«Mike era magrissimo, quasi emaciato, nervoso, desideroso di piacere, terribilmente solo, e dentro di lui si intravedeva il bambino che desiderava una canna da pesca. Era anche una persona pronta a combattere: riuscivo ancora a sentire la sua forza che aleggiava nella stanza.»
Con sei figli ormai grandi e via di casa, Richard e Susan Miniter decidono di prendersi cura di Mike, un bambino abbandonato che, nella sua breve vita, aveva già subito ogni sorta di abuso. La molla di una decisione così impegnativa era stata uno straziante bigliettino scritto dal bambino: «Le cose che voglio di più: una famiglia, una canna da pesca, una famiglia». Questo libro è il commovente resoconto del primo anno trascorso da Mike in casa Miniter: le frustrazioni e le gioie, i progressi e le sconfitte e soprattutto il coinvolgimento emotivo. È la storia vera di un ragazzino spaventato, pieno di paure e sentimenti contrastanti, con un enorme bisogno di affetto, e di una famiglia coraggiosa, pronta a tutto. Un racconto sincero e profondamente coinvolgente che ribadisce il potere dell’amore e definisce il significato stesso della famiglia.
su bc.com: http://www.bookcrossing.com/journal/5921885
Le cose che voglio di più di Richard F. Miniter
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