Un romanzo che si legge piacevolmente, che riproduce con freschezza e autenticità i dialoghi familiari e tra amici, lo slang degli adolescenti dell’era degli sms, e le palpitazioni che l’amore sa dare, sia nella sua forma più immatura e travolgente che colpisce i teenagers, sia nei meccanismi e nelle dinamiche più complicati che caratterizzano l’amore dei trentenni.
Sebbene le vicende e gli stati d’animo di Rosita, Giò and company abbiano un ruolo un po’ più secondario nella storia, devo riconoscere che sono proprio quelle le situazioni in cui mi sono riconosciuta e ricordata di più: sono passati anni ormai (e non c’erano i cellulari !), ma mi sono ritrovata nelle descrizioni dei momenti in cui ti chiedi se quello è veramente il ragazzo giusto per te, se quello, soprattutto, sarà l’amore della tua vita, con tutti i “problemi” di contorno che vanno dall’incertezza nello scegliere l’abito e la pettinatura adatti, alla scarsità di risorse economiche con cui “inventare” regali, dal rapporto di amicizia-rivalità-sostegno che si instaura con le amiche, ai piani per non farsi notare dai professori durante le piccole fughe che hanno luogo in occasione delle gite scolastiche (che hanno il potere di amplificare, in senso sia positivo che negativo, le emozioni e l’audacia dei ragazzi).
Più difficile mi è stato invece calarmi nei panni di Roger, Stella e Betta e dei loro stati d’animo confusi, perché la mia storia personale è stata molto diversa dalla loro, ma non per questo ho trovato distante dalla realtà il racconto che questo romanzo ci offre di quanto possa essere difficile anche a trenta anni trovare il proprio equilibrio, sia in termini di autostima che di affetti, anzi, trovo che il romanzo raffiguri in modo abbastanza veridico le relazioni interpersonali che si instaurano tra i trentenni di oggi, molti dei quali vivono ancora in seno alla famiglia o se ne sono appena distaccati in cerca della propria strada.
Il libro adatto per fare un tuffo (forse un po’ malinconico, ma pur sempre con un sorriso) nel passato, per divertirsi, per intervallare letture più impegnative, per lasciarsi un po’ andare insomma: ci vuole anche questo, no ?! E poi, questo libro mi ha fatto venire la voglia di leggere “Domani nella battaglia pensa a me”, che da un po’ di tempo staziona nella mia libreria in attesa del momento giusto: forse è arrivato !
"Ti seguo ogni notte" - Luca Bianchini
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Re: "Ti seguo ogni notte" - Luca Bianchini
A me invece non è piaciuto molto, sai?
L'ho letto in una notte d'insonnia causata dalla febbre e probabilmente l'ho finito solo perchè era l'unico libro che avevo messo sul comodino e non avevo alcuna voglia di alzarmi per andarne a prendere un altro: il tepore del piumone ha compensato una storia un po' così così!
Non che sia bruttissimo, sia chiaro, però l'ho trovato un po' troppo "troppo": troppo "favoletta d'amore con annesso lieto fine", troppo "storia di un povero sfigato che alla fine si riscatta", troppo "wow, che bel tipino moderno, quel prete!", troppo artificioso insomma.
Forse in una cosa concordiamo: la parte che riguarda Rosita. Secondo me, è quella più riuscita.
Anch'io ho sulla libreria "Domani nella battaglia pensa a me", cominciato almeno una decina di volte e mai terminato: è più forte di me, non riesco ad entrare nella storia! E non è che Bianchini mi abbia spinto a concedergli un'altra occasione.
L'ho letto in una notte d'insonnia causata dalla febbre e probabilmente l'ho finito solo perchè era l'unico libro che avevo messo sul comodino e non avevo alcuna voglia di alzarmi per andarne a prendere un altro: il tepore del piumone ha compensato una storia un po' così così!
Non che sia bruttissimo, sia chiaro, però l'ho trovato un po' troppo "troppo": troppo "favoletta d'amore con annesso lieto fine", troppo "storia di un povero sfigato che alla fine si riscatta", troppo "wow, che bel tipino moderno, quel prete!", troppo artificioso insomma.
Forse in una cosa concordiamo: la parte che riguarda Rosita. Secondo me, è quella più riuscita.
Anch'io ho sulla libreria "Domani nella battaglia pensa a me", cominciato almeno una decina di volte e mai terminato: è più forte di me, non riesco ad entrare nella storia! E non è che Bianchini mi abbia spinto a concedergli un'altra occasione.
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Re: "Ti seguo ogni notte" - Luca Bianchini
Di Bianchini ho letto solo Instant Love e non penso mi cimenterò in altro di suo, scritto coi piedi e storia noiosa e irritante.