Come Giorgio, non capisco la difficolta' di accettare che ci sono persone che non sono laiche (nel senso di liberali e a-religiosi),
non vogliono esserlo e dal loro punto di vista
non devono esserlo; per questo considerano giusto che le leggi di uno stato siano plasmate anche considerando i precetti religiosi. Come ci sono alcuni integralisti cattolici, ci sono anche gli integralisti islamici, per esempio. Dal loro punto di vista sono perfettamente coerenti.
Questi sono gli avversari dei laici (che possono essere non religiosi, cristiani, musulmani etc.). Se un laico pretende che Ruini parli come un cattolico "laico" significa, secondo me, pretendere di non avere avversari - cioe' che tutti la pensino allo stesso suo modo.
Essere laici e' una scelta, non e' un pre-requisito per poter esprimere opinioni politiche.
Xenia ha scritto:mi dicessero chiaramente che non si sono sentiti minimamente nel dubbio quando hanno pensato fosse giusto imporre il loro modo di vedere le cose (oops... il modo di vedere le cose della Chiesa, che NON è quello di molti cattolici e nemmeno di alcuni preti, pensa tu...) a tutta la società.
Beh se una persona ritiene di avere delle verita' rivelate direttamente da un dio, e' chiaro che cerchera' di imporre la sua volonta' a tutti, miscredenti compresi. Io stesso, se mi sentissi guidato da un dio, lo farei! Mi sembra nella natura intrinseca delle religioni rivelate essere piu' o meno "integraliste", in virtu' di questa rivelazione diretta della Verita'.
Ok, torno a leggere Voltaire
