Baddoc ha scritto:Le sette... Xenia se ti riferisci all'Opus Dei, non so se Messori ne faccia parte né mi interessa. Mondadori sì, lo dichiarò lui stesso.
Questo non lo sapevo ma onestamente non ne sono troppo sorpresa...
Baddoc ha scritto:Beh... l' Opus Dei non è né sarà mai una setta. E' essere chiesa cattolica, semplicemente questo, e ciò vuol dire essere aperti al mondo, cercando Dio nel lavoro e nella vita quotidiana. Anche qui i pregiudizi dei detrattori dell'Opera fondata da S.Escrivà sono forti, ma occorre forse guardare più serenamente la realtà e quindi valutare sulla base di una conoscenza diretta.
Ti vedo informatissimo, quindi approfitterò della tua conoscenza per capire meglio nonché per sottoporti alcune mie ‘osservazioni’ che al momento vanno in senso contrario a quanto scrivi:
essere Chiesa Cattolica: io ancora non ho capito perché se sono cattolico e voglio esserlo attivamente, da praticante, e vivere la mia fede nel quotidiano, la Chiesa non mi basti. Che bisogno c'è di creare dei sotto gruppi? Un conto è - per dire- aderire ad un gruppo missionario/di volontariato o cose del genere, ma qui mi sembra che la cosa vada ben oltre...
essere aperti al mondo: scusami ma non mi risulta che uno entri nell'Opus dei perché fa toc toc ad una porta e gli aprono. Sul sito italiano leggo che raccoglie 84'000 persone, che non sono un'enormità (e infatti di norma funziona per cooptazione, mi pare... c’è una forma di élitismo in tutto questo). Quindi come apertura c'è di meglio, il modo + aperto sarebbe di non esistere come 'organizzazione'
Fra l'altro, infine, ho notato una cosa, e cioè che le persone che aderiscono all'Opus Dei non sono molto inclini a farlo sapere, quanto meno non subito: magari tu li vedi un po' 'fissati' su certe cose, ma se non ne sai nulla non sei certo in grado di capirlo.
Dopo un po' che li frequenti, piano piano, tirano fuori l'argomento. A me la gente che si nascondo non ha mai ispirato troppa fiducia, trovo questo alone di mistero molto discutibile perché poco trasparente. Forse è motivato da qualcosa (che non conosco)? Ecco perché uso un termine - volutamente - forte come 'setta'.
A me è successo di entrare in contatto con questa realtà, che ha cercato di… tirarmi dentro, ma mi sono ben guardata dall’accettare. Ciò che contesto non è tanto il pensiero dell'Opus (che dovrebbe essere identico a quello della Chiesa... o ci sono variazioni sul tema?) né la sua l'attività, che non conosco bene, quanto la sua natura chiusa, vagamente misteriosa tipo massoneria, e che onestamente non c'entra nulla con il mio modo di intendere la religione e l’apertura al mondo, per usare le tue parole. Della serie siamo tutti uguali, tutti cattolici, ma noi di più.
Questa critica non è rivolta all’Opus in quanto tale ma a tutti quei sotto gruppi cattolici chiusi (e in Università ho avuto modi di beccare anche loro) che finiscono coll’isolarsi dal mondo, in qualcosa che a me pare rivelare un senso di malcelata superiorità…
Tutto qui...
Come vedi, talvolta il pregiudizio da te condannato è auto alimentato dalla sua stessa 'vittima'... Sono molto interessata alle risposte che vorrai fornirmi

(magari se la cosa è molto lunga scrivimi privatamente che sennò intasiamo il topic!)
ciao