Secondo voi il sottoscrito poteva limitarsi al breve intervento iniziale dopo tutta la bagarre che è scoppiata? Ovviamente no
Mi sono letto tutto il 3d - ma non avete di meglio da fare?

- e ora vi dico la mia senza citare nessuno ché troppe sarebbero le cose da contestare e varie quelle con cui concordare.
a) il costituente ha deciso che il referendum fosse valido solo se partecipa il 50% degli elettori per un motivo molto semplice. La legge che si vuole abrogare è espressione della volontà del parlamento e quindi (fino a prova contraria) dobbiamo presumere che sia espressione della volontà popolare ("La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione" e quindi normalmente attraverso il Parlamento). Se ad un referendum, che serve a dimostrare che questa assimilazione popolo-parlamento non esiste in un caso concreto, partecipano un numero ristretto di elettori (fissato appunto nel 50%), allora vuol dire che l'argomento non interessa e quindi non si lascia ad una percentuale piccola di cittadini (magari meno del 25%) il potere di abrogare la legge. Fine della lezioncina. Nei fatti le cose sono cambiate molto da allora: è cresciuta la disaffezione verso il voto e questo ragionamento espresso sopra è stato piegato da qualche furbacchione a favore delle sue tesi contrarie all'abrogazione. Questa furberia porta al paradosso che magari per un referendum vota il 49% degli elettori che si pronunciano tutti a favore dell'abrogazione e il referendum non è valido; mentre per un altro vota il 51% e di questi solo il 51% è favorevole all'abrogazione (quindi circa il 26% della popolazione italiana) e la legge viene abrogata. Forse sarebbe più logico prevedere che l'abrogazione si abbia quando i sì sono più dei no e sono almeno una certa percentuale del corpo elettorale (25-30-35%).
b) Ruini, così come tutti, ha diritto di dire quello che gli pare e anche di dare indicazioni di voto. Vivere in uno stato laico non significa che Ruini non deve dare indicazioni di voto. Che poi il nostro stato sia laico sulla carta e lo sia meno nella realtà è un'altra questione.
Le questioni secondo me sono altre:
1) C'è gente (e Ruini tra questi) che utilizza la disposizione costituzionale in modo
fraudolento per farne derivare conseuenze diverse da quelle pensate (in buona fede ma in modo imperfetto) dai costituenti. L'onore di aver iniziato questa pratica molto poco edificante è del fu Bettino Craxi.
2) Gli elettori italiani sono in buona percentuale dei caproni. Se così non fosse non avremmo questa destra che ci ritroviamo e non avremmo neppure questa sinistra. Non lasciamoci ingannare da quello che leggiamo sul forum. Che piaccia o meno la realtà fuori dal forum è parecchio diversa. Ascoltate le chiacchiere dal parrucchiere, dal salumiere o seduti ad un tavolino di un bar. Non è snobismo (magari lo fosse), è solo lucido realismo.
3) Conseguenza diretta del punto 2 è che ci sono una serie di partiti (gli eredi della dc ma non solo) che appena sentano qualcuno con la tonaca che parla si sdraiano a terra come tappetini (soprattutto se chi indossa la tonaca ha un qualche tipo di anello al dito).
4) L'informazione in Italia è da paese del terzo mondo (senza offesa per i paesi del terzo mondo in cui a volte hanno un'informazione decisamente migliore). Questo, unito al fatto che tanti cattolici si ritengono tali fino a quando non ne risulta leso il loro portafogli (cioè il loro stile consumistico di vita), comporta che quando il papa parli di debito estero se lo filino tre gatti (di cui uno almeno è di "estrema sinistra") e quando parla di aborto o di fecondazione artificiale vespa (scritto volontariamente con la minuscola) ci faccia le puntate di porta a porta.
Mo' mi sono sfogato
TyL (che si rompe anche rileggere tutta la roba che ha scritto)