- Salute e libertà: nel mezzo di un'estate parigina torrida, improvvisamente un pittoresco vecchio sarto male in arnese, Vasco, inizia a stazionare stabilmente sulla panchina di fronte al commissariato, insieme ad una malandata lampada a stelo e ad un "servo muto". La sua presenza infastidisce l'ispettore Danglard ed incuriosisce il commissario Adamsberg, che nel contempo inizia a ricevere lettere anonime in cui un misterioso assassino lo sfida a scoprire l'omicidio che ha compiuto e che è rimasto impunito.
- La notte efferata: è la notte di Natale, in cui tutti sono costretti alla festa ed alla compagnia forzata oppure ad una solitudine che non si può ammettere, perchè "il Natale getta l'obbrobrio su chi è solo". Così Adamsberg sceglie di rimanere in servizio, sapendo che in questa notte spesso le passioni ed i rancori esplodono, e infatti verso l'alba riemerge dalla Senna il corpo di una donna che nessuno ha visto cadere.
- Cinque franchi l'una: un barbone che vende spugne stipate su un carrello del supermercato è l'unico testimone dell'omicidio a bruciapelo di una donna ricca ed importante, solo che non vuole saperne di collaborare. Adamsberg però si inventa una curiosa contropartita...
Ho amato soprattutto i primi due racconti, il primo per la splendida resa del personaggio di Vasco e delle reazioni che provoca su Adamsberg e Danglard, perfettamente in linea con i rispettivi caratteri, il secondo perchè evoca bene il rovescio della medaglia di quella che dovrebbe essere la notte più gioiosa dell'anno, ma a volte non fa che esacerbare solitudini e miserie molto umane, oltre che scoperchiare crudeli inganni.
Anche del terzo racconto ho amato Pi, il testimone recalcitrante di cui vediamo pensieri, desideri e paure, ma non mi è piaciuta la quasi totale assenza di approfondimento sulla vittima e sul delitto: la trama praticamente non esiste, e per me è una grave pecca anche per un racconto

Adamsberg, eccentrico come sempre anche per il suo vice Danglard che pure gli vuole bene, spala nuvole e cerca la potenza nel temporale, trovandoci l'ispirazione risolutiva per la conclusione delle indagini
