Una storia ... una frase per volta

[silviazza]

Questo giochino si è già fatto troppo difficile per il mio neurone

[ops]

dai silviazza che ce la puoi fare!!!

Ancora sotto shock decise che avrebbe trascorso l'intero pomeriggio a casa e annullò l'aperitivo con Miro.

[el tano]

Avanti il prossimo:

Il Commissario Talprett stava investigando da mesi su questo caso. L'assassino aveva colpito ancora e la sua collezione di oggetti bizzarri sottratti alle sue vittime era sempre piu grande.

Adesso aveva anche un libro in una busta sporca di cacca.

[keoma]

E forse anche un testimone... se il ragazzo riusciva a superare l'operazione e la notte!

[Librium]

Quando improvvisamente...

[johnnyfichte]

Bussarono alla porta del commissario, proprio durante la sua abituale pennica della domenica pomeriggio: era una Marzia trafelata, imbarazzatissima, per niente sicura di essere nel posto giusto a fare la cosa giusta... ma ormai...

[el tano]

era entrata in questa storia e non poteva uscirne fuori proprio adesso che

[keoma]

... si sentiva così responsabile: "lei" aveva abbandonato quel maledettissimo libro; "lei" aveva fatto finta di non vedere gli sguardi che le lanciava quel povero ragazzo sul tram; "lei" in qualche modo l'aveva costretto agonizzante in quel letto di ospedale; insomma... "lei" adesso doveva fare qualcosa, possibilmente senza confermare ulteriormente la sua nomea di "portasfiga".

[el tano]

Anche sua madre era cosi. Gli stessi problemi ripetuti generazione dopo generazione. Sua sorella Anna invece

[zazie]

scivolava sulla vita come se fosse seta, senza creare problemi agli altri, senza averne.
Decise che una volta tanto non sarebbe rimasta a guardare

[Librium]

il...

[ops]

librium mi fai morire!!! una frase alla volta e non un articolo alla volta...ehehehe!!

mondo che amava tanto andare in frantumi restando immobile ad osservare da dietro ad una finestra ma avrebbe cercato di cambiare le cose, lo doveva a lui ma soprattutto a se stessa. Forse era l'ultima occasione che le rimaneva per cambiare radicalmente la propria vita.

[johnnyfichte]

Il commissario la scrutò a fondo ed interrogativamente per un interminabile minuto ... questa tipa che stava impalata sull'uscio di casa sua, pensando a chissà che; osservò che non spiccicava parola e sembrava neanche vederlo, immobile, con gli occhi sgranati e le sopracciglia aggrottate... concluse sornione che fosse una specie di presepio vivente installato temporaneamente sul suo zerbino...

[ops]

Intanto il telefono continuava a squillare, sembrava che lei non se ne rendesse nemmeno conto. Al quinto squillo il commissario le chiese:
-Signorina, non risponde?-

[el tano]

Che fare? ... Rispondere o attendere? .... Troppo strano... Il commissario sospettava troppo....

[johnnyfichte]

Senza nemmeno riflettere il commissario le schiantò la porta in faccia e si tuffò con un balzo felino dietro il suo divano di alcantara, tra l'altro inciampandoci, perdendo una pantofola e rovinando dolorosamente sul tappeto, a un pelo dalle fragili gambe del secretaire d'epoca di sua moglie, si acquattò, strizzò gli occhi, si tappò le orecchie e attese l'esplosione in uno stato di tensione spasmodica...

[Librium]

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[ops]

x Librium !!!

[johnnyfichte]

Il commissario non udì alcuna esplosione... ma chi era questo "Librium" che la gente osannava fuori dalla porta ?

[Librium]

Un impostore? Un amorale? Un venditore di fumo? Un tagliaborse della peggior risma? La comunità dei bookcrosser italiani non osava pronunciare il suo nome. I più maligni sostenevano fosse lui l'anticristo che aveva riportato l'anarchia, rinverdendo i fasti del '77, nelle piazze di Bologna un sabato di luglio...L'autorità giudiziaria era stata perentoria: "Catturatelo vivo o morto". Il commissario si era appena rialzato quando la porta della stanza si aprì lentamente e una figura comparve sulla soglia...