
Eccomi quindi al terzo avatar dopo il quarto stato di Pelizza da Volpedo e la foto di Tina Modotti (della serie: non ho bisogno del bannerino). Temporaneo ma pur sempre terzo.
Per i pochi (spero) che non l'hanno riconosciuto è Leonardo Sciascia: uno dei pochi veri intellettuali italiani del dopoguerra.

Scrittura di una bellezza a tratti fulminante, uomo di cultura vastissima e notevole coraggio civico, di quelli che non si tirano mai indietro anche quando le loro opinioni sono minoritarie e invise al potere costituito. Quelli che non si tirano indietro perché sanno che la Ragione (intesa come esercizio delle facoltà razionali) è dietro quello che dicono anche se poi non sono in molti a dar loro ragione (questa volta con la minuscola).
In un'intervista disse che sulla sua tomba avrebbe voluto ci fosse scritto "Contraddisse e si contraddisse". Non so se poi ce l'abbiano scritto oppure no, però è una frase che mi pare degna di essere scolpita sulla pietra in un momento in cui tutti si contraddicono e al tempo stesso vogliono far credere al resto del mondo di essere esempi di coerenza.
Ciao
TyL