turno... e, qualora si possa "permettere" di fare sconti, stiamo pur certi che li farà...

a me piace il megastore, sentendo pareri qua e là mi sembra di capire che la maggior parte preferisce invece le librerie di piccole dimensioni... che dunque queste si concentrino su diversi "prodotti" ... se c'è chi apprezza un rapporto diretto e di consulenza, sviluppino questi punti... insomma, se non possono competere sul prezzo, spostino il campo di battaglia su altre iniziative... buone idee ce ne sono (un esempio come un altro, comunque con sconto http://www.corriere.it/vivimilano/link_ ... book.shtml )

...per il momento prezzo e comodità (non faccio 10 km per risparmiare 5 Euro...) per me sono prioritari

acc... dopo 'sto papiro mi sento in colpa con la Meg Ryan di c'è posta per te... :roll:

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“Le fiabe dicono più che la verità. E non solo perchè raccontano che i draghi esistono, ma anche perchè affermano che si possono sconfiggere.”

G. K. Chesterton
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Messaggio da Babette »

Amaryllis ha scritto:ma perchè mai dovrei spendere di più per lo stesso prodotto?
Ecco io credo che il punto non sia solo questo :roll:
Premetto che io frequento indifferentemente mega-store, bancarelle, supermercati, libreria dell'usato e piccole librerie di settore o comunque "artigianali".
La gravità del fenomeno mega-store sta nel fatto di operare a monte una selezione di ciò che è "vendibile" secondo parametri non sempre rigorosamente "culturali". Pensiamo alla Sellerio: relegata negli scaffali nascosti o addirittura assente prima di Camilleri e venduta pure all'Esselunga dopo Camilleri.

Prima di Natale a Firenze ha aperto una nuova libreria e per la prima volta in vita mia invece di esultare sono stata triste. La nuova libreria, Martelli - identica alla vicinissima Edison (150 metri) dal momento che la gestione è la solita e similissima alla Feltrinelli (100 metri) - ha sostituito Marzocco libreria che nonostante fosse brutta (e nonostante non fosse neppure a carattere artigianale) aveva il vantaggio di essere "particolare". Aveva infatti una bellissima collezione di libri di filosofia, una discreta collezione di libri di diritto e di libri di taglio scientifico. Potevi "perderti" tra questi argomenti esattamente come si fa con i romanzi e le edizioni economiche da Feltrinelli e sulla narrativa operava "scelte di genere". Non c'è più neppure Seeber che era specializzato in libri d'arte e in belle edizioni.
Lo so che al mega-store ti ordinano qualunque cosa e in pochi giorni arriva...ma non è la stessa cosa.
Mi chiedo: chi darà "voce" e spazio agli editori minori e quindi agli "scrittori" minori se vincono i megastore e la grande distribuzione?

Io personalmente approfitto di sconti, punti e offerte senza risparmio ma cerco di essere "critica" scegliendo dove comprare/cosa.
Così ad esempio i Miti li compro spesso al Supermercato dove li pago il 20% meno che da Feltrinelli, altri libri a parità di costo preferisco comprarli in librerie che nella filosofia mi rappresentano di più. Capita talvolta che finisca col comprare lì libri che da Feltrinelli o alla Edison avrei pagato qualche euro meno. Per quelle volte però mi sento ripagata dalle scoperte che ho fatto tra gli scaffali e che nei megastore non sarebbero state possibili.

U mama...scrivo da un'ora scusate la "pizza" :eyes:
Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)
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Amaryllis
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Messaggio da Amaryllis »

Babette, sono d'accordo con te su molti punti ma allora mi chiedo... chi controlla i controllori? ovvero, chi controlla gli editori? e chi mi dice che tutti coloro che meritano, scrittori ed editori, riescano cmq a raggiungere una di qualsiasi tipo libreria?
e... non ci sarà qualcuno ancora migliore che ci si ostina a lasciare nell'ombra più assoluta?

Io sono la prima ad affermare che le "cose belle" vanno cercate, che non sono solitamente quelle preconfezionate da qualche (qualsiasi) parte...

il discorso si amplia e comprende l'informazione in generale...

probabilmente il tuo punto di vista prende in considerazione la libreria come fonte di informazione, io mi sono limitata all'aspetto meramente commerciale...

stampa, tv, questo forum, la piccola libreria appunto... nel momento in cui si viene a conoscenza di qualcosa che suscita curiosità e si decide di acquistare, lo si cerca... a seconda delle nostre preferenze, cominciamo di qui o di lì... possiamo anche, pur trovandolo immediatamente, decidere di posticiparne l'acquisto per cercarlo ad un prezzo inferiore...

ripeto... imho la libreria è "soprattutto" un punto vendita... alle iniziative di aziende e librai indipendenti il compito di farne qualcosa di più
:wink:
“Le fiabe dicono più che la verità. E non solo perchè raccontano che i draghi esistono, ma anche perchè affermano che si possono sconfiggere.”

G. K. Chesterton
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