Sono tanti i motivi per leggere questo libro: ha un titolo palindromo, è pieno di parole inventate e giochi di parole. I motivi per non leggerlo potrebbero essere altrettanti: non è un romanzo nè un saggio, è una ristampa del 1992 quindi alcuni esempi o notizie possono risultare datati, o semplicemente perchè non si sopporta l'enigmistica. Ma se amate giocare con le parole (a prescindere dall'acquisto di riviste di cruciverba) questo libro fa per voi; scoprirete che Carrol era un valente enigmista e che Joyce James una parrucchiera, troverete crittografie mnemoniche di Eco, parole banana e tatatà, e che la parola italiana più lunga non è "precipitevolissimevolmente".
Il libro rimanda ad altri libri, ad altre storie e ad altri giochi. Spesso l'enigmista trae piacere non risolvendo un rompicapo, ma inventandolo (in prosa, poesia o graficamente poco importa).
In questo libro c'è tutto questo e altro ancora.
Accavallavacca - Stefano Bartezzaghi
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Accavallavacca - Stefano Bartezzaghi
A valle, tra masse ebre, la nera, l'accesa d'ira Etna ti moveva; l'Etna gigante, lave vomitante. Arida secca l'arena, l'erbe essa martellava.