Fecondazione assistita: parliamone

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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silviazza
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Messaggio da silviazza »

girina ha scritto:ma penso che la libertà (della sola donna) non debba diventare un valore assoluto..
su questo sono d'accordo anch'io (e parlare di donne che non possono uscire di casa in questo caso mi sembra per lo meno fuori luogo)... ma l'astensione di cui parli nei messaggi precedenti continua a non sembrarmi una soluzione :think:
ancora girina ha scritto:Non riesco proprio a capire IO come c'è gente che lotta per difendere i diritti degli animale...la sperimentazione sugli animali... lo sfruttamento di questi e lasci passare con così leggerezza una questione del genere...
è quello che mi chiedo anch'io, anche perché la ricerca sulle staminali embrionali (pezzi di ricambio? :think: fa figo dire che si potrebbero produrre neuroni per curare il Parkinson, ma la funzione cerebrale non è data solo dal numero di neuroni ma anche dalle connessioni che creano... il piazzare cellule a caso nel cervello è più probabile che causi un tumore che connessioni nuove) ha dato ben poche risposte (quelle che invece sono utili a livello sperimentale, per ora, sono le staminali emopoietiche), mentre la sperimentazione animale ha dei vantaggi provati ad esempio il test sui nuovi farmaci (è comodo avere il farmaco pronto, ma chi lo testerebbe su sé stesso?) od i modelli animali per studiare patologie per cui non c'è ancora una cura...
TyL ha scritto:Per favore però non cercate di ammantare di ragioni scientifiche una scelta che ragioni scientifiche non ha.
la mia scelta è puramente personale, ma per farla devo sapere a livello scientifico cos'è un embrione, no?
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Messaggio da -gioRgio- »

Silviazza ha scritto:il piazzare cellule a caso nel cervello è più probabile che causi un tumore che connessioni nuove
Sono un po' ignorante in materia: conosci qualche pubblicazione al riguardo?
la sperimentazione animale ha dei vantaggi provati ad esempio il test sui nuovi farmaci (è comodo avere il farmaco pronto, ma chi lo testerebbe su sé stesso?) od i modelli animali per studiare patologie per cui non c'è ancora una cura...
veramente i test su animali non sono riportabili all'uomo ed i modelli cellulari o animali danno indicazioni piuttosto relative tanto sull'efficacia ed il meccanismo di azione dei farmaci quanto sullo studio di patologie. E' un dibattito sempre molto vivo, e non mi risulta che questi vantaggi siano 'provati'. Cio' non vuol dire che gli studi su modelli animali siano inutili, ovviamente (anzi, a volte sono l'unica via percorribile).
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silviazza
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Messaggio da silviazza »

Sono un po' ignorante in materia: conosci qualche pubblicazione al riguardo?
no, purtroppo lo so per sentito dire, ed ho sentito anche che ad un uomo avevano impiantato cellule cardiache (prodotte da staminali) nel cuore per recuperare un infarto, ma non erano servite perché erano sparse a caso e non conducevano correttamente l'impulso... il concetto che volevo esprimere era che mettere "cellule nuove" non é sufficiente a recuperare un danno se la componente strutturale é quella più importante, tutto qui.
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Xenia
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Messaggio da Xenia »

x silviazza: non ho l'impressione che si pensi che in generale la ricerca sulle cellule staminali totipotenti diventerà da domani la panacea di tutti i mali. Sempolicemente, potrebbe essere una strada cma utile da percorrere, quanto meno per come la vedono Veronesi, Dulbecco, la levi Montalcini (cioè persone che ne sanno molto più di me)
girina ha scritto:Io mi astengo non per lavarmene le mani, ma per ribadire il fatto che non mi van bene le abrogazioni proposte, ma neanche di lasciare così la legge. E questa è pure l'opinione della chiesa.
scusami, io sono una persona semplice, ma ritieni che ci sia coerenza fra la tua scelta reltivamente al voto e quello che dici di voler esprimere attraverso di essa? A me, onestamente, non pare, Se le cose non ti vanno bene così, dovresti andare a votare (non necessariamente 4 sì, peraltro...). Votare sì al referendum non significa far approvare esattamente il contrario di quanto prevede la attuale legge 40. Significa in compenso dire che quella legge, così com'è adesso, non ti sta bene. L'astensione in questo senso equivale a votare no, ma in modo vigliacco, come sottolineava TyL:
TyL ha scritto:Sono i risultati di una politica dell'invito all'astensione assolutamente legittima nella forma ma truffaldina nei fatti. Se infatti i contrari fossero andati a votare senza approfittare dell'astensionismo cronico (ricordo che ci sono milioni di cittadini italiani residenti all'estero che quindi fanno parte del corpo elettorale ma che sono del tutto alieni alle sorti della politica italiana) quelle leggi sarebbero state abrogate.
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Messaggio da lizzyblack »

girina ha scritto:
ma penso che la libertà (della sola donna) non debba diventare un valore assoluto..
su questo sono d'accordo anch'io (e parlare di donne che non possono uscire di casa in questo caso mi sembra per lo meno fuori luogo)... ma l'astensione di cui parli nei messaggi precedenti continua a non sembrarmi una soluzione

Ah già, lo era parlare di gente che brucia case et simili, come hai fatto tu..

Mi duole ricordarvi che la libertà è un valore intoccabile in una democrazia... mi pare che la fra se in sè, sia più offensiva di qualunque altra cosa detta qui dentro (o mi sbaglio, moderatori?).
Parlare di limitazioni di libertà (della donna o di chicchessia), da parte nostra che, di libertà ne abbiamo davvero tante, è davvero uno schiaffo a chi per la libertà ancora sta lottando.. altro che fuori luogo!
Credo che, da adesso in poi, andrò a parlare non tanto con chi è d'accordo con me, quanto con chi ha la percezione di vivere in uno stato democratico, e per questo sa di essere privilegiato.
io me ne vado, e vi sbatto pure la porta in faccia. Forse sarebbe il caso di tornare in argomento, per evitare di offendere qualcun'altro, parlando di limitazioni alla libertà e altre castronerie simili.

Ho ripetuto più volte che rispetto la scelta fatta da ognuno di voi. Ma quando si va oltre l'argomento, eh no, non aspettatevi che stia zitta.


Liz scocciatissima. E pure un po' schifata.

ps. la passeggiata sui cardi me la faccio da sola, casomai.
Liz

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Messaggio da Marcello Basie »

:eyes: :eyes: :eyes:

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Messaggio da Corso »

Per Giorgio:
Che le staminali prelevate da embrioni aumentino notevolmente il rischio della comparsa di tumori è noto almeno dal 2000 grazie ad uno studio di G. Vogel (pubblicato in “Science” 2000 (287), pp. 1418-1419; cf. G. M. Carbone, Le cellule staminali , Bologna 2005, pp. 19-26).
L'insorgenza dei tumori è dovuta al fatto che le staminali embrionali, potendo dare vita a tutte le linee cellulari, possono moltiplicarsi in modo incontrollato e quindi anche dare vita a cellule maligne.

fonte
È proprio vero che le cellule staminali prelevate dagli embrioni curino molte malattie?
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silviazza
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Messaggio da silviazza »

Xenia ha scritto:Votare sì al referendum non significa far approvare esattamente il contrario di quanto prevede la attuale legge 40. Significa in compenso dire che quella legge, così com'è adesso, non ti sta bene
Non è esattamente così, votare SI significa dire "aboliamo quei determinati pezzi di legge" che sono chiari e limpidi. La legge non ti va bene così ma le modifiche ti sembrano cavolate? Allora vota NO.
Lizzy ha scritto:Parlare di limitazioni di libertà (della donna o di chicchessia), da parte nostra che, di libertà ne abbiamo davvero tante, è davvero uno schiaffo a chi per la libertà ancora sta lottando.. altro che fuori luogo!
si parlava di limitazione della libertà femminile (non so se si è capito che l'"autodeterminazione" mi da il voltastomaco) quando c'è di molto peggio, ma mi sembrava che qui si stesse facendo un paragone tra dirittoaifigli e reclusionedelledonneincasa ed è questo che mi è sembrato fuori luogo, forse ho capito male io il discorso :think:
ancora Lizzy ha scritto:chi ha la percezione di vivere in uno stato democratico, e per questo sa di essere privilegiato.
è per questo che continuo a dire che si dovrebbe votare comunque, SI o NO, visto che ne abbiamo il diritto

Per chiarire la mia risposta di prima: la libertà è un valore intoccabile, ma quando la libertà di uno (nella fattispecie la donna, o la coppia) va a danneggiare quella di un altro (in questo caso l'embrione) non dovrebbe essere un valore assoluto.
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Messaggio da campalla »

A costo di sembrare lapalissiana, mi pare che se la richiesta dei medici e dei ricercatori è che non gli sia preclusa la possibilità di fare ricerca, significhi che lo strumento "cellule staminali" per la terapia di molte malattie sia ancora imperfetto, e molto distante dall'essere efficace e senza controindicazioni.

Ciò però non toglie che potenzialmente sia uno strumento potente, e in alcuni casi risolutivo (penso per esempio ad una malattia che conosco piuttosto bene, la Sclerosi Multipla, per cui le staminali totipotenti sarebbero un efficacissimo mezzo - direi l'unico - per ricostruire completamente la guaina mielinica = completa remissione della malattia).

Ah, una piccola nota a margine sulla strategia comunicativa della simpatica campagna per l'astensione: per quale piffero di motivo non votare sarebbe il "modo migliore per dire no"? A casa mia il modo migliore per dire no è dire no. Ma vabbè, la logica mi pare stia cadendo in disuso...
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Messaggio da Xenia »

Silviazza ha scritto:Non è esattamente così, votare SI significa dire "aboliamo quei determinati pezzi di legge" che sono chiari e limpidi. La legge non ti va bene così ma le modifiche ti sembrano cavolate? Allora vota NO.
mi pareve sufficientemente chiaro ed evidente che abolire determinati pezzi di legge significhi per forza dover poi riprendere in mano (da parte del legislatore) l'intera struttura delle legge, che altrimenti risulterebbe totalmente incompleta nel caso vincesse il SI'.

Per Lizzy (da moderatrice e non da utente): capisco che discutere di argomenti molto delicati come questo possa portare a scaldarsi, indignarsi, controbattere, anche in modo acceso. Acceso ok, purché rispettoso. Io non so di preciso a chi tu volessi sbattere la porta in faccia, ma onestamente mi sembra un po' eccessivo farlo "soloo" perché ti sei trovata in diacacordo con le posizioni di alcune persone (cosa più che legittima ovviamente).
Per come la vedo io, credo che questo thread abbia più la finalità di far riflettere ognuno di noi che non di convincerci l'un l'altro... spero di rilegerti presto, con un po' più di serenità (e sppi che facciamo fatica tutti a restare in riga ;))
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Messaggio da -gioRgio- »

Caro Corso,
nella ricerca solitamente non ci si basa su un singolo articolo, per quanto pubblicato su di una rivista autorevole come Science. Va anche tenuto presente che un articolo del 2000, nel nostro campo, non e' ritenuto molto aggiornato - soprattutto in un campo "esplosivo" come quello delle cellule staminali. Per essere chiari, dal 2000 sono usciti al riguardo 56.898 articoli su riviste internazionali recensite da Medline, Life Science e Chemical Abstracts, di cui 4.351 solo in questo scorcio di anno (ne cito sotto qualcuno preso a caso). Non e' difficile trovare un articolo che appoggi le tesi piu' bislacche, figuriamoci quelle serie: nella divulgazione, cosi' fan tutti.

A proposito del tuo nuovo banner, ho una domanda (che non implica la mia posizione personale): se non si fa ricerca sugli embrioni e nemmeno sugli animali, su cosa si dovrebbe fare?

__________

Li, Tao-Sheng et al. Regeneration of Infarcted Myocardium by Intramyocardial Implantation of Ex Vivo Transforming Growth Factor-b-Preprogrammed Bone Marrow Stem Cells. Circulation (2005), 111(19), 2438-2445.

Lu, Lingling et al.. Therapeutic benefit of TH-engineered mesenchymal stem cells for Parkinson's disease. Brain Research Protocols (2005), 15(1), 46-51.

Roskams, A. Jane; Tetzlaff, Wolfram. Directing stem cells and progenitor cells on the stage of spinal cord injury. Experimental Neurology (2005), 193(2), 267-272.

Ukraintseva, Svetlana V.; Yashin, Anatoly I. Treating cancer with embryonic stem cells: Rationale comes from aging studies. Frontiers in Bioscience (2005), 10(1), 588-595.

Fairchild, Paul J.; Nolan, Kathleen F.; Cartland, Sian; Waldmann, Herman. Embryonic stem cells: a novel source of dendritic cells for clinical applications. International Immunopharmacology (2005), 5(1), 13-21.
-gioRgio-

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Messaggio da alice606 »

Bookcrossing: IL forum
Votando SI al Quesito 3 si elimina, tra le altre cose, questo:
1. Il ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita è consentito solo quando sia accertata l'impossibilità di rimuovere altrimenti le cause impeditive della procreazione ed è comunque circoscritto ai casi di sterilità o di infertilità inspiegate documentate da atto medico nonché ai casi di sterilità o di infertilità da causa accertata e certificata da atto medico.
Cosa significa? Chi dovrebbe ricorrere alla PMA se non chi ha problemi di sterilità?

Purtroppo esistono persone nn sterili, ma impossibilitate ad avere un figlio come x esempio i paraplegici.......infatti nn sono sterili ma immobilizzati dalla vita in giu' e quindi impossibilitati ad avere un rapporto sessuale.Oppure i sieropositivi, esistono coppie,dove uno dei due,in seguito ad interventi, trasfusioni di sangue o altro che nn sta a noi giudicare, nn possono avere rapporti nn protetti.......be' in questi casi e altri simili, la legge 40 nega la possibilita' di diventare genitori.

Questa dovrebbe avere a che fare col Quesito 2:
Tra la manifestazione della volontà e l'applicazione della tecnica deve intercorrere un termine non inferiore a sette giorni. La volontà può essere revocata da ciascuno dei soggetti indicati dal presente comma fino al momento della fecondazione dell'ovulo.
Se si toglie questo oguno può cambiare idea in qualunque momento? Sembra che più che di bambini si parli di giocattoli..

Infatti, ti assicuro che e' una sciocchezza eclatante.....tu trovami una sola coppia che, dopo stimolazione, intervento chirurgico x prelevare gli ovuli.....dica "dottore vabbe' ci ho ripensato, nn mi fecondi piu' l'ovulo"......dai si rasenta la follia con una frase del genere..
E' proprio questo il punto: spesso mi sembra che "autodeterminazione" equivalga a "diritto alla maternità ad ogni costo e come mi pare e piace"... é inquietante...

Nn diritto alla maternita', ma diritto a provare a divenire madre....e questo converrai con me, e' un sacrosanto diritto di chiunque, xche' la sterilita' e' una malattia._________________
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Messaggio da giga »

Ciao sono nuova leggo che volete saperne di più io voto sì io e mio marito siamo una coppia sterile non possiamo fare la pma non possiamo fare l'eterologa ma questa non è la nostra strada ma voglio che altri abbiamo questa possibilità senza dover andare per forza all'estero
per altre info potete se volete venire a trovarci nel forum di mammeonline.net
riporto quì ciò che ho letto
l'intervista di Veronesi :
Corriere della Sera - 15/05/05 UMBERTO VERONESI: «LA LEGGE TUTELA PIU' LE CELLULE CHE LE DONNE»
«Ogni giorno almeno 10 mila uova fecondate in normali rapporti di coppia non attecchiscono in utero e muoiono. Circa 300 mila al mese, 3 milioni e seicentomila l´anno. E questo solo in Italia. Una strage di potenziali bambini e, secondo la Chiesa, di anime che non si sa dove vanno. Un eccidio di innocenti inspiegabile».
Umberto Veronesi, ex ministro della Sanità, oncologo e scienziato di fama internazionale voterà sì al referendum di abrogazione di alcuni punti controversi della ormai nota legge 40 che regola in Italia la procreazione medicalmente assistita o fecondazione artificiale.

Professore, secondo lei dove vanno tutti questi ovuli fecondati?
«Da scienziato e ateo rispondo: da nessuna parte(...)». Ma secondo la Chiesa, non essendo battezzati, dovrebbero finire tutti nel Limbo. Ipotesi scartata però da San Tommaso d’Aquino che fissa al terzo mese di vita la comparsa dell’anima. Mentre per l’ebraismo il momento chiave è il quarto mese. Detto questo, ricordo la mia infanzia di bimbo cresciuto in cascina: la mortalità neonatale era allora altissima e ricordo l'angoscia dei genitori per non far finire il loro figlio al Limbo. Quando i piccoli stavano male, chiamavano prima il prete del medico».

Ma allora, quand’è che questo ovulo fecondato si completerebbe con l’anima?
«Scientificamente potremmo far coincidere l’anima con il pensiero, con la psiche. È ormai provato che il feto pensa, all’ottavo-nono mese. È ragionevole quindi ipotizzare che l’anima esiste se c’è il pensiero. Ed è ragionevole immaginare che l’anima, e secondo il pensiero cattolico la vita, entra nel corpo quando c’è un abbozzo di struttura pensante, di avvio dell’intelligenza. Tant’è che la morte oggi coincide con la morte del cervello: l’espianto di organi vitali è consentito anche dalla Chiesa dopo la morte documentata del cervello. Ma quando l’embrione inizia ad avere questo abbozzo? Questo accade dopo due settimane dall’attecchimento in utero. Prima è solo un ammasso di cellule. Un progetto di essere vivente».

Di essere vivente o di essere umano?
«Uno scimpanzé che cos’è? Un essere vivente con una differenza minima nel genoma rispetto all’uomo. Talmente minima, i geni sono uguali al 99,5 per cento, che potenzialmente potrebbe essere un progetto di uomo. E allora perché non tutelare anche lui? La Chiesa in realtà ha una visione antropocentrica: solo l’uomo conta. Ma io che sono animalista e vegetariano mi chiedo, provocatoriamente, perché non tuteliamo anche gli embrioni degli scimpanzé, anch’essi sono progetti di esseri umani».

Quindi, che cosa non va nella legge 40?
«Innanzitutto che tutela più gli ammassi di cellule che la donna o i feti veri e propri».

In che senso?
«Basti pensare all’inumana proibizione della diagnosi preimpianto per verificare la buona salute dell’embrione. Una palese contraddizione con la legislazione italiana in vigore che prevede l’esame prenatale del liquido amniotico o dei villi coriali, così come l’ecografia già dal secondo mese, che in caso dimostri una malformazione o una situazione grave del feto autorizza la scelta dell’aborto. E credo che nessuna donna ami abortire. Eppure mentre è prevista l’eliminazione di un feto, di un essere umano, si tutela un ammasso di cellule non pensante... Almeno fino a quando non diventa pensante, perché poi l’aborto è ammesso... Sconcertante».

Ma non c’è un rischio di deriva eugenetica?
«Bè, anche l’esame del liquido amniotico o l’ecografia al secondo mese in teoria nascondono il rischio di selezione eugenetica. Forse che poi la differenza non è fatta dall’etica del medico e dall’amore dei genitori in attesa. Non ho mai sentito di un aborto legato al colore degli occhi del futuro bambino. Eppure potenzialmente questo potrebbe accadere... In realtà la legge 40 offende i successi della ricerca scientifica che era arrivata ad anticipare la verifica della salute dell’embrione addirittura a prima dell’impianto evitando drammi psicologici ben maggiori. Offende me scienziato».

E sul numero massimo di tre embrioni da creare e impiantare, per evitare di congelarli?
«Anche in questo esiste una grave contraddizione etica. Se l’embrione è un essere vivente perché ne prevediamo la morte per legge?».

Che cosa vuol dire?
«Semplice, se impiantiamo tre embrioni sappiamo per certo che minimo uno muore, se non tutti e tre. Inoltre i parti plurigemellari sono un rischio per la donna. Allora, o si preleva un ovulo per volta, lo si feconda e lo si impianta. O si preparano più embrioni, si congelano e se ne impianta uno per volta. Questa peraltro è l’ultima indicazione dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms)».

La legge però serviva a regolare una sorta di Far West?
«Parlare di situazione da Far West è un oltraggio per la medicina italiana che in questo campo era al primo posto in Europa. E comunque, come dice il giurista Pietro Rescigno, sarebbe stato meglio il vuoto normativo a una legge lacunosa e contraddittoria».

E il problema degli embrioni congelati «orfani»?
«Ho già espresso più volte il mio pensiero: piuttosto che finire in un lavandino, potrebbero essere fondamentali per la ricerca sulle cellule staminali e altro. Donatori di cellule così come un adulto, constatata la morte cerebrale, può essere un donatore di organi... E poi, quando un domani, studiando le cellule staminali di un embrione, all’estero verrà trovato un farmaco che cura per esempio il Parkinson, i cattolici che fanno?... Non lo prendono?».
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Messaggio da giga »

ho inviato due volte scusate
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Messaggio da shandy »

so che è OT, ma visto che qualche pagina fa si era parlato di diritti della donna, ecco un articolo interessante...
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silviazza
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Messaggio da silviazza »

alice606 ha scritto:casi di sterilità o di infertilità
vorrei specificare una cosa:
sterilità = mancata produzione di uno o entrambi i gameti
infertilità = mancata fecondazione (può verificarsi per diversi motivi, anche se entrambi i gameti sono presenti, una delle cause più comuni è l'ostruzione delle tube successiva ad una malattia che si trasmette attraverso rapporti occasionali non protetti)

A questo punto ad esempio un paraplegico rientra nel secondo caso ed ha diritto alla pma...
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Messaggio da Corso »

Libertà di ricerca avanzata. Per avere staminali utili non serve produrre embrioni. Lo dice la scienza
La clonazione terapeutica è senza futuro. E' più promettente la regressione da cellule adulte. Un'inchiesta di Nature


Roma. La ricerca sugli embrioni umani è obsoleta. Superata. Antica. La via del futuro è un'altra, più semplice e priva di implicazioni etiche, perché nessun embrione verrà toccato per utilizzarne le cellule staminali. Lo ha scritto nel numero appena uscito Nature Medicine, una delle più importanti riviste scientifiche del mondo, con quartier generale a Londra e basi a New York, Washington, San Francisco, Boston, Tokyo, Parigi, Monaco. E' l'ultima tendenza internazionale in fatto di ricerca e cura delle malattie, è “un rimedio semplice ai problemi della clonazione”. Anche alle polemiche sull'“oscurantismo” di chi non vuole permettere ricerche sugli embrioni e per questo viene accusato di impedire il progresso della scienza. “Nella maggior parte delle discussioni sulla ricerca sulle cellule staminali ci si scaglia gli uni contro gli altri sul diritto o meno di distruggere un embrione per creare linee staminali. Ma in un recente meeting a San Diego gli scienziati hanno parlato invece di tecniche alternative che elimineranno la necessità di ovuli umani e di embrioni”. Nessun bisogno di embrioni, e nessuna necessità di clonazione terapeutica (quella approvata appena ieri in Spagna, insieme alla cancellazione dei limiti nella produzione di ovociti fecondati, insieme all'approvazione della diagnosi preimpianto anche al fine di creare in provetta i bambini-farmaco, “utili” a curare le malattie dei fratellini). Si tratta di intervenire su una cellula adulta e farla tornare indietro, direttamente allo stadio di cellula staminale totipotente: ottenendo così staminali “embrionali” senza produrre embrioni, creando degli ibridi che hanno le stesse caratteristiche delle staminali embrionali. “Si tratta di una clonazione, ma di cellule – dice al Foglio lo scienziato Angelo Vescovi – che in un solo colpo risolve due problemi: quello etico degli embrioni e quello medico del rigetto da parte del corpo umano: è il futuro”.

Col grasso niente problemi etici
Creare staminali embrionali e non embrioni, superare la clonazione terapeutica, tecnologia già vecchia. “La cosiddetta clonazione terapeutica per me è un non evento – ha dichiarato Alan Trounson, direttore del Monash Institute of Reproduction and Development in Australia – come metodo per sviluppare terapie semplicemente non è realistico”. Per scarsa efficienza, scrive Nature Medicine, e perché prelevare ovuli umani per esperimenti di clonazione è doloroso e dispendioso, tecnicamente complicato ed eticamente “un campo minato”. “Non si può fare affidamento per sempre sugli ovuli umani, quando c'è una via migliore – ha detto Jose Cibelli, professore di Biotecnologia animale all'Università del Michigan – e posso prevedere che la clonazione terapeutica diventerà obsoleta”.
Una buona risposta a chi (compresi i fautori del referendum contro la legge 40) continua a sostenere che la ricerca sugli embrioni sia l'unica strada per curare gravi malattie, che il progresso non possa prescinderne, mentre il mondo aspetta col fiato sospeso buone notizie per i malati. Poi il Monde pubblica in prima pagina una notizia gigantesca e non se la fila nessuno (a parte Adriano Sofri nel dibattito con Massimo D'Alema a Trento): un'équipe di scienziati del Cnrs di Nizza è riuscita a ricavare cellule totipotenti, paragonabili alle cellule staminali embrionali, da adipe umano, dopo aver separato, attraverso la liposuzione, il grasso cattivo dal grasso buono (i tessuti adiposi rappresentano il 10 per cento del peso in un adulto sano e il 50 per cento negli obesi). Il gruppo guidato da Christian Dani, il cui lavoro sarà pubblicato sul Journal of Experimental Medicine, ha reperito le cellule riparatrici, le ha coltivate e poi le ha iniettate per fabbricare un muscolo di topo. Il prelievo attraverso liposuzione è una tecnica sperimentata, il grasso non pone problemi etici, si evita il rigetto perché al malato vengono iniettate le proprie cellule, l'adipe è una risorsa inesauribile. Allora, davvero, si spera che dalle nostre parti non siano così oscurantisti da voler fermare il progresso scientifico seguendo la strada superata della ricerca sugli embrioni.

fonte
Il Foglio 7.05.05
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Messaggio da Iorek Byrnison »

Corso, rendere totipotente una cellula già differenziata una delle cose più rischiose e poco sicure che si possa tentare. E non viene quasi mai. E dubito che il parere di Vescovi, che viene citato, sia stato riportato correttamente. Ma se interessa chiedo (lavora a venti metri di distanza da dove sto scrivendo).

Giorgio ha scritto:Caro Corso,
nella ricerca solitamente non ci si basa su un singolo articolo, per quanto pubblicato su di una rivista autorevole come Science. Va anche tenuto presente che un articolo del 2000, nel nostro campo, non e' ritenuto molto aggiornato - soprattutto in un campo "esplosivo" come quello delle cellule staminali. Per essere chiari, dal 2000 sono usciti al riguardo 56.898 articoli su riviste internazionali recensite da Medline, Life Science e Chemical Abstracts, di cui 4.351 solo in questo scorcio di anno (ne cito sotto qualcuno preso a caso). Non e' difficile trovare un articolo che appoggi le tesi piu' bislacche, figuriamoci quelle serie: nella divulgazione, cosi' fan tutti.
Appunto. Per cortesia, Corso, non citiamo articoli a caso. E solo se ci fanno comodo.

OT
Una sola precisazione tecnica. è vero, anzi verissimo che i test animali non sono significativi. Ricercatori molto seri stanno raccogliendo i numeri (l'unica cosa che conta) che dimostrano quanto i test animali siano fuorvianti. L'unico test per un farmaco che abbia un senso è il test su linee cellulari umane. Piccolo problema: vista la confusione sui ternini tecnici, clonare (che per qualcuno viene confuso con la semplice riproduzione delle cellule in fiasca in lab) viene messo in cattiva luce, per cui per poter fare quei test rischi di avere frotte di ignoranti animalisti fuori dai cancelli a tirare uova. Per cui nessuno fa quei test.
E comunque, da dove pensate che arrivino le linee cellulari utilizzabili per quello che è senza dubbio un intento meritevole? Non da embrioni, anche se a volte sì, ma da esseri umani o tumori umani.
E poi: le cellule staminali non danno risultati? A parte che non è vero (come già detto da silviazza) per le cellule ematopoietiche, sottolineo che senza ricerca non c'è una singola applicazione tecnica che al primo colpo abbia funzionato.
Fine OT
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DNA75
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Messaggio da DNA75 »

Gradirei avere da Corso maggiori dettagli rispetto alle ultime affermazioni... in quale articolo sarebbe stato affermato questo? a che punto è lo stato della ricerca?

Per quello che ne so io una cellula differenziata si definisce tale perchè dell'intero patrimonio genetico che la caratterizza utilizza solo una componente specifica (una cellula epiteliare non secernerà ormoni del fegato per esempio).
Questo è reso possibile da fenomeni di silenziamento genico che al momento sono oggetto di studio ma di cui non si conosce molto (il progetto genoma è solo all'inizio e parlare di proteomica e trascrittomica è ancora praticamente un sogno!)
Ipotizzare di revertire una cellula dal suo stato di differenziazione a quello di totipotenza mi sembra francamente difficile perchè vorrebbe dire essere riusciti a comprendere la VITA in tutti i suoi meandri più oscuri. Se fossimo arrivati a questo saremmo in grado di indurre l'apoptosi nelle cellule tumorali e bloccare i tumori, potremmo indurre la rigenerazione della guaina mielinica e curare il Parkinson....insomma avremmo risolto i nostri problemi.
Io ho grandissima fiducia nella ricerca scientifica e non ho dubbi sul fatto che sia possibile ipotizzare un futuro in cui anche la ricerca sulle staminali sarà superata a vantaggio di altre tecniche...questo sarà possibile solo però se si consentirà un ricerca ad ampio raggio, dove tutte le ipotesi possono essere testate e confermate/smentite... si può vivere di geniali idee ma il dato scentifico è ben altra cosa.
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silviazza
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Messaggio da silviazza »

Sono d'accordo con le due opinioni scientifiche espresse nei due post precedenti, ma mi sento di specificare una cosa
si evita il rigetto perché al malato vengono iniettate le proprie cellule
questa frase ha il suo fondo di verità... la ricerca sulle staminali potrebbe portare risposte, ma non aspettatevi di ottenere agevolmente cellule "di ricambio" per curare malattie degenerative, perché l'inserimento di cellule "estranee" causa gli stessi problemi di rigetto già noti per i trapianti

PS: per esperienza direi che citare articoli "per titolo" senza approfondire cosa in effetti c'è scritto fa molto figo ma spesso non è significativo (da entrambe le parti eh?)
** Il vero scrittore non mette mai tutto nel suo libro; il meglio del suo lavoro si compie nell'anima dei lettori. (Rondelet) **
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