Aspettando il voto delle bestie selvagge - A. Kourouma

Area dedicata alle recensioni (e conseguenti commenti) nonche' alle richieste di pareri sui libri.
ATTENZIONE: Specificate titolo e autore nell'oggetto, grazie!

Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie

Rispondi
Avatar utente
etnagigante
moderatore
Messaggi: 3972
Iscritto il: mar nov 28, 2006 2:25 pm
Località: Catania
Contatta:

Aspettando il voto delle bestie selvagge - A. Kourouma

Messaggio da etnagigante »

Aspettando il voto delle bestie selvagge - Ahmadou Kourouma - Edizioni e/o € 16,52

Una superba satira su tutte le dittature, da quelle militari slegate dagli schieramenti da guerra fredda a quelle che contapponevano il comunismo al capitalismo.
L'autore narra la vita e l'ascesa di Koyaga, cacciatore, soldato e Presidente della Repubblica del Golfo, uno dei dittatori de non addirittura IL dittatore per antonomasia del continente africano. Vista la longevità potrebbe essere assimilato a Eyadema del Togo, ma a parte la corrispondenza di eventi storici (le guerre coloniali francesi) o personaggi storici o politici il testo non è propriamente realistico, anche se si tratta di una finzione più vera della realtà.
In questa simil biografia le tradizioni mistico-religiose degli animisti sono armi assai più potenti dei proiettili e spesso hanno un ruolo importante nella storia e il dittatore se ne serve per scampare a numerosi attentati.
Koyaga è sia un predestinato che un uomo che si fa da sè, fa piazza pulita di amici e nemici e va a braccetto con i peggiori dittatori africani, affinando anche grazie a loro la propria arte .
Paradossali, ma non sono altro che una critica, i riconoscimenti umanitari che Koyaga riceve dalle più svariate associazioni umanitarie durante la sua dittatura e lo sfoggio che fa delle sue medaglie durante le numerosissime feste tenute per quasi tutto l'anno per distogliere l'attenzione del popolo dai reali problemi.
Il testo è inoltre una disamina accurata di diverse etnie e credi di un continente così vasto da essere contemporaneamente ricco e povero, culturalmente aiutato (si fa per dire) dai generosi slanci coloniali europei.
Una scrittura completa, spesso forte per ciò che descrive ma allo stesso tempo ricca di saggezza popolare nei proverbi che aprono o chiudono le veglie in cui è suddiviso il libro.
A valle, tra masse ebre, la nera, l'accesa d'ira Etna ti moveva; l'Etna gigante, lave vomitante. Arida secca l'arena, l'erbe essa martellava.
Rispondi