P. Cognetti, Le otto montagne

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francesina
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P. Cognetti, Le otto montagne

Messaggio da francesina »

Un proverbio nepalese afferma che il mondo è come una ruota ad otto raggi. Tutt’intorno, in corrispondenza di ogni raggio, c’è una montagna; al centro della ruota c’è invece il monte Sumeru. Il saggio si chiede quindi se a conoscere maggiormente il mondo siano quelli arrivati in cima al Sumeru o piuttosto quelli hanno compiuto il giro delle otto montagne. Ad un certo punto del libro i due protagonisti del libro, il narratore Pietro e il suo amico Bruno, si chiedono appunto, calibrando il proverbio sulle loro vite, chi dei due, Bruno che è stato sempre fermo nel suo paese o Pietro che invece ha girovagato per anni, abbia capito più cose del mondo.
Il lettore li incontra quando entrambi sono poco più che bambini: Pietro è un ragazzino di città timido e timoroso, trascinato dai genitori amanti della montagna a trascorrere l’estate in un paesino alle pendici del Monte Rosa, mentre Bruno è un ragazzino di montagna selvatico e sfrontato. Hanno caratteri, approcci alla vita e estrazione sociale differenti, eppure, anno dopo anno, continuano a ritrovarsi sino a diventare adulti.
C’è tanta amicizia in questo romanzo e tantissima montagna; fulcro del romanzo è però a mio avviso anche il rapporto genitori–figli: ci sono due padri diversissimi tra loro, ma con la stessa introversione e gli stessi silenzi e due madri che, ugualmente, possono sembrare molto diverse (e in effetti lo sono), ma di fatto hanno la stessa valenza positiva nella vita dei loro figli.
Le otto montagne è un romanzo di cui si coglie il senso della misura nella scelta e nel numero di parole utilizzate, eppure, pur nella sua sintesi, Cognetti riesce ad avere uno stile fortemente evocativo e a condurre lontano la testa del lettore. Ha avuto a mio avviso il grande talento di scrivere un libro descrittivo e dai ritmi dilatati senza essere né prolisso né noioso.
Cognetti è un giovane di talento che a mio avviso si merita tutto il successo, di critica e di pubblico, che sta avendo.
Mi spiace solo -e lo dico senza avere alcuna conoscenza del settore, quindi forse parlo a vanvera- che ora che è noto ed ha un suo pubblico fedele non sia più pubblicato dalla "piccola" Minimum Fax, ma dall'Einaudi.
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

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francesina
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Re: P. Cognetti, Le otto montagne

Messaggio da francesina »

E ieri sera a questo bel libro è stato assegnato il premio Strega 2017 :D
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E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

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Gahan
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Re: P. Cognetti, Le otto montagne

Messaggio da Gahan »

Ho comprato questo libro come tentativo di colmare la mia scarsa conoscenza degli scrittori italiani contemporanei.
Di certo non l'ho comprato perché sono appassionata di montagna anzi, proprio il contrario...
Inoltre ultimamente ho una particolare avversione per i romanzi con protagonisti bambini (o con bambini che occupano una parte del romanzo) eppure pare che io abbia in casa un certo numero di libri con questa caratteristica perché è già il 4° o il 5° che mi ritrovo... :lol:

Nonostante queste premesse, ho letto il romanzo con interesse e mi sono lasciata trasportare dalla storia.
francesina ha scritto: ven mar 03, 2017 3:25 pm Ha avuto a mio avviso il grande talento di scrivere un libro descrittivo e dai ritmi dilatati senza essere né prolisso né noioso.
A me questo ha lasciato un po' una sensazione di superficialità, mi è sembrato che mancasse qualcosa...

Poi non mi è proprio piaciuto che il protagonista sia finito in Nepal. Ormai se ne sentono tanti che sono stati in Nepal e sull'Himalaya, sia per alpinismo, sia per fare volontariato, sia per girare documentari... quindi mi è sembrata una forzatura, un voler trattare un tema che è "di moda".

È una lettura gradevole ma non entrerà nella mia personale classifica di migliori letture o di romanzi preferiti.
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