
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 434
Prezzo: 18.80
Trama: Unite da un profondo affetto e dalle vicende di un'esistenza travagliata, le sorelle May e Pearl Chin, dopo una giovinezza felice a Shanghai, la "Parigi d'Oriente", vivono nella Los Angeles degli anni Cinquanta costrette dal padre a un matrimonio d'interesse con i fratelli Louie. Nella Chinatown della città, le due famiglie hanno allevato Joy, ora diciannovenne, che scopre per caso con dolore di non essere figlia di Pearl e Sam, come ha sempre creduto, bensì di May e del suo grande amore di gioventù, il pittore cinese Z.G. Sconvolta, la ragazza decide di recarsi nel Paese al quale sente di appartenere, per conoscere il suo vero padre. Ma la Cina che l'attende è la Cina maoista del Grande Balzo in avanti, un Paese in cui gli individui non contano nulla, piegati dal potere e dalle sue richieste spietate. Lo stesso padre di Joy è osteggiato dal nuovo regime in quanto artista e sta per partire per la campagna dove dovrà "imparare dalla vita reale" e fare autocritica. Nel suo entusiasmo cieco per il Paese che sente come suo, Joy decide di seguirlo e in un villaggio sperduto si innamora di Tao Feng, un contadino. Nel frattempo a Los Angeles, la "madre" di Joy, Pearl, decide di recarsi a sua volta in Cina per riportare a casa "sua" figlia...
Commento: Non mi è piaciuto molto...mi aspettavo una lettura diversa.
Come voto gli do un 5.
Vi lascio ad alcune citazioni del libro che mi hanno colpito:
Ora che uomini e donne sono uguali, il lavoro procede in armonia. i matrimoni liberi sono matrimoni felici.
Non vi è ferita più profonda o dolorosa di quella inferta da coloro che sostengono di amarti di più.
Non si può prevedere il proprio destino e noi tutti abbiamo perso qualcuno
Ma non posso scappare da me stessa
Qualsiasi cosa si faccia nella vita si finisce per tornare sempre al principio.