Confesso che ho con le scarpe un rapporto di odio-amore.
Vorrei averne molte paia, per cambiarle a seconda dell'umore, ma per discendenza matrilineare ho ereditato praticamente solo difetti, tra cui dei piedi sensibilissimi.
Praticamente, mi vengono le vesciche anche con le scarpe da ginnastica, anche con le ciabatte da mare, anche con le pantofole a volte, persino con le scarpe vecchie. Ogni stagione, quando rimetto le scarpe dell'anno precedente, mi vengono di nuovo le vesciche.
Un paio di volte ho buttato dei sandali che una estate mi risultavano comodi e la successiva mi stavano uccidendo.
Questo implica che quando, miracolosamente, mi imbatto in un paio di scarpe che non mi infliggono atroci dolori, finisce che le uso a oltranza e quando si consumano entro in uno stato di prostrazione e ansia: "Troverò un altro paio di stivali comodi"?
Capitolo tacco: mai sopra i 5 cm, mai a stiletto, e per non più di qualche ora.
A parte le sofferenze e le ripetute cadute patite per causa loro, da quando ho letto che se si usano i tacchi alti per anni finisce che ti si accorcia il muscolo (o era il tendine? insomma, quella parte del polpaccio che i tacchi alti tengono in tensione...) con conseguenti dolori da tortura cinese in età avanzata i tacchi hanno perso per me la poca allure che già avevano...
