
Questo libro è molto bello,l'ho appena vinto al RABACK quiz di Normalù.
E' un libercolino sottile sottile, di una collana con un nome mooolto affascinante:
"LIBRI DI UNA SERA. A TV SPENTA"
Ecco la trama:
"Catania. Maria, giovane figlia di un vedovo che si era risposato, all’età di sette anni, poco dopo la morte della madre, è destinata al convento, non in seguito al manifestarsi di una sua vocazione alla vita monacale, ma per un’irrevocabile decisione familiare. Nella nuova famiglia, composta dalla matrigna e dai due fratellastri Gigi e Giuditta, non c’è più posto per lei: il convento è la sola via d’uscita possibile ai mali della società di quel tempo. Ha quasi 20 anni Maria quando nel 1854 a Catania scoppia l’epidemia di colera ed è costretta quindi a far ritorno a casa, trasferendosi con tutti i familiari nella tenuta di campagna a Monte Ilice.
La storia prende avvio proprio da questo momento, quando, come farà quotidianamente, scrive una lettera alla compagna di noviziato, l’amica del cuore Marianna. In queste lettere Maria parla di sé, della sua famiglia, della vita che conduce in campagna e soprattutto dell’amore pudicamente vissuto per Nino, figlio dei loro vicini, la famiglia Valentini. L’amore di Maria, vissuto come gioia e turbamento dapprima, si trasforma poi in passione, gelosia, ossessione, in un percorso che presto la conduce alla follia. Nino viene dato in sposo alla sorellastra Giuditta proprio mentre Maria è costretta far ritorno in convento, per prendere i voti, dalla matrigna, accortasi dei forti sentimenti fra i due giovani.
Straziata e sfinita dal dolore per l’impossibilità d’amare, anche se ricambiata da Nino, Maria muore nella cella sotterranea del convento destinata alle mentecatte, proprio come quella capinera rinchiusa dal suo padroncino in una gabbia, privata della sua libertà, dei suoi istinti naturali."
Indimenticabile l'introduzione di Verga:
Era morta, povera capinera! Eppure il suo scodellino era pieno. Era morta perchè in quel corpicino c'era qualche cosa che non si nutriva soltanto di miglio, e che soffriva qualche cosa oltre la fame e la sete."
Bene, ora aspetto le vostre iscrizioni.
Qui la JE:
http://www.bookcrossing.com/journal/5598488/
I PARTECIPANTI:

