Non sono molto pratico di forum e quindi mi scuso se il mio intervento non é tanto in linea con il linguaggio che utilizzate. Sono il titolare di una giovane libreria francese a Torino ed Aosta. Crediamo nella piccola editoria, nei giovani scrittori e nella pluralità dei pensieri, motivo per cui abbiamo deciso di creare uno spazio culturale (e non commerciale) per promuovere iniziative che valorizzino i talenti. Invitiamo regolarmente scrittori che hanno qualcosa da dire: Serge latouche (l'economista "no global"), Calixthe Beyala (la scrittrice del Cameroun pubblicata recentemente da Epoche), Eugène Ebodé (altro talento pubblicato da Gallimard), yasmina Khadra (Feltrinelli, e/o, mondadori, ex soldato dell'esercito algerino, enorme talento arabo).
La nostra idea é quindi quella, attraverso la promozione di un altra scelta di libri (intendo con questa definizione i libri "non commerciali"), di scuottere un po le coscienze addormentate a Torino ed Aosta, proponendo momenti di riflessione ed uno spazio dove sostare. E' una libreria, non un negozio (negozio, etimologicamente vuole dire negazione dell'ozio). Non voglio fare troppo pubb. alla libreria quindi mi fermo concludendo che l'idea di fare girare libri é ottima. Domani libero un libro in francese, per i lettori che amano questa lingua.
Propongo due posti dove prendere e lasciare un libro: Torino, via san massimo 9 ed Aosta, rue de Tillier 28.
Salut à tous !
OD
