Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.
qualcosa mi dice che a parte Giorgio...non la capira' nessuno...una moto in cambio di una donna??? sicuramente piu' prevedibile...(la moto) ma altrettanto imprevedibile l'esito del viaggio...vale la pena???
ehehhehehe vedo che l'ambiguità della Lei ha funzionato... in realtà io parlavo della solitudine o dell'angoscia... o forse anche di una donna (mah... lasciamo un po' di mistero...)
E qui vengono fuori i tuoi pensieri sulle due ruote
per te sarà stato un viaggio da brivido...
peccato che non sono brava quanto voi
e che non capisco l'universo maschille come e quanto voi conoscete quello feminile!!!
Hmm che tu no sia brava, tu e tante altre, non lo possiamo sapere...
che io sia bravo non lo credo, ma che mi diverta molto si!
(spero di non far morire tra gli o(e)rrori i professori di lettere che per sbaglio frequentano questo topic)
Non capisci l'universo maschile????????
Ma come non sei una donna?????
Non sareste voi quelle che ci tengono in pugno?
(e così abbiamo fatto un link virtuale con "Mr. uomo oggetto e Mrs donna oggetto") Ogni eventuale risposta a questa ultima "frecciatina" inseritela nel topic citato
Mi crollano anni e anni di letteratura, secoli di teatro....
ambiguita'???
ma a chi la racconti???
(io non mi sbaglio mai...ma se vuoi ti reggo il gioco hehehe)...
Pensieri sulla due ruote ?? io??? nooooooooooooooooooooooooooooooo
meglio una dose di potassio in vena, rapido ed indolore
La vita per nostra fortuna non e' assolutamente prevedibile...magari leggermente influenzabile...che dici??
una cosa la devi pure spiegare pero'...come puoi rispondere qui se stai girando in motooooooooooooooooo
(devi smetterla di "fumare" la mattina presto )
(Quarto puntato, quarto puntato, quarto.)
"Guardatelo bene, e' la base del tango, e di quasi tutta la musica sudamericana".
Se avete nell'anima Libertango, se ormai pulsate a quel ritmo da due giorni non vi dovreste stupire piu' di tanto nel trovarvelo davanti agli occhi e alla chitarra in una notte di terrazza e di luna, casualmente piena. Non dovreste stupirvi piu' di tanto se la linea di bassi vi assorbe mani e tutto mentre gli altri danno corpo all'anima con gli accordi e la vostra insegnante ci aggiunge la vita con le note della melodia.
Ballare il tango dev'essere una cosa che va al di la' dei passi. Ballare - gia', suppongo si tratti di vivere il tango, ballare e' proprio parola inadeguata.
Andare in moto e' utile, maledettamente utile, anche per chi non ama l'avventura su due ruote. Andare in moto e' come il tango, ci vai perche' ti serve ma non puo' rimanere tutto qui, scendi per le curve dove normalita' vuole che la manetta si rilasci e tu che fai, la ruoti dalla parte opposta e ti senti schiacciare giu' anche se non sai come fare, avverti la pressione verso il basso e la assecondi, hai paura ma scendi quei tornanti perche' cosi' devi - scacci Piazzolla dalla testa per tornare normale ed e' un grave errore perche', perche', perche' nello spazio vuoto rimbomba il basso pesante - quarto puntato, quarto puntato, quarto - di Queremos paz, e non ce n'e' piu' per nessuno. Non ce n'e' per le macchine ferme, non ce n'e' per i pendolari a due ruote, per i sessantenni che si dimostrano su grosse moto, non ce n'e' per i ragazzetti tronfi con i loro cinquantini sdiaframmati e le marmitte Polini a smanettare al semaforo. Non e' competizione, e' tango. Voglia - no, esigenza di esistere.
Il danzatore e' la' e volteggia, lo vedi agile, sensuale, le movenze... ineluttabili, necessarie. Lo vedi, ne assorbi.
Ma se lo provi - chitarra, moto, tastiera, poco importa - lo sai subito: e' esigenza, necessita', non parole, non linguaggio. Triste, felice, telefonata o non telefonata, il danzatore danza. Perche' non puo' farne a meno.
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
Vesna ha scritto:e mi piace un casino come scrivete
Roma, centro storico, ora di pranzo.
Marco ha lasciato scritto su una moto:
"Siamo da Miscellanea. Scusaci.
Il Transalp e il People"
Oh, c'era gente che si fermava a leggere pure quello!!!
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
nell'ordine, ho appena deciso di:
- imparare ad andare in moto nonostante i diveti famigliari (visto che oltretutto QUALCUNO ieri manco si è degnato di raccogliere velatissssssssssssime allusioni all'idea di portarmi a fare un giretto... )
- migliorare il mio tango
ma prima di tutto
- scoprire cosa significano Transalp e People (qualche riferimento a Village? No? ) e a chi corrispondono rispettivamente tra i due
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a) VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Cara Liber,
sarebbe come dire il gatto e la volpe...
chi è il gatto?
chi è la volpe?
diciamo che sono 2 2ruote...
poi gli accostamenti falli tu...
Vocemisteriosa
Un viaggio inizia sempre a piedi... (Fosco Maraini)
Penso che le donne sarebbero meravigliose se tutto potesse cadere nelle loro braccia senza cadere nelle loro mani (Hugo Pratt)
Member of the [url=http://www.cloud%20appreciation%20society.org]cloud appreciation society[/url]
ladyBlue ha scritto:...qualcosa mi dice che a parte Giorgio...non la capira' nessuno...
mi dispiace deluderti, ma siamo in tre a capirlo...
ladyBlue ha scritto:...una moto in cambio di una donna???
purtroppo non ci conosciamo di persona,
ma posso darti un consiglio da fratello maggiore?
Non porre MAI questa domanda ad una persona alla quale tieni davvero...
La risposta potrebbe non essere così scontata.
P.s.: se interessa il discorso, fate un giro nel 3d "Terribilmente OT: motocicletta..."
dice il saggio:
C'è solo una cosa più pericolosa di una moto...
6'000'000 di autovetture usate senza cervello.
Se non avessi lei, non so che cosa mi resterebbe. Anzi, si che lo so. E non mi servirebbe neanche una cassa per mettercelo dentro.
Liber a e bella ha scritto:
scoprire cosa significano Transalp e People (qualche riferimento a Village? No? ) e a chi corrispondono rispettivamente tra i due
ancora aspetto la risposta.....
dai non è così difficile...
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a) VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Quattro cani per strada
e la strada è già sera
e la sera è già notte
...se ci fosse la luna si potrebbe cantare
Perché?
Perché la strofa di una canzone che non amo particolarmente, e che non ha nessun significato speciale, deve tornare periodicamente a tormentarmi da un mese a questa parte?
Questa città non mi aiuta a pensare. Solo sul treno ho l'impressione di riuscire a riflettere.
Solo in movimento riesco a guardare le cose da ferme.
Il treno mi sottrae allo scorrere, come riesce a fare solo la collina.
Le parole che vengono non descrivono, alludono.
Impressioni e paesaggi
APPARTAMENTO DA POCO RISTRUTTURATO/INTERNO/GIORNO.
E’ l’appartamento di Ana e Mario (neosposini). In casa gironzola Ana, una donna bassina e leggermente sovrappeso. Ha addosso solo una canotta maschile bianca e delle mutandine. Cerca di aggiustare alla meglio il soggiorno che vista la quantità dei piatti e bicchieri usa come sala da pranzo.
Tintinnio dei bicchieri a calice. Ne porta otto in una mano.
Si sente il rumore della chiave che gira nella toppa.
La porta si apre ed entra un uomo grande e barbuto. La faccia buona ci rassicura. La donna gli si butta tra le braccia.
ANA
(con voce triste e sconsolata e la bocca stretta)
E’ successo un’altra volta. Sono stufa.
MARIO
(sospirando la spinge verso il divano)
Tranquilla, non è successo nulla.
ANA
(si siede)
Non è vero che non è successo nulla.
Ormai ne ho sentite di tutti i colori.
Avrei piu’ possibiità di trovare un lavoro
se fossi verde e venissi da Marte!
MARIO
(sorridendo)
Sei sempre la solita. Lo sai che non è vero.
Anche i Marziani sarebbero emarginati
e discriminati quanto te.
ANA
(fa i capricci come una bimba)
Non è vero! Io sono e rimango una
extracomunitaria di merda e loro sarebbero
solo degli esotici ospiti. Uff!
Perchè la vita è così... così cabarettista?!
MARIO
(ride)
Ecco, perchè l’amore mio non prova con Zelig,
invece di rompersi le scatole con tutti
‘sti lavori insulsi che trova su Secondamano?
ANA
Perchè sono brava solo come spalla.
E poi una donna ironica e sovrappeso c’è già sui
palinsesti: Sconsolata dove la metti?!
MARIO
(serio)
Beh prima o poi ne troviamo uno giusto per te,
mica siamo con l‘acqua alla gola.
ANA
(inizia seriosa e prosegue ironica)
Molto poi, mi sa.
Se continua cosi scrivo un libretto intitolato
“1000 ragioni per essere rifiutati
ad un colloquio di lavoro”,
così le ragazze come me arrivano preparate!
Sono già a buon punto: sono troppo vecchia,
troppo giovane, troppo extracommunitaria,
troppo poco extracommunitaria, con troppa
esperienza, con troppo poca esperienza specifica,
non residente sul territorio da più di due anni,
non sono una tramezzinista ma una cuoca,
e oggi pure non in peso forma.
Olè! Ho vinto qualche cosa?
MARIO
(sorridendo l’abbraccia)
Un bacio, scemotta mia!
Sbammmm!
La porta sbatte dietro di Guido come se una ventata di scirocco avesse trovato la via e stravolto la casa nel suo passaggio.
Del vento c'è il clima in casa… caldo, troppo caldo, denso, appiccicoso, una di quelle giornate dove a farti saltare i nervi basta una sensazione fuori posto, proprio come col vento del sud.
Claudia è rimasta immobile accanto all'isola in cucina, pietrificata nel suo magone di dolore.
L'ennesima scintilla è scoppiata: lei ha raccontato il suo disagio, il suo dispiacere, sperando ancora una volta, di ricevere ascolto, di rompere un muro d'indifferenza.
Guido è sceso giù per le scale cercando di mettere tra lei e lui la maggior quantità di aria possibile, il più in fretta possibile; si ritrova sul portone senza neanche sapere come c'è arrivato. S'incammina con un turbine di pensieri che non prende forma, il passo racconta al mondo la sua disperata rabbia.
— Ancora con la storia che non la capisco! Hai capito? Io non la capisco! Che coraggio… Sono 3 giorni che non mi fermo per essere libero sto fottuto weekend per il matrimonio della SUA migliore amica e mi dice che non capisco… Non ci posso credere — Guido parla tra se e se ad alta voce, la gente si gira, qualche uomo (sposato) annuisce e inizia a riflettere "Ah! sono tutte uguali… poveretto… sto' mese m'è andata bene"
Guido a passo di marcia non sa neanche quanta strada ha fatto, non si è reso conto di nulla ha solo sentito la sua disperazione espandersi, l'impossibilità di risolvere la situazione, sembra un cancro, una cosa senza soluzione…
Una lacrima trova la strada sul viso di Claudia e scende con fare incerto sulla pelle morbida del viso, supera la guancia e si avvicina alla piega delle labbra carnose; il mondo dentro le va in pezzi, si trova sola in quella stanza dove normalmente è già sola, il vuoto è assordante. Non ha neanche la forza di alzare lo sguardo, tanta desolazione non l'aveva mai provata. Poi lentamente respira, alza le spalle quasi a sollevare un peso immane dal suo fragile collo; ritrova se stessa, lentamente con fare da automa comincia a mettere in ordine, non ha neanche la forza di creare un pensiero, è sfinita, crolla sulla sedia accanto all'acquario e il piccolo pesce azzurro le fa le bollicine.
Un parco romano si affaccia davanti a Guido e lui s'infila lì sperando di trovare un posto dove scrollarsi di dosso tutto. Un prato enorme e una distesa di pini lo invitano, si addentra con un senso di sconfitta totale tra gli alberi.
Scorge una cosa strana, gli occhi indagano, più per avere un obiettivo su cui far convergere i pensieri che per vera curiosità e vede… una coppia di ragazzi in piedi abbracciati, stretti stretti, così stretti da sembrare un unico corpo, una pianta di quel piccolo bosco, si baciano con la passione di chi ha ancora tutto da dirsi, quando ancora l'altro è tutto: un mondo da scoprire, nel cui sole farsi il bagno beato. Si ferma. Affascinato, il respiro è diventato lieve, impercettibile, ha paura di rompere l'incantesimo.
Gli torna in mente una donna bellissima piena di vita e di gioia; gli corre incontro; un sorriso in cui perdersi; uno sguardo che parlava di amore eterno e un salto, lei che lo avvinghia con le gambe e cadono ruzzoloni su un prato, felici.
I lineamenti di Guido si distendono, sembrano la smorfia di chi ride senza voler ridere. Il cuore gli si riempie di dolcezza mentre la ragazza stringe le sue braccia dietro il collo del fidanzato, in quell'abbraccio che racconta quanto sia forte la voglia di lei di essere l'uno dell'altro.
Il pensiero torna a quei ricordi, ai capelli di lei, al loro profumo e il viso si scopre… è Claudia, in quel momento realizza quanto sia stupido tutto, la quotidianità, le preoccupazioni, i dispetti fatti senza pensare, gli sbuffarsi dietro, il rincasare e sentirsi distrutti… tutto prende una nuova luce, lei è il motivo di una vita e lui se n'è dimenticato…
Il telefono squilla, Claudia non vuole rispondere, poi la forza dell'abitudine la trascina fino alla cornetta e con voce spenta — Pronto —
Giovanna (la sposa) allegra — Ho bisogno di un consiglio! Corri qui da me! —
— No guarda è meglio di no… —
— Giovanna si rende conto che qualcosa non va, "stavolta è grave" pensa.
Più passano i secondi più la vita e tutte le cose storte fatte fino ad ora gli appaiono come delle piccole follie, una vita vissuta al contrario…
Per Guido è come se tutto fosse di nuovo chiaro, eccolo il vero piano della sua vita: il sorriso di Claudia, null'altro che questo.
Preso da una frenesia incontrollabile, cerca il suo portatile, ma non lo trova, "quando ti serve, non ce l'hai mai con te…".
Inizia a guardarsi intorno, i ragazzi ignari sono ancora lì abbracciati, con gli occhi che brillano come piccole stelle, il nostro protagonista vorrebbe andare lì abbracciarli ballare con loro, fare il girotondo, ma ora nella sua testa c'è solo "Claudia, Claudia, Claudia, Claudia, Claudia, Claudia, Claudia, Claudia…" un radar non potrebbe essere più preciso, e come la freccia di Cupido parte alla ricerca del suo obiettivo.
Esce dal parco c'è un banco che vende fiori decide di comprare tutte le rose che hanno "3 dozzine dotto'? è sicuro?" la voce arriva da lontano, alla fine risponde "solo 3?" "ah dotto' 3 dozzine!!!"
Gran brutta cosa, l'esperienza.
Che ti porta a prevedere l'evoluzione delle cose da pochi dettagli, da qualche segno. Come fosse acqua di un fiume, e piu' avanti la cascata.
Il tuo tono non lasciava adito a dubbi. Lo vedevo, avrei voluto evitarlo, penso che non avrei potuto.
Risentito. Con quell'atteggiamento - era come se ti vedessi - leggermente proteso in avanti, inquisitorio.
La fine e' nota. Un addio canonico, urlato, affanculo, malevolo, maleodorante, li' spiaccicato in fondo alla cascata.
Avresti di li' a pochissimo sferrato la stilettata, uno degli argomenti gia' adusi, o qualcun altro che mi avrebbe colto impreparato. Avrei potuto assorbirlo, se non fosse stato chiaro che. Se non fosse stato chiaro evidente che nelle tue parole non ferivano le ragioni, ma quella cosa compressa che urlavaurlavaurlava di uscire, di essere liberata, di non sopportare piu' la pressioneassurda gravosa, *NON NE POSSO PIU'*.
Puo' darsi che questa cosa abbia un odore, come una bestia selvaggia. Come bestie la avvertiamo, istintivamente guardinghi. E disporsi alla lotta e' inevitabile, passo per passo prevedibile.
La mia risposta sferzante e' fuori misura, zampata di prova dovuta, avviso che ti paghero' col tuo stesso livore.
(parlami, amore, parlami della mia tenerezza, di dolcezza infinita, dei sogni da costruire insieme, io parlero' di te ancora e ancora...)
sciocco, ci si gira intorno mirando i lati deboli e andando ad affondare, nient'altro che il nemico odioso odiato opprimente da non risparmiare, o tu o io. Era scritto.
Chi sia il primo a lanciarsi diritto, chi sia poi quello che va e quello che resta e' questione di dettagli, forse uniche cose imprevedibili, e del tutto inessenziali.
Della tana vuota squallida maleodorante - del vuoto che la bestia lascia quando e' lontana e sazia - anche di quello l'esperienza gia' parla, capo velato, nenia e lamento.
Ultima modifica di -gioRgio- il mer mag 28, 2003 9:41 am, modificato 1 volta in totale.
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)