BOTF Blog On The Forum

[alfiere]

Vi stò leggendo...
non riesco a staccarmi dal monitor,
ho gli occhi arrossati ma non riesco a staccarmi...
State facendo leva sull'esperienza
e a volte fa male leggervi,
ma non riesco a farne senza...
un solo pensiero:
"Provaci ancora Sam..."


p.s. per i neo bookxer: "anche questo è bookxing!".

grazie.

[vocenarrante]

Claudia, lentamente si è avviata in bagno, quasi senza pensare si è truccata, semplicemente, giusto per non esser proprio giù…
"Cosa sto facendo qui? Cosa mi può dare quest'uomo?
Cosa speravo di creare con lui? È tutta qui la vita?"
Domande che si inseguono, risposte che fanno male solo a pensarle.
"Bisogna essere oneste e realiste: c'è una speranza per noi?"
Un nodo di pianto l'assale alla gola, mentre si sta infilando la gonna, si siede piegata in due sul letto… quel letto dove hanno fatto di tutto, scelto con mille attenzioni perché dove essere il posto più bello del mondo!
Talamo su cui lei ha sognato più volte di diventare madre; è stato testimone di mille battaglie di passione e che li ha visti teneri, premurosi l'uno nei confronti dell'altro; Guido che le accarezzava la schiena e i capelli mentre lei faceva finta di dormire; Claudia che si svegliava presto e lo guardava dormire con la faccia come quella di un bambino.
Era tempo fa…

Aveva paura di essere di nuovo sola, di dover decidere tutto da sola, di dover prendere di nuovo in mano la sua vita, ma cosa poteva fare?
Era già sola.

Guido sta pagando le rose.
"Bancomat Dotto'?"
"Quello che fa prima"
" E che ne so' me dica lei…"
"Senta ho fretta! Ehhhhh Si Bancomat!"
"Aho! E qui c'hanno tutti fretta!"

Guido scalpita come un cavallo vorrebbe correre via senza neanche aspettare il maledetto pezzo di plastica, quei pochi secondi sembrano interminabili come se fosse davanti alla sua morte, rivede tutto il loro amore: il letto di ferro battuto che hanno scelto, che ha montato lui, il "collaudo del letto"; il corpo di Claudia da riscoprire ogni volta; il cigolio del letto, che ha fatto sempre da colonna sonora… lei che dopo mangia sul letto; il risveglio la mattina con gli occhi di Claudia che lo salutano e poi… le liti selvagge, cruente; i cuscini tirati; i pianti di lei e ora quel senso d'incredulità davanti a tanto amore consumato così malamente…

Un foglietto con lentezza quasi perfida esce dalla macchinetta e Guido proprio come uno staffettista lo prende al volo dalla mano del fioraio e parte in una corsa all'ultimo respiro; il fioraio ridacchiando pensa "cori cori, tanto mo' so' cazzi tua…"

La strada è improvvisamente lunghissima… i fiori nella loro confezione sono spettacolari, rose rosse belle, gonfie, piene di vita e simbolo di tutto quell'amore che per troppo tempo è rimasto sepolto, il profumo gli toglie quasi il fiato, è sicuro che davanti a questo lei cadrà, anche lei vedrà il suo amore così, limpido come lo vede lui...

Guido gira l'angolo e imbocca come un forsennato il portone di casa, la portiera non fa neanche in tempo a dire l'immancabile "dicaaa" che Guido sta già davanti all'ascensore fremendo, sale per le scale, non c'è tempo!
Ogni istante che lo separa da lei è un istante rubato ad una nuova vita, rubato alla morte che da tempo li insegue…
Arriva davanti alla porta di casa paonazzo… e con il cuore in tumulto, ripassa mentalmente il discorso mentre fa un respiro profondo per cercare di non ansimare "Claudia io… io… io sono un idiota! No, no mica le posso dire questo" "Io ti amo…" tutto viene travolto dal cigolio della porta che si apre e sente la sua voce che grida "Claudia! Claudia!"
…
…
…
Non c'è un suono, nulla.
Il mondo si è fermato, le sue certezze stanno vacillando, alla notte non seguirà un nuovo giorno; non è vero che il mare è sotto il cielo; tutto sembra perdere realtà…

Guido come impazzito, cerca nelle stanze, va verso il bagno spedito, "è sicuramente lì!"
"Amore!"
Apre, e lei non c'è.

Va in terrazza, neanche lì, niente, neanche la sua ombra.

"Ma sì che scemo! Fa sempre così, sta sdraiata sul letto… stavolta le saprò spiegare quanto la amo!"
Si precipita in camera da letto con il sorriso di chi ha vinto, ma trova solo le tende che sventolano al ponentino fresco di maggio, preso da un dolore che quasi lo pietrifica, con le gambe di gesso si avvicina alla finestra, e guarda giù…








Vocenarra

[-gioRgio-]

Vocenarra...

... -gioRgio-, incantato, ascolta...

[LadyBlue]

Giorgio e Voce...ma vi pagano per essere amici oppure...trattasi di pura coincidenza???
Questa sfida all'ultima goccia d'inchiostro (forse dovrei dire all'ultimo tasto ma non mi suona bene) e' incredibilmente appassionante e se mai ci dovesse essere una coppa per il vincitore la vedo dura almeno quanto la partita di ieri sera... saranno previsti i rigori???
Un abbraccio ad entrambi, i vostri scritti letti da qui hanno del tridimensionale... (se ppo' ddi' ??)...

p.s. per Voce...io tra 7 gg andrei in vancaza... posso leggere il finale in anteprima esclusiva?????

[mizzy]

Voceeeeeeeeeee!!!!!
ci ho l'ansia!!!!!
non dirmi che è finita così... il cuore batte a mille e le lacrime mi bruciano gli occhi......

... cmq sia..... grazie!

[mizzy]

Giorgio... bhè.... i miei pubblici complimenti!!!
Grazie anche a te!

[Quinnipak]

Voce finalmente!!
Erano due giorni che aspettavo il manoscritto sulla scrivania!

Quinni redattrice severa (o lettrice impaziente? )

[-gioRgio-]

Pensavo che non sarebbe capitato piu'. Solido sulle gambe, pensavo che non avrebbe lasciato danni. Pensavo che quel disco non avrebbe piu' potuto far male. E' incredibile quel disco, riesce a spalmarsi sulle pareti come carta da parati blu e azzurra, riesce a cullarti come una nenia ma in tutto questo non lenisce il vuoto e la tristezza, li amplifica senza fine.
Li amplifica senza fine.
Passi decisi verso il raccoglitore, la facciona blu sulla copertina ha quel sorriso come dirmi che mi stava aspettando, che quella musica l'ha composta per me, per tutte le altre volte e anche per questa.
Senza fine. Anche un po' oltre, dove le parole coagulano in grumi viscosi che colano addosso all'anima appiccicandosi, perdendo il loro significato, tramutandosi piuttosto in colori lividi.
Frasi come: "lei non c'e' piu', piu'" o "adesso sono solo, davvero"... non hanno senso logico, sono colori che coprono la bocca dello stomaco, che premono sul diaframma limitando il respiro, a tagliarlo, singultante. Colori che riempiono l'infinita' dei giorni futuri con luce malata, opaca.
Sara' per questo che seleziono automaticamente la traccia numero sette. Per scacciare luce con musica. Invece, lo sapevo, ha lo stesso colore.
Il tempo di tre quarti e' l'unico tempo veramente dispari. Nel vuoto totale hanno spazio anche pensieri stupidi come questo. Dispari, dove qualcuno rimane sempre fuori. Resto fuori da quel noi che non ho piu', fuori dal tempo logico e razionale, consequenziale, che continua a scorrere da qualche parte in questa stanza, fuori da me che ho cambiato drasticamente repentinamente direzione e non mi sono ancora seguito. Fuori.
Almeno, mi culla.
"Scusi, le piace Brahms?"


(J. Brahms, terza sinfonia, terzo movimento)

[LadyBlue]

... da sempre gli accompagnamenti musicali nelle scene piu' toccanti di un film vengono studiati in modo tale da imprimere nello stato d'animo dello spettatore un determinato coinvolgimento a livello emotivo... e funziona sempre... cambi la musica e ottieni una diversa reazione...
mi domando se funziona anche al contrario...
associare un pezzo che fa riaffiorare tristi ricordi ad una situazione nuova, differente ...diametralmente opposta: altro sfondo altri personaggi ...
e' possibile resettare tutto e rivivere quella musica come una nuova esperienza???

[mizzy]

azz Lady.....
bella domandona!!!!!


non so sai.... credo che i sentimenti siano duri a morire.... non so se un semplice reset funzioni..... credo riaffioreranno sempre, magari però si vivranno diversamente... col senno di poi...
baci

[vocenarrante]

Una camera da letto. Righe di pioggia sulla vetrata. Terrazza bianca. Sabbia chiara. Mare scuro. Cielo nero. Verso l'orizzonte il sole disegna strisce di luce. Due gabbiani cantano la loro libertà.

[venere]

Voceeeeee ma la fine della storia di Guido e Claudia.....da conoscitore di donne quale sei (o almeno sembri esser tale) penso di sapere quale sarà la conclusione .....ma voglio sentirla da te!!!!!!!!!!!

venere

[zazie]

Voce, questa è una minaccia: voglio leggere la fine!!!!!

[mizzy]

mi aggrego alle timide richieste precedenti....

[Xenia]

la terza puntata esiste, alcuni privilegiati già la conoscono (vantaggi da pic nic al meetup nazionale... anche noi abbiamo avuto i nostri fringe benefits ), ma il digitale si è perso nei meandri della Rete... ma penso riapparirà a breve (vero Voce?)

[vocenarrante]

Scusate il ritardo, ma la casa editrice digitale "thecheeseghostpublisher" ha avuto degli incomprensibili disagi tecnici...
Riprendiamo da dove avevamo interroto


La tenda danzò davanti agli occhi di Guido, un velo su una verità troppo tragica da verificare; il collo rigido e all'indietro a rifiutare il compito di affrontare la sfida. Le tende scivolano via, lontano un palazzo con la sua faccia piena di occhi immobili non racconta nulla dello spettacolo su cui si affaccia. Le orecchie di Guido tese ad indagare su grida e sirene, nulla.
Ora è alla soglia del davanzale gli occhi quasi in un tuffo da un precipizio scorrono sul palazzo di fronte, sperando. La pelle gli fa male, il sangue chiede spazio il cuore è diventato un tamburo che sovrasta tutto.
Bambini giocano al sole arancio della fine del pomeriggio, un raggio incontra e fa vivere di mille riflessi la prima lacrima di Guido anni a questa parte, la tensione trova una via d'uscita, il fallimento di Guido si fa chiaro anche per lui, le gambe non lo sostengono, si schianta su quel letto abituato a vivere la disperazione di Claudia.

I pensieri hanno portato Claudia come in trance alla sua auto, le domande si ripetono come un valzer incessante che provoca un vuoto sempre più desolante, in questo turbinio che cresce e toglie l'aria, la vista, tutto è incolore, piatto e i volti delle persone sono maschere da cui emerge il nulla, inespressive per la sua anima. I movimenti così familiari da poter essere fatti anche senza pensiero la portano fuori dal parcheggio. Rivede tutta la sua attesa, le speranze che lui, il centro del suo amore, capisca e interpreti quei suoi messaggi così limpidi, semplici, richieste di quelle certezze di amore su cui una donna fonda una vita… scoprire giorno per giorno che non è pronto, mai pronto a fare quello che per lei è naturale, così naturale da essere divenuto indispensabile. La strada sotto la sua auto scorre lentamente, una cosa buca la barriera di stordimento che la sta portando quasi inconsapevolmente dalla sua più cara amica: un abbraccio di due innamorati, la ragazza ha in mano una margherita, pegno di un amore che non ha bisogno di gesti plateali perché è forte e si manifesta in ogni gesto, che lei si la principessa del cuore del ragazzo è una cosa che trasmette gioia anche a Claudia, o quasi…
Le tornano in mente le sue giornate da innamorata: le attese, le conferme, i segnali… la gioia della telefonata inattesa, il tono della voce di Guido, i piccoli doppi sensi, quelle sfumature che fanno capire ma che non danno certezze e poi i ciao carichi di messaggi da poter riempire ore di conversazione e di promesse; le prime uscite, sapere che è solo questione di tempo…

Ora la visione della vita per Claudia è chiara: non c'è più nulla da aspettare è arrivato il momento di avere quello che lei trova giusto per se, non è più il tempo di lui ora è il tempo di Claudia. La via è tracciata non resta che percorrerla, ferma l'auto un motociclista la evita insultandola; lei gira la macchina, non ha bisogno di Giovanna che le avrebbe sbattuto in faccia il suo bel matrimonio da 100.000 euro con tanto di megaviaggio di nozze, fotografo, operaore video, fonico, CD DVD, fiori dall'Olanda, confetti bigusto ahh! E le bomboniere all'ultimo grido… si, di dolore per lo squallore.
Non ha più voglia di piangere, quello che chiede non è la luna, lo avrà per se da Guido o da chi la saprà amare incodizionatamente.
Nella camera da letto tutto è fermo, anche gli occhi di Guido, fissano la linea fatta dal sole sulla parete, quel colore che da oro sta diventando lentamente rosso, le rose aspettano lì sul letto con lui, l'odore raggiunge i sensi di Guido, quel profumo lo riporta alla realtà, il tempo si era fermato, inizia a chiedersi dove possa essere Claudia, ma non sa o preferisce non sapere. I minuti scorrono eterni poi sente l'ascensore arrivare, salta in piedi, smarrito, tutte le parole pensate perse…
L'ascensore si ferma al 3° piano, riconosce i passi strascicati del vecchietto del piano di sotto e si rimette sul letto agitato, l'ascensore riparte e si ferma al 4°, Claudia esce cercando le chiavi nella borsa e ripetendo tra sé "basta aspettare, ora tocca a me"; è dentro la borsa con la testa, quando arriva davanti alla porta non si accorge che lentamente si è aperta, le arriva un soffio d'aria piacevole sul viso un profumo accompagna la sua testa che si alza. Un mazzo di rose al centro dell'ingresso, uno di quelli che raccontano tante cose, gli occhi di lei bevono questa scena felici, ma è tanto che non vengono nutriti e subito si rifà vivo quel senso di determinazione: "fiori! Domani appassiti, come le sue promesse" Guido aspetta silenzioso qualche passo più indietro, uno sguardo nuovo lo osserva, lei si avvicina, è una donna fiera, sa che qualcosa di nuovo c'è, tende la mano verso di lei esitando, ha paura di essere arrivato tardi.
"Senti Claudia… sono stato un egoista, insensibile forse crudele, solo oggi l'ho veramente capito… sono qui, per iniziare di nuovo, i giorni ci hanno spento, ma noi possiamo vivere in eterno, sposami."
Claudia non disse nulla, si fece accogliere da un abbraccio, intenso forte e si abbandonò scoppiando a piangere. Piangeva, parlava, raccontava di quanto fosse stata lontano da lei, di quante volte lui l'avesse fatta sentire inutile o l'avesse ignorata, farfugliava, ma ogni momento di più lei si rendeva conto di quanto l'amasse. Guido non disse nulla, continuava a stringerla, solo ora si rese conto che quelle che a lui sembravano interminabili lamentele erano invece richieste d'amore, percepì la sofferenza dell'amore di Claudia.


Claudia e Guido si sono sposati aspettano il 3° figlio, Giovanna dopo due anni di matrimonio infelice si è separata.




NdA Fino alla fine non sapevo neanche io come finisse questa storia, abbiamo sofferto insieme. L'unica cosa vera sono i due ragazzi nel parco, li porto con me da giorni, ho voluto dividerli con voi.
Il resto? Beh… farina del mio sacco, spero che il dolce vi sia piaciuto

[liberliber]

e meno male che l'ho letto in anteprima come colpo di scena del meetup nazionale, che emozionarmi davanti allo schermo mi sentirei un po' scema. Magari non l'ho mostrato, ma mi ha colpito davvero. Complimenti rinnovati, voce

[venere]

complimenti...sei riuscito ad emozionarmi.....più di tutte mi è piaciuta la descrizione dei due ragazzi nel parco.....è proprio così come la scrivi tu!!!
Grazie

"When I buy a new book, I read the last page first. That way, in case I die before I finish, I know how it ends. "
"when you realize you want to spend the rest of your life with somebody, you want the rest of your life to start as soon as possible."
when Harry met Sally

[mizzy]

Grazie Voce....
sai, io sono un pò una tontolona.... e non mi aspettavo un finale così.... e quindi grazie.....
mi hai risollevato l'anima.....

isa

[Still]

E .. le nuvole mi vennero incontro,
com'erà stato già da due giorni il tempo era pessimo , pioggia, tanta.. solo con piccole interruzioni.
appena svegliata e con un certo desiderio di aria fresca da respirare presi il libro e corsi fuori...
le sedie erano bagnate allora mi accontentai del marmo vicino la fontana e da li seduta mi resi conto delle nuvole ...
erano belle le nuvole ...
erano grandi,
grandissime ma come potevo sapere quanto?? pensai.. difficile e poi ... perchè questo tipo di domande? .. rilassati !
e allora rimasi ancora un po ... ad osservarle promettendomi di leggere qualcosa a riguardo,..
quanto stavo bene fuori all'aria aperta !
com'è facile pensare respirando aria pulita!
questo ossigeno nuovo ..
queste idee nuove.....