Gustave Flaubert - Madame Bovary

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massiprof
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Gustave Flaubert - Madame Bovary

Messaggio da massiprof »

Dite quel che volete: che è noioso, che è sopravvalutato, che la protagonista è antipatica, che il marito era un brav'uomo e non meritava una simile fine, eccetera eccetera...

Sarà, ma Madame Bovary di Flaubert a me ha affascinato come pochi altri romanzi. In fondo Emma Bovary è solo una donna che cerca disperatamente di uscire dalla mediocrità provinciale e borghese in cui è costretta a vivere e lo fa prima costruendosi una cultura da autodidatta e poi trovando in amanti come Leon e Rodolphe quello che non trovava nel marito. Per carità, Charles appare come la classica persona integerrima e morigerata, ma io mi sparerei se un giorno mi accorgessi di diventare noioso e inetto come lui! Non uno slancio di simpatia, non un accenno di grinta, proprio nulla... Si pensi alla scena in cui lui ed Emma sono a teatro ad assistere alla Lucia di Lammermoor: Charles è completamente spaesato e colleziona un'inimitabile serie di figuracce!

La personalità di Emma sovrasta nettamente quella di tutti gli altri protagonisti del romanzo, specie le figure maschili, che escono davvero malconce dalla vicenda. Di Charles ho già detto e persino peggiori appaiono il farmacista Homais e il merciaio Lheureux: entrambi sono dei pusillanimi, soprattutto il farmacista, ignorante e bifolco, attaccato a pochi valori materiali e desideroso di apparire un cittadino, con l'unico risultato di rendersi ridicolmente antipatico. Alla fine, in un mondo materialista, è lui però ad essere l'unico vero vincitore.

Non parliamo poi dei due amanti ufficiali di Emma: due spiantati incapaci, soverchiati dal carattere passionale di lei, campioni di false promesse e null'altro. Della specie maschile si salvano forse il padre e il suocero di Emma, così diversi tra loro eppure così coerenti nel loro atteggiamento verso la vita; solo che i loro ruoli sono alquanto marginali. Più presente è invece la madre di Charles, unica donna che riesca a tener testa alla nuora, con la quale dà vita a scontri titanici.

Certo, se Emma Bovary avesse conosciuto uno come me se ne sarebbe innamorata subito, perché io, acculturato e passionale come sono, l'avrei certamente resa felice. Emma, non sai cosa ti sei persa! Sbaglio o me la sto tirando troppo? :whistle:
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Pinkwick
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Messaggio da Pinkwick »

Ho apprezzato tantissimo questo romanzo, ma mi pare che i vari lati negativi di Emma non li hai elencati: è capricciosa, volubile, non sa quello che vuole. La sua infelicità è prima di tutto colpa sua! Ricordiamo che è anche una pessima madre che si ricorda di sua figlia solo quando può trarne piacere e la tratta malissimo nelle altre occasioni.
Non reputo per questo Emma un personaggio positivo, ma resta un ottimo personaggio. Nessuno dei personaggi esce tutto intero da quel romanzo, in effetti.
Quanto ho odiato Charles (che nell'edizione che ho letto io si chiamava Carlo... tristezza!) per la sua cecità e la sua totale inadeguatezza! Non capiva la moglie e non si sforzava di farlo. Imperdonabile.

Madame Bovary noioso? Niente affatto! Io l'ho letto abbastanza velocemente, compatibilmente ai miei impegni universitari, e ogni volta era piacevole immergiersi nella lettura per rimproverare di qualcosa i protagonisti. :yes!:

Questo libro mi ha lasciato qualcosa dentro, portando con se una scia pessimista.
Sono Cortesie minuscole,
Un fiore in boccio, un Libro,
Sono loro a deporre i semi del sorriso -
Che sbocciano nel buio.

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Sapphire78
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Messaggio da Sapphire78 »

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Reginetta dei telecomandi, di gnosi assolute che asserisci e domandi (Culodritto, Guccini)

“Sono sempre stato un sognatore ironico, infedele alle promesse
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valeh
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Messaggio da valeh »

nel complesso è un bel libro, che mi è piaciuto molto...ma quanto ai personaggi... :roll:
Charles è mediocre, senza spina dorsale, cieco...insopportabile insomma!
Ed Emma, se da un lato cerca di migliorare costantemente, di emergere dalla mediocrità che la circonda, dall'altro è talmente egoista, egocentrica e perennemente insoddisfatta che proprio non riesco a trovarla simpatica!

in ogni caso è un libro che secondo me vale la pena di leggere :yes!:
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I sublimi segreti delle Ya-Ya Sisters - R.Wells


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vzsherazade
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Messaggio da vzsherazade »

avevo parlato di emma a proposito dei personaggi che proprio non sopportavo.
eccoappunto!
uscire dalla mediocrità della provincia??? la mediocrità era tutta sua!!!
NONONO
posso capire tutti i commenti favorevoli sul libro,
ma i personaggi sono quanto di più viscido sia mai stato creato.

sono così reali poi.
ma sapete quanti ne esistono di emma e charles? e rodolfo o come si chiamavano i vari altri....

sto libro quasi ti fa passare fiducia nel genere umano..nonono

a chi ha amato (massiprof più degli altri) consiglio la versione cinematografica di chabrol.

magistrale é la huppert, per me l'incarnazione della bovary.
guardate guardate
Ultima modifica di vzsherazade il mer gen 05, 2005 2:26 pm, modificato 1 volta in totale.
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Barramundi
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Messaggio da Barramundi »

Una pornostar può essere infinitivamente meno perversa di quella schiava d'amore dell'Emma Bovary... :oops: :? :shock: :x :wink:
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Joglar
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Messaggio da Joglar »

Ho letto "Madame Bovary" diverso tempo fa (un anno, un anno e mezzo, suppergiù), e ciò che più ho apprezzato di questo romanzo è la capacità di Flaubert di delineare i tratti salienti di Emma, l'allegoria della classe borghese, che lui, a quanto ne so, detestava...
Dev'essere stato uno sforzo (stilistico e contenutistico) veramente intenso... descrivere tanto minuziosamente tutto il suo disgusto per la borghesia... e che dire dell'affermazione "Madame Bovary c'est moi"? Probabilmente il romanzo è servito anche ad esorcizzare lati di se stesso (confluiti nella protagonista) che lui non sopportava... insomma, dev'essersi sbattuto un sacco, in parole povere, per realizzare quel libro... e che soddisfazione dev'essere poi stata vincere il processo e pubblicarlo! :wink: :D
Forse "Madame Bovary" andrebbe apprezzato soprattutto per questo, al di là dei personaggi in sè per sè (personalmente, comunque, ho trovato Emma un'idealista fallita che credeva, proprio per il fatto di avere degli ideali, di potersi elevare al di sopra di ciò che lei stessa era... ma le cose sono andate un po' diversamente... penso che Flaubert abbia goduto nel vederla rantolare nel suo letto, la grande bellezza [unica sua caratteristica veramente "nobile", se vogliamo] sfiorita, una morta lenta e dolorosissima...)
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Barramundi
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Messaggio da Barramundi »

Io dico solo che se fosse nata nella società dello spettacolo, Emma si siliconerebbe le tette, e al tripudio di passamaneria preferirebbe un bel completino leopardato di Cavalli. Ai nobili dotati di castello preferirebbe qualche animale tamarro calcio-spettacolare cocamunito. Se poi la intervistasse Marzullo o Fazio direbbe di essere una donna semplice, di amare i libri, i viaggi e le pastasciutte. Per salvarsi dai creditori, infine, al suicidio preferirebbe un secondo marito, più facoltoso del povero Charles, o un mesto industrialotto inquisito. Ma resterebbe sempre Emma - voglio dire - ovvero una che non conta di salvarsi l'anima. Quel che infatti a me irrita nelle false Bovary d'oggi è proprio questa voglia di salvarsi l'anima e reputazione, di aborrire una vita piccolo borghese, esibendone però il presunto decoro.
E allora, a questo punto, viva la ridondante meschinità e sgradevolezza della vera Emma Bovary! Vera perché conseguente alle proprie premesse.
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Messaggio da Joglar »

barramundi ha scritto:aborrire una vita piccolo borghese, esibendone però il presunto decoro.
Beh... anche Emma si è comportata così, comunque... o sbaglio? (perchè potrei sbagliarmi, dato che il libro l'ho letto tempo fa e a metà della storia già mi domandavo "ok, quand'è che muore?" :wink: )
Insomma, nonostante gli amanti, ha mantenuto un certo perbenismo di facciata... vivere come avrebbe voluto (da nobile bella ed appassionatamente amata) avrebbe comportato per lei la ribellione totale a tutti quei doveri che le erano stati imposti, come il matrimonio conveniente con lo sfigatissimo Charles e la vita morigerata da piccolo borghese...
A me non sembra che Emma sia diversa da un'odierna ragazza-copertina; in fondo, entrambe sono scese a compromessi per raggiungere esse stesse un compromesso, per elevarsi, raggiungere uno status diverso (_migliore_, per loro) da quello in cui vivono... Emma celava i propri amanti per mantenere il presunto decoro di cui tu parli proprio come Britney Spears ha sostenuto di essere vergine perchè in questo modo avrebbe fatto parlare di sè ancora di più... che differenza esiste fra le due?
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Barramundi
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Messaggio da Barramundi »

:eyes: Nessuna differenza, Joglar. Un vacuo arrivismo e un pavido conformismo cifrano le vite di Emma e dei suoi surrogati. Mia (maldestra?) intenzione era proprio quella di sottolineare l'inesorabile continuità tra Emma e i suoi epigoni, proprio perché c'è qualcosa di antico nella pimpante vacuità e meschineria di certo odierno "soubrettismo" mediatico, una specie di bovarismo aggiornato non meno grottesco. :wink:
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Messaggio da Joglar »

Right, in questo caso concordo :wink:
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Frine
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Messaggio da Frine »

"Ho letto il libro" disse a Corso mangiando la erre.
Mentre parlava, la cenere della sigaretta le cadeva sulla camicia umida. "Quella tizia, Bovary. Povera stupida."

(Da "Il club Dumas", Arturo Pérez Reverte)
Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre. (Stefano Benni)

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