"Racconti parigini" - AA.VV. a cura di Corrado Augias

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Towandaaa
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"Racconti parigini" - AA.VV. a cura di Corrado Augias

Messaggio da Towandaaa »

Google maps ante litteram ??

Se in una raccolta dal titolo “Racconti parigini” cercate una antologia di racconti su / a / da / con Parigi, probabilmente resterete delusi da questo libro come è successo a me.
In primo luogo perché la maggior parte dei testi qui raccolti non sono, per loro natura, racconti, cioè non hanno una propria compiutezza: sono piuttosto “pagine tratte da”. Il bilancio, ai miei occhi, è abbastanza misero, in quanto sui 20 testi della raccolta, solo 7 possono secondo me definirsi racconti: mi sono piaciuti molto, ma sono pochi per risollevare le sorti di un libro intero. [Balzac, Buzzati, Maupassant, Simenon, Hemingway, Némirovsky e Ponson du Terrail (nei racconti di questi ultimi due Parigi è però solo una comparsa)].
In secondo luogo perché ben 6 sedicenti racconti non hanno suscitato in me alcuna reazione emotiva se non perplessità e noia [Sue, Hugo, Valéry, Stein, Vila-Matas, Proust (quest’ultimo è rappresentato da ben due pagine intere in cui null’altro c’è se non un elenco di persone intervenute ad un ricevimento a Versailles e relative descrizioni in fatto di abbigliamento)].
In terzo luogo perché ben 7 “contributi” (non trovo altra definizione) mi sono sembrati niente altro che un succedaneo ante litteram di Google maps in versione street view tradotto in forma testuale: elenchi di strade, descrizioni di costruzioni, palazzi, vicoli, con sporadiche apparizione umane, ma comunque inutili, poiché, proprio come in Google maps, esse appaiono sfuocate, oscurate, irriconoscibili. All’interno di un romanzo tali digressioni potrebbero anche avere un proprio valore; estrapolate da un più ampio contesto invece perdono qualsiasi significato [Zola, Apollinaire, Benjamin, Cocteau, Vian, Perec, Caillois].
La levatura degli autori scelti, la conoscenza che Augias ha di Parigi, il carisma della Einaudi… per una silloge mal riuscita, secondo me.
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