Caro Tano,
riesco a postare questo messaggio solo stamattina, dopo aver provato e riprovato inutilmente ieri pomeriggio.
Dunque, vediamo di ricapitolare tutta la faccenda.
Premessa
Sgombriamo subito il campo dagli equivoci.
Io non ho letto la tua storia polifonica, Tano. Il delatore che mi avrebbe fatto leggere in anteprima il manoscritto non esiste. Non ho contattato nessun partecipante alla storia polifonica, né nessun partecipante alla storia polifonica ha contattato me per farmi leggere la storia.
Non ho la più pallida idea, ti assicuro, di cosa caspita tratti la storia polifonica, come si sviluppi la trama, se i personaggi siano sufficientemente focalizzati, se i dialoghi siano più o meno incisivi e serrati, se sia, in sostanza, una storia compiuta con un finale credibile, o se, invece, la storia manchi completamente l'obiettivo, come ho perfidamento scritto a mo' di stroncatura letteraria nel mio post.
Cosa è
Il mio scritto, dal titolo
Esempio di pubblicità comparativa ingannevole e scorretta, è, o avrebbe voluto essere, un esercizio stilistico di pura fantasia espresso attraverso la tastiera, come espressamente dichiarato nel post scriptum finale.
Come è nato
Il fatto che esistessero, per ironia della sorte,
due storie diverse sul Forum, partite - credo - quasi in contemporanea, su due aree tematiche distinte, mi ha subito incuriosito.
Era una tentazione troppo forte. Ed io - come diceva il grande Oscar Wilde-
So resistere a tutto, tranne che alle tentazioni. Così, prima da osservatore del fenomeno, poi da partecipante attivo, mi sono trovato in breve coinvolto (starei per dire mio malgrado) al punto da comparire ad un certo momento come protagonista involontario nella storia di Johnny, (benché io non abbia ancora conosciuto di persona nessun bookcrosser italiano. Non a caso Vanessima mi ha definito l"
Entità"), e ho pensato di lanciare, con spirito provocatorio e faceto (come è nel mio stile) una sfida.
Ho scelto una provocazione forte e precisa (altrimenti che provocazione è?), che facesse pensare e discutere, una specie di esercizio stilistico, a metà strada (nelle mie intenzioni) fra Luther Blissett e Queneau (non a caso tra i miei autori preferiti), tanto per far rivivere, sulle pagine del Forum, il loro immortale spirito creativo e dissacratorio.
E ancora una volta Luther e Queneau, che si sono confrontati spesso nei loro libri con il linguaggio parlato e pubblicitario, che hanno utilizzato le più ardite invenzioni fonetiche e simulatorie, e che si prestano molto bene come esempio da emulare, mi hanno fornito su di un piatto d'argento il titolo del messaggio
Esempio di pubblicità comparativa ingannevole e scorretta.
Qual'è il contenuto
Parodiando un aggressivo spot commerciale di tipo comparativo (ne potrei citare tanti, anche di propaganda elettorale, uno su tutti:
Coke? It's a real pain! Pepsi is better!, molto in voga qualche tempo fa sulle principali reti americane), ho simulato di aver letto la tua storia, e, facendo finta di saperla lunga, di averla trovata illeggibile, cercando, da imbonitore televisivo della peggior specie, di convincere il pubblico (la comunità dei bookcorsari) ad abbandonare la tua storia e di passare, senza indugio, alla mia, di gran lungo migliore (
Pepsi is better!).
Come precedentemente accennavo a Yubi, questo è il nuovo tipo di "
ad" (=annuncio pubblicitario) che sta prendendo piede oltreoceano e che tra poco, temo, contaminerà anche il nostro paese, causando discredito o denigrazione di marchi, denominazioni commerciali, beni, servizi, attività o circostanze di un concorrente, coinvolgendo - mi ci giocherei le mutande - anche le case editrici.
Conclusione
Come vedi, Tano, in questa sintetica ricostruzione dell'accaduto, nessun attacco diretto alla tua storia, che non ho avuto ancora il piacere di leggere, ripeto, e che mi guarderei bene dal giudicare in quei termini.
Ad ogni modo, se ti va, tra qualche giorno, butta uno sguardo benevolo alla storia del mio amico Johnny. Vedrai che ho in serbo, per "par condicio", una sorpresa anche per lui...
A presto, mi auguro, allora. E buona scrittura a tutti!
tuo Librium