Qui il commissario Ricciardi vuole a tutti i costi fare luce sulla morte di un bambino avvelenato con la stricnina.
All'apparenza sembra un tragico incidente: il bambino è un orfano che vive di espedienti e potrebbe aver mangiato per sbaglio delle esche per topi.
Ma al commissario la situazione non quadra....
In una Napoli sommersa dalla pioggia, sotto la quale si delineano storie di una miseria disumana, il lettore si immagina che il bambino sia stato vittima di violenze, pedofilia, di un tragico scherzo attuato da altri bambini... non si immagina minimamente qual è la triste verità.
Qualcosa di stiracchiato nella trama c'è, ma è una storia che coinvolge e che si legge in fretta. Poi, il finale più che mai aperto invoglia a proseguire la lettura della serie.
Soprattutto vorrei sapere che fine fa il cane...
