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Per discutere degli incontri passati, presenti e futuri, ufficiali, ufficiosi, informali, estemporanei e/o anarchici, compresi i C^3 (ovvero i "chi c'è c'è"), in Liguria.

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giovannino stoppani
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Messaggio da giovannino stoppani »

apro questa ZSL, Zona Sogni dei Liguri!
(cosi' non mischiamo gli argomenti dei vari Tr.)

Questa notte, infatti, ho fatto un sogno bello e strano, che vi trascrivo qui (cosi' avrete la certezza che non sono normale)

Sto giocando a pallavolo assieme a tanti amici in uno spazio adiacente a una piscina. La piscina non e' delimitata, va verso l'infinito, e' il mare, ma a riva non c'e' la spiaggia bensi' il bordo di alluminio di una piscina e il fondale e' abbastanza profondo.
Ci cade la palla in mare e per un po' non si trova.
Poi ce la riporta una specie di foca, tenendola sott'acqua e riemergendo davanti a noi (e' una foca ma invece del musetto ha un becco). I miei amici cercano di chiamare la foca ma non riescono. Io dico loro che bisogna emettere un ''tic tic'' con le dita o la bocca. Tintinnando con le mie dita sull'acciaio del bordo vasca la foca mi si avvicina, emerge e mi saluta, spalancando il becco, con una grassa risata e io le ricambio il sorriso.
:lol: :?
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Fuffa a parte, io preferisco le persone agli algoritmi;-) (Zazie)
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giovannino stoppani
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Messaggio da giovannino stoppani »

trascrivo anche i sogni dei quali ci avevano omaggiato Arcobaleno e Sameme
(se non volete li cancello...)

Arcobaleno.Celeste scrisse:
L'altra notte ho fatto un sogno bellissimo: seduta con persone gradevoli (come foste voi oppure degli altri miei amici) sul poggiolo guardavamo il mare direttamente sotto di noi. Esso cresce s'incupisce e velocissimamente si trasforma in onda viva che ci lambisce ci travolge ma non ci porta via. Eravamo assicurati da qualcosa d'invisibile sicchè restiamo bagnati ma anche affascinati, ipnotizzati da tanta vitalità. Questa acqua era viva intelligente affettuosa, scuotitrice e ci voleva bene.
e Sameme scrisse
Sono in un piazzale totalmente immersa nel buio, dietro di me appena percettibile una casa, la mia. Ho chiamato un taxi e lo aspetto guardondo verso una strada che non è visibile, il buio e compatto, totale, l'aria mite, carezzevole. Nel momento in cui sento il rumore di un motore entro in casa, mi sono dimenticata la posta, su un tavolo la prendo,( si tratta di una publicazione che sembra interessante ) riesco. Ecco il taxi, fermo sull piazzale, bianco, grande e confortevole, con due fari che si proietta abbaglianti nell buio. Non ce il autista bensi la mia sorella ad aspetarmi ed insieme partiamo per un viaggio su una strada che non conosciamo, anzi non la vediamo ne meno.
Sheherazad
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Messaggio da Sheherazad »

io i sogni non me li ricordo praticamente mai... :cry:
se ne faccio uno simpatico sarete i primi a saperlo :yes!: :D
“Il mondo della fiaba è il mondo esattamente opposto al mondo della verità e appunto per ciò le somiglia tanto, quanto il caos somiglia alla creazione perfetta” (Novalis, frammenti)

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Messaggio da arcobaleno.celeste »

Giovannino, hai avuto una splendida idea! Grazie!
ciao :yes!:
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Messaggio da mithrandir »

bella ideea presto inserirò i miei prossimi sogni...anzi quasi quais mi vado a fare un pisolino nella speranza di creare qualcosa di interessante!
vado lento perchè ho fretta-
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sameme
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Messaggio da sameme »

:D Bene govannino, approvo in pieno un tr sui sogni, e tranky, nessuno ti scambierebbe mai per uno normaloide :P Qualunque cosa si possa celare dietro a quella parola, "normale", io so solo che poche parole mi fanno più paura! :eyes: (eh,si un'altra che mi terrorizza: "LA verità")

Sono belli i sogni condivisi. Grazie.
Ultima modifica di sameme il dom gen 22, 2006 8:25 pm, modificato 1 volta in totale.
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giovannino stoppani
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Messaggio da giovannino stoppani »

Trottola scrisse
grazie mille del regalo-sogno arcobaleno.celeste, davvero poetico, anche se purtroppo non ho le conoscenze x interpretarlo e capirne il significato profondo
penso che non ci serva uno 'strumento' per interpretare i sogni, ne' particolari conoscenze;
spesso, ripensando a un sogno fatto, certi particolari sfumano e magari ne affiorano altri, ai quali inizialmente non avevi dato peso. Penso che tu debba dar peso ai momenti della storia che per te dovrebbero esser piu' significativi e sopratutto cercare di ricordare quale sensazione provavi vivendo una certa situazione

per esempio, nel mio:
EVENTO:
I miei amici cercano di chiamare la foca ma non riescono. Io dico loro che bisogna emettere un ''tic-tic'' con le dita o la bocca
SENSAZIONE: in quel momento cercavo si sensibilizzare gli altri sul modo x avvicinarsi all'animale ma loro non erano interessati. Si voltavano e pensavano a un altro gioco, perche' ormai la palla era caduta in mare.
Cioe', non mi sembravano in grado di capire ne' interessati a conoscere una sensibilità piu' profonda o accogliente della loro.
SPIEGAZIONE: Non ho voglia di scriverla qui sul forum, pero' e' una sensazione che provo nella quotidianità con persone con le quali ho a che fare; sta a me decidere ancora x quanto tempo, sempre che ci riesca. Ripensare a queste cose e' gia' un primo passo.

Invece Arcobaleno.Celeste, l'unica che forse potrebbe aver voce autorevole in capitolo, scrisse:
non credo sia così necessario e sempre avere "gli strumenti" per interpretare i sogni. (...) L'ho raccontato perchè anche io penso che già il considerarli, l'amarli, il ricordarli e il farli circolare tra chi si vuol bene e si stima sia davvero un grande nutrimento, il più nutriente e dietetico ad un tempo, il più energetico, insomma quando ci sono sogni potenti bisogna lasciarli semplicemente fare.
Ci sono tanti livelli di analisi di un sogno. Giuro che non mi interessa se non come condivisione democratica della nostra unica Anima interiore
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sameme
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Messaggio da sameme »

SOGNI MANEGGIARE CON CAUTELA Ma no viviamoli! Sfrattiamo un pò questa idea del sogno come una pericolosa ammisione di "colpevolezza" rivelatrice di ogni nostra anormalità, o dal infido capacità di spogliarci l'amima!? :evil: Uffi, ma siamo solo noi, che rielaboriamo noi stessi, e il nostro modo di vivere/ concepire in questo dato momento, il mondo! Ok, ARCOBALENO, tu ci senti anche qualche Voce dal "fuori",( non quello di F. Sinatra, oviamente :P ), io da atheo punto, senza interogativo ,no, ma il concetto di primo, se referito al livello di racconto, il tipo di condivisione ed interpretazione che vogliamo fare noi, non cambia molto,o cosa ne pensi? Qui cè gioia di condividere, ce rispetto, stima e dignità. :D Nessuno, credo di poterlo dire per tutti, sarà mai cosi disonesto da voler giocare e smontare a malamodo i sogni altrui (che non è poi cosi facile, neanche per uno "strizzacervelli", senza altri elimenti di conosciensa globale sulla persona in questione). I sogni li vogliamo come doni da condividere, dare e ricevere, perche ci rende tutti più ricchi (o nutriti). Perche amiamo i libri, se non perche amiamo la ricchezza interiore altrui? Perche questo condividere ci apre ad esperienze, realtà, sogni e sfumature nel concepire e pensare a noi appena intuite, quando non del tutto sconoscute? Chi può scrivere senza conoscere i sogni? Ed un lettore senza sogni che libri leggerebbe??

Beh, questi sono i miei pensieri e riflessioni, voi cosa ne pensate?
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arcobaleno.celeste
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Messaggio da arcobaleno.celeste »

Mia cara Sameme, sono d'accordo con te. Non c'è niente da temere a raccontare, se ci va, i nostri sogni. Mi piace scrivere in libertà anche di "misticismo", di voce interiore, di una tensione comune, usare le parole fuori di questo luogo "a rischio" perchè l'intelligenza del luogo stesso lo permette. O voglio pensare io così. Voglio pensare, alla maniera di Cristina Campo, grandiosa traduttrice in Italia del grande Donne, che noi tutti amanti dei sogni e della lettura abitiamo e custodiamo il mondo del simbolo. Allora possiamo tentare di capirci senza imprigionarci. Se no resta solo la parola letteralmente intesa. :silenced:
Non so. A me piace parlare di ciò che amo a chi potenzialmente so che può essermi intimamente simile. E chi ama leggere, indipendentemente dagli interessi del momento, è sicuramente persona per me amabile. Il fatto stesso di regalarci i sogni dice, come tu con passione sottolinei, che c'è onestà, stima, gioia, voglia di vivere, di ridere....di vederci!
Martedì ti chiederò di "grace". Non ne so nulla. :oops:
Un grosso abbraccio :wink:
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sameme
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Messaggio da sameme »

:D E cosi ho saputo chi ha tradotto J. Donne in italiano! Benissimo. Martedi ti porterò il cd, cosi lo puoi sentere.
Senza il simbolo, più che a cercare di comunicare ed intenderci con parole saremo all livello di gruniti :shock: , mi sa. (La mia "pittura" poi non saprei come definire se non "simbolico".)
Un abbraccio anche a te!
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maxcip
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Messaggio da maxcip »

Poi ce la riporta una specie di foca, tenendola sott'acqua e riemergendo davanti a noi (e' una foca ma invece del musetto ha un becco).
E' un Marpino (Porpin nel testo originale di Dougal Dixon), naturale conseguenza dell' estinzione progressiva di quasi tutti i mammiferi marini e adattamento agli habitat resi disponibili da parte di altre specie.
Il fatto è che non dovrebbe esistere per buoni altri 50 milioni di anni! :eyes:
Interessante.
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sameme
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Messaggio da sameme »

Sogno: Sono in piedi, accanto ad una scrivania, in una grande stanza a forma di pentagono, tutte le pareti dal "para petto" in su sono fatte di vetro. Unici mobili, un letto, una sedia e la scrivania. Due porte, io esco dal quella che da su un giardino, un giardino ripida, fatta a mo' di terrazze tipo ligure, con bassi muri a secco. La terra e pietrosa, vegitazione ora folta, ora spoglia. Sotto al di la di una siepie naturale, un ruccello o dei binari di una ferrovia. Sopra una grande villa, collegata con la "mia" stanza da una lunga scala, tutta coperta di vetro di un bellissimo colore verde acqua. Sento i voci di bambini in gioco. Due figure mi, vengono incontro, una giovanissima l'altra anziana, siamo tutte vestite con le stesse veste, lunghe e chiare. Nello stesso monento in cui le nostre mani ci toccano, il mio campo visivo si restringe, sono in grado di vedere solo che poche decine di centimetri davanti a me. Iniziamo a caminare.
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sameme
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Messaggio da sameme »

Piccolo comento, "il giardino privato" una metafora che uso spesso, (anche con una altra persona recentemente), per indicare il nucleo, il sè(?), lo spazio intimo e personale di ognuno di noi, che comunque confina con il "fuori". Nelle tre figure, la giovane, l'io e la anziana, il futuro, la presente e il passato, e il tentativo di vivere l'istante, il adesso, pur lascandosi accompagniare dal sia il passato che ciò che verrà. Su i altri elimenti, idee nè ho, ma diventerebbe troppo smontare, ed un quadro e bello intero, non ridotto in pigmenti e linie di fuga.

"All that we see or seem is but a dream within a dream"

Sto ascoltando "tales of mystery and imagination, Edgar Allan Poe" di The Alan Parsons Project, tanto per tenermi in tema, non faccio altro che andare OT, io! :lol:
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maxcip
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Messaggio da maxcip »

Bellissimo il sogno, difficilissimo interpretarlo come al solito, ma poi perchè interpretarlo
Nessuno, credo di poterlo dire per tutti, sarà mai cosi disonesto da voler giocare e smontare a malomodo i sogni altrui
Il bello del sogno è condividerlo. Purtroppo io sono più analitico che sintetico, e tendo prosaicamente a smontare tutto e tutti(col rischio spesso di non saper rimettere a posto poi i pezzi).
Tra i sogni che ricordo maggiormente, a proposito di campo visivo, ci sono quelli in cui vi è un'alterata percezione della realtà, saranno passati almeno
dieci anni ma non posso dimenticare l'impressione che mi fece il passeggiare in sogno in un paesaggio extraterrestre, (Phobos, Titano, Ganimede?) evidentemente con un'atmosfera rarefatta od assente, dove le ombre si stagliavano nette e senza penombra, ed il passare dalla luce al buio, avveniva sempre improvvisamente, come passando attraverso un muro invisibile, il dorso della tua mano poteva essere abbagliante ma il palmo nero come un abisso oceanico.

Ora esco, altrimenti la tormenta mi blocca qui...



No, no, per Pelouche ripeto, non ho preso la pastiglia blu
Immagine<-- Corollario al primo corollario e prima legge: «Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero degli individui stupidi in circolazione. (prima legge) - In ognuno di noi c’è un fattore di stupidità che è sempre maggiore di ciò che pensiamo,(primo corollario anche tenendo conto del primo corollario(corollario al corollario)».
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Messaggio da maxcip »

P.S.
Grande avatar, complimenti a Sameme per la regia e a chrx per la parte tecnica!
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Messaggio da sameme »

Smonti e analizi tutto, maxcip? Deformazione professionale per caso :wink: , ma se poi non sai più mettere i pezzi inseme a formare un quadro completo?? Gran casio, eh? 8)

Mi piace la tua visione extraterreste di luci e ombra. Probabile che rubi l'idea per un disegno.
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i sogni non mentono

Messaggio da bobogi »

Cari tutti, prima mi complimento con Giovannino per l'idea e per questo vi 'incollo' un mio pensiero scritto qualche anno fa:

L'impresa di conoscere se stessi è conoscere la verità che normalmente ci neghiamo, complichiamo, continuando a dire bugie prima di tutto a noi.
Ma i sogni no; i sogni ci riportano alla realtà più vera: i sogni non mentono.
C'è un sogno ricorrente che penso in molti abbiamo fatto: è quello di essere coinvolti in una strage, in una carneficina e seppure armati, la pistola non spara e anche se muoiono tutti noi sopravviviamo. Un incubo; una angoscia tremenda ci attanaglia. Cosa vorrà dire questo sogno? Molti penseranno ad una cattiva digestione, a qualcosa rimasto sullo stomaco, a qualcosa di fisico; invece lo si può interpretare, con la cultura psicoanalitica, diversamente: chi fa questo sogno non vuole abbandonare il proprio io. Il sogno ci rivela che non riusciamo a farci uccidere. Intorno a noi tutti erano morti, non erano più le persone che avevamo conosciuto. Solo noi resistiamo: non uccidiamo e non vogliamo farci uccidere. Quella morte avrebbe significato il nuovo: una nuova vita e invece resistiamo; non vogliamo lasciare la nostra posizione esistenziale. Il sogno quindi ci costringe a patire, ci richiama ad una morte che temiamo e che invece sarebbe necessaria per rinascere, per cambiare.
Allora la potenza del sogno e della nostra vera essenza, ci richiama a cambiare facendo morire quello che pensiamo sia nostro. Il sogno che ho raccontato è di tanti, perché siamo in tanti prigionieri, lo siamo di molti attaccamenti; lo siamo delle cose più stupide e perfino delle cose che più ci fanno soffrire. Ma la nostra parte più vera, la coscienza, ci parla e ci vuole vivi: per questo c'è bisogno che moriamo; c'è bisogno che rinunciamo a tutti gli aspetti che non sono necessari alla nostra crescita, alla nostra vita. Il sogno è poi traumatico perché ci deve svegliare dall'ipnosi delle nostre identificazioni, dal nostro falso io. Se riusciremo a morire nel sogno e in questa falsa vita, allora ci conosceremo e sarà una grande scoperta.

Naturalmente questa mia riflessione deve seguire con un grazie particolare ad arcobalenoceleste...è tramite il lavoro fatto su di me, nella sua associazione, che mi ha permesso queste conclusioni. Ora poi dico anche grazie a tutti. Con un abbraccio.
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Messaggio da arcobaleno.celeste »

Ciao bobogi,
che bello sentirti di nuovo tra noi. Quanto mi è caro leggere i sogni che arrivano in questo angolo voluto da giovannino. Lo sai che non hai da ringraziare nessuno bobogi, il lavoro lo hai svolto tu. Sarà bello leggerli di seguito tra un po' di tempo quando saranno tanti, quando da soli essi diranno cose per tutti, basta scoprirne il filo conduttore.
Sameme il tuo avatar è stupendo!
Maxcip mi intriga il tuo mondo extraterrestre. Anche io ho un po' di sogni spaziali ma sono stanca. Ce li racconteremo proxmente.
Buona notte a tutti :sleep:
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Messaggio da sameme »

Sogni riccorenti ed angosciosi, bobogi, li ho avvuti anch'io in vari periodi della mia vita. Trappole senza via d'uscità, spaventosi inseguimenti da parte di esseri sconoscuti. Senza mai una fine brutale, se non quello di svegliarmi pietrificata dal terrore. Tu dici che i sogni non mentono. Che il nostro inconscio ci mette davanti a delle realtà che in stato veglio ci rifiutiamo di vedere. (ho capito bene il tuo pensiero?). Io ho questa sensazione, sulla quale vorrei il vostro parere; ho il idea che "l'io", in quanto inconcsio, non spinge (ciò è non ci spingiamo) mai "l'io" concio oltre ciò che è in grado di elaborare. :think: No, non riesco a spiegarmi bene, mi mancano "le parole per dirlo" (di chi era il libro, una scrittrice francese?). Un sogno, di tipo educatore, che non fa presa su di noi, perde il suo potere e svanisce. Se divido (i miei) sogni in "sogni elaboratori" ed "sogni educatori", dico cose in qualche modo condivisibile, con qualcuno di voi? Tanto per contradirmi quando dico che non bisognerebbe analizare troppo! (Oltre ad aver smontato cose tipo la sedia a dondola di mio bisnonno e la macchina da cucire a pedale di mia ex suocera :roll: , senza poi saperli più mettere insieme, anch'io, come te maxcip, a volte smonto sogni e "persone" senza poi saper mettere le cose al loro posto.) Uffi, non diventa molto chiaro neanche cosi, vero? Un tipo di sogno di anni fa; delle presenze cercano di irrompere nella mia casa ( o mi li trova già li) nell panico, cercando di sfuggiril imparo a volare. Fuori dalla loro portata, volo lungo il soffitto. Di sogno in sogno sempre più abile a volare. Il sogno fa sempre meno paura, la ebbrezza del volo cresce. Fin che un giorno non spicco il volo dalla finestra, e volando a bassa quota sopra un prato, tutto coperto da un tapeto di colratissmio fogliame atunnale, sopra un tavolo di pietra, ed mi inoltro in un bosco di altissimi alberi di betulle. Non ho più volato nei mie sogni, una sensazione che mi manca tanto. Ma cosa è volato via, io o il sogno? Certo, il sogno avevo cambiato segno, non aveva più presa su di me. Da allora i miei sogni più che un giro su un tapeto volante non mi ha mai concesso. :cry:
Ultima modifica di sameme il mer feb 01, 2006 1:19 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da bobogi »

Cara Sameme sei una officina di sogni ed è chiaro, con questo, che hai molte cose da chiarirti. Ma non pensare di cercare dagli altri la chiave di lettura; d'accordo che i sogni parlano con il linguaggio dimenticato dei simboli- e ci è utile chi conosce questo linguaggio, che affonda le radici nei miti -ma la natura sarebbe veramente cinica e crudele se ci desse solo i sogni e non i mezzi per interpretarli...allora? Allora, tu che sai ricordarli e hai questa capacità di interagire con essi, prova solo a pensarli e cercare di trovare tu che cosa significano per te. Vedrai che dopo un po' riuscirai a comprendere bene quello che ti segnalavano: i sogni sono puntuali e marcano in modo eccellente il nostro stato psicologico che attraversiamo...di più a volte ci danno anche le risposte di quello che è bene per noi. I sogni hanno sempre 'le parole per dirlo', a proposito il libro l'ho letto è di Marie Cardinal, giusto una scrittrice francese.
Cara Sameme però sappi che l'Io è quello che chiamiamo conscio, ragione, la parte adulta di noi e che presentiamo agli altri, è la nostra supposta immagine...quindi una parte che noi gonfiamo e supervalutiamo e che in sostanza crede di muovere le nostre azioni...l'inconscio, quello che fu chiamato ES da Groddek e che Freud mutuò, invece è la parte che più ci condiziona, ci muove e ci parla con i sogni. In questo luogo inconscio cerchiamo noi stessi, la nostra individuazione. Ecco allora che i sogni diventano la via maestra per conoscerci.
Vedrai che se ci pensi forse capirai anche il perchè dei voli. Anche a me è successo di volare ed era un modo per controllare dall'alto il territorio, volevo avere sotto controllo la situazione e analizzavo tutto come una mappa. Voli dell'io, voli che poi diventavano 'picchiate'. Poi non ti dico quante volte mi sono trovato aggrappato ad una pertica altissima con la fifa matta di cadere. La paura di non reggere certe situazioni della vita, la mancanza di affidamento a se stessi. poi ancora...
Ora non voglio dilungarmi e chiudo ringraziandoti per quello che metti in moto. Ciao a tutti.
:) :)
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