
Il libro si divide in due parti: la prima, più incentrata sulla figura del padre, contadino instancabile, lavoratore indefesso nonostante la grave asma. Nella vita un solo obiettivo: costruire una casa ai figli per permettere loro di "sposarsi bene".
La seconda, invece, ripercorre gli anni della scuola e del lavoro del giovane Lianke: il desiderio di fuga (che già sappiamo lo abbia portato a pentirsi nei confronti del padre), le differenze di classe nella socialissima Cina, le 16 ore id lavoro consecutive a spaccare pietre per mandare i soldi a casa...
Yan è famoso in patria per essere stato spesso censurato e, negli anni 2000, riabilitato.
Un libro intenso se pur breve (anche se qua e là ci sono alcune ripetizioni un filo noiose)