A Caprona, in Toscana, vivono due grandi famiglie di maghi che si detestano per antichi motivi ma che sono costrette a lavorare insieme per proteggere la città. Usano la magia cantando, o meglio pregando tramite il canto l'angelo protettore di Caprona. Innamoramenti imprevisti, un oscuro stregone che minaccia la città, la ricerca di un antico potente incantesimo sono gli elementi chiave del racconto in cui Chrestomanci entra solo di striscio. Ci sono molte citazioni dell'italianità: Romeo e Giulietta, Pulcinella, la religione, il canto lirico religioso, le famiglie numerose, la passionalità...
È il libro che mi è piaciuto di meno della serie di Chrestomanci. Un po' troppo "italiano" dal punto di vista inglese, non vorrei dire caricaturale perché non lo è... Però quasi...

È anche meno avventuroso. Fantastico il capogatto Benvenuto, il personaggio che sembra avere più buon senso di tutti!