
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Non ... l_servizio
http://www.vascorossi.net/notizie/a-pro ... iclopedia/
Moderatori: liberliber, -gioRgio-, vanya
Ora, su quest’ultima vicenda vorrei spendere anche io alcune parole, andando ad alimentare la schiera, purtroppo: ma temo che il fraintendimento sia stato e sia troppo grande per non intervenire. Ho letto diverse opinioni, ho letto anche quel che hanno scritto alcuni colleghi. Ebbene, la conclusione che ne traggo, per merito anche di uno dei pochi interventi seri (insieme a quello di Jumpinshark) che mi sono capitati fra le mani, su Valigia Blu, è la seguente: quella di Nonciclopedia è stata una delle più impressionanti campagne di comunicazione a cui abbia assistito, dove è stata utilizzata una maldestrissima querela per sollevare la rete con un’autosospensione del sito che è diventata nel pasaparola, come si diceva, una “chiusura imposta”. Peraltro, con tempismo perfetto: perché viene attuata nelle settimane in cui la polemica dei fan contro il cantautore è altissima, e in cui ferve la mobilitazione contro la norma ammazzablog.
Quel che è avvenuto è ben riassunto su Twitter dai Wu Ming: “I tweet dicono una cosa sola: “Ci sono anch’io! Chi è il nemico? Date un sasso anche a me!!!”. Il peggio del web: la reazione indiscriminata e conformista (qual è il peggior difetto di Vasco Rossi? E’ vecchio) in difesa di una presunta “satira” (per inciso, come è stato sottolineato almeno da alcuni, la “satira” di Nonciclopedia consiste nel definire le donne “svuotapalle”, oltre a un notevole numero di pagine razziste contro i “ricchioni” e gli ebrei. Comicità pura). Quel che mi preoccupa non è solo il conformismo e l’acriticità con cui si aderisce ad un’iniziativa che non è affatto in difesa della libertà di espressione, ma a uso e consumo degli astuti amministratori del sito: ma che fioriscano anche lodi proprio nei confronti di questa astuzia. Così si fa, così si usa la rete, leggo qua e là.
Questa è semmai un’arma fornita a chi vorrebbe limitarla e censurarla e, contemporaneamente, a chi la concepisce come un mezzo per poter dire tutte le porcate che gli saltano in mente, magari anche a scopo di vendetta personale. Complimenti.
perché se uno grida alla censura o alla libertà di espressione (che se poi vai a leggerti qualcosa di nonciclopedia mi pare più liberta di offendere e spandere merda, loro non hanno nemmeno il diritto di pronunciare la parola "satira") senza che sia veramente censurato, cerca la solidarietà da click della rete, e poi annuncia che tutto è stato risolto, può avere da me soltanto disprezzo.Gjko ha scritto:@lup non capisco come mai il link ti generi schifo, mi sembra che alla fine sia andato tutto a posto.
vero, sembra che tutti si sentano in dovere e in diritto di porre bocca su tutto, di fare giustizia sommaria, di schierarsi in un fantomatico "branco" di "noi poveretti vessati", vuoi contro i politici, vuoi contro l'assassino di turno, vuoi contro il vip del momento. perugia docet, tutti a parlare dei due assolti, nessuno della famiglia che si chiede con dolore chi abbia ucciso la figlia.therese ha scritto:di tutta la questione mi stupisce il fervore con cui le persone commentano questa cosa, senza aver minimamente capito cosa è successo e come, innalzano la bandiera dell'uno e dell'altro come se fosse una questione fondamentale, partono per la tangente con disquisizioni che non c'entrano un tubazzo e via.