

Parlare di ciò, in verità, spoetizza un po' i nostri incontri, in genere molto spontanei e piacevoli;

tuttavia la questione trae origine da alcune e.mail che ho ricevuto (come penso anche voi) inviatemi da alcuni gestori di locali, che ci pregano di fissare il luogo dei nostri incontri nel loro bar o pub, in cambio di uno scaffale a nostra disposizione.

Questo discorso potrebbe aprire l'annosa questione circa l'avere un luogo fisso per i nostri incontri o variare sempre (vedi i condivisibili suggerimenti di Mafarka), ma non è di ciò che vi voglio tediare (ops.. parlare!)
Dicevo, appunto, che il chiedere un abbattimento dei prezzi è dovuto al fatto che:
1. SEMMU DE ZENA ……… (Semmo misci musse no ghe n’è,
chi palanche no ghe n’emmo…… Buio Pesto - Basilico Tour, sul
ritmo di Dragostea Din Tei, della rumena Paula Mitrache)


2. a ciò che in economia definiamo VIRUS MARKETING …



Ma in cosa consiste 'sto virus? È contagioso? SIIIII !!!


Dovete infatti sapere che una nuova straordinaria arma al servizio del marketing sono le VIRUS-IDEE.

I costi per le campagne pubblicitarie si fanno sempre più elevati, mentre i consumatori, sottoposti al bombardamento informativo dei mass media (il cosiddetto clutter mediatico) appaiono sempre meno sensibili alle lusinghe del messaggio pubblicitario classico.
Ecco allora che le aziende riscoprono la forza travolgente del PASSAPAROLA: economico, efficace, persuasivo.
Grazie all’influenza sociale, i consigli della vicina di casa, del compagno di classe e del collega di ufficio possono diventare lo strumento più penetrante ed efficace per l’orientamento al consumo.
I flussi di comunicazione informativa possono essere indirizzati su alcuni opinion leader, cioè persone dotate di carisma, che riescono ad influenzare il comportamento e le idee di un gran numero di individui.
Di queste teorie sono convinti sostenitori i nuovi guru del marketing virale, o buzz marketing.
Veicoli di contagio possono essere libri, canzoni e praticamente ogni tipo di prodotti o servizi. Alcuni consumatori, veri e propri "portatori-sani" dell’idea-virus, diffondono l’epidemia presso i propri simili. Così, dopo una iniziale fase di lancio, la relazione che conta è quella tra cliente e cliente, e non più quella tra cliente ed azienda, come accade nel marketing tradizionale.
La più recente e spettacolare campagna di buzz marketing è stata organizzata dalla Hasbro per il lancio del nuovo videogioco portatile interattivo Pox. Dopo un’accurata indagine, la Hasbro ha selezionato nella città di Chicago 1600 bambini tra gli 8 e i 13 anni, scelti tra i leader dei gruppi di gioco. Questi ragazzini, chiamati bambini alpha, sono considerati i più "tosti" della scuola, sono ammirati e ascoltati da tutti gli altri e di solito decidono le regole del gioco. La Hasbro ha dato a bambino alpha una copia del Pox, un premio di 30 dollari e una missione precisa: giocare con il videogioco e parlarne agli amichetti. I piccoli opinion leader, grazie al loro carisma ed al meccanismo del passaparola, hanno contribuito a promuovere il Pox tra i coetanei, prima ancora che questo entrasse in commercio.
La Lego ha inviato i propri ricercatori in giro per spiagge, piscine e piste da skateboard, con il compito di individuare i trendsetter (cioè i ragazzini più cool) e regalare loro giocattoli. In questo modo, inconsapevoli ragazzini sono stati trasformati in efficaci ed economici testimonial di un nuovo giocattolo.
In Italia è celebre il caso delle patatine Pringles. Molti mesi prima della campagna pubblicitaria di lancio, la Procter&Gamble ha fatto circolare le patatine in poche discoteche di tendenza. Dopo breve tempo tutti le volevano, ma nei supermercati non si trovavano ancora. Ciò le ha rese ancora più desiderabili e ha contribuito a garantirne lo strepitoso successo.
MA CHE VORRA' DIRCI 'STO BELIN DI GIOVANNINO, DIRETE VOI?


(SIAMO INFATTI STUDENTI UNIVERSITARI, MA ANCHE CONTEMPORANEAMENTE SCOUT, LAVORATORI, PROFESSIONISTI, PENSIONATI, MAESTRI, PROFESSORI, GENITORI, FIGLI…… MEMBRI DEL C.A.I. O DELL'U.N.I.T.A.L.S.I. O DELLA GIOVANE MONTAGNA, COME DEL GRUPPO DANZATORI LATINOAMERICANI…… ECC……)


D'altronde, non credo che coloro che compilano le guide del Gambero Rosso o Michelin non si facciano offrire cena e beveraggi…




In ogni caso, scusatemi per questo intervento pseudo-polemico, arzigogolato e da piccolo saccente rompi.. tipo ''FURIO'' del film di Verdone… (anche se sono cose vere e scritte sui migliori libri di consulenza e marketing) e buoni meetup a tutti !!


Un abbraccione
G.