'Dimmi come ti sembra': quelle imbarazzanti situazioni

[tostoini]

Prima o poi é capitato a tutti, credo, nella vita.
Hai un'amico od un'amica che scrive, disegna, suona, o che.
L'amico ti mette davanti i suoi lavori, chiedendo un'opinione, un verdetto, n parere, una recensione.
Finché le sue cose ti piacciono, tutto bene.
Il problema arriva se quello che fa non ti piace, perché é brutto, perché non é il tuo genere, perché si.

A quel punto che fate?

Fedeli alla linea e alla vostra integrità intellettuale dite la verità, confezionate un pallido assenso, o imbastite un'entusiastica menzogna?

E' un problema etico non da poco.

Voi come lo risolvete?

[pierugo]

spietatamente sincero.......... la peggior cosa che puoi fare ad un amico artista è fargli dei complimenti solo per piaggeria.

[Carmilla]

Immagina come si complica il tutto quando l'"artista" in questione è il ragazzo che ti piace... (che un giorno ha avuto l'insana idea di iniziare a scriver poesie...e, pensa che fortuna! le fa sempre leggere prima a te e spesso solo a te ).

la questione non è da poco appunto perché ti accorgi che la persona a cui vuoi bene ci tiene davvero al tuo giudizio. E anche se ti dice che le critiche sono bene accette NON E' VERO!!!

Quindi da un lato hai un cuore spezzato, dall'altro la tua onestà intellettuale.

Se l'opera in questione mi fa abbastanza schifo o comunque la ritengo onestamente mediocre cerco prima di tutto di trovare un aspetto, un prticolare, un'idea che invece secondo me funzioni. Di solito almeno una cosa buona c'è sempre.
Parto con quella. Poi con voce affettuosa magari ne faccio notare anche un'altra che secondo me non va o, meglio, che A ME non piace.
Parto con un discorsone sulla soggettività dell'arte e di solito le cose non vanno troppo male.

Consapevole di questi meccanismi quando faccio leggere a qualche (fortunatissimo!!!) amico quello che scrivo lo sollevo dall'obbligo di dirmi quello che pensa. Non voglio saperlo.

Se mi dicesse che non gli è piaciuto probabilmente ci rimarrei male, se mi dicesse che gli è piaciuto penserei che lo dice solo perché mi vuole bene. Quindi... meglio il silenzio stampa.

Così rinuncio alle critiche costruttive? SI'!!!

[lizzyblack]

Anche volendo mentire, mi esce una faccia che mi tradisce... e, anche se davvero è una situazione tremenda, da lì non posso fare a meno di dire la verità. Magari non proprio spietatamente (un "Che schifo" rovina pure un'amicizia, direi..), ma con un po' di tatto si può far capire che c'è qualcosa che non va..

[Tipperary]

Sul mio blog di letture ho maciullato il libro di un conoscente del mio ragazzo.. il conoscente è arrivato di blog in blog al post maciullatore: VOLEVO MORIRE!!!

[Momo]

In realtà sono indifficoltà anche quando la cosa mi piace...
nel senso, appunto, che mi sforzo per far credere la mia sincerità,
e mi impiccio da sola...
fortunatamente i miei amici "cantanti" fanno tutti cose che mi piacciono..
quindi anche se magari dico poco, quando poi si rendeon conto che ho imparato i testi a memoria, che li canticchio mentre faccio altro, si accorgono da soli che mi son piaicute davvero...

Diverso per gli amici teatranti..

[filothebest]

io dico sempre e solo la verità...tanto che i miei amici a volte mi chiedono di mentire, tanto sono diretta!!!

io sono dell'idea: perchè girarci intorno?

cmq dipende, se è una persona a cui voglio bene la verità, sempre e comunque.

[Gwiwenneth]

La situazione e' ancora piu' tragica quando tuo cognato ha una galleria d'arte contemporanea... e tu collabori

Io sono sempre sincera... anche se sto sviluppando una grande abilita' di "comprensione" .... non condivido ma comprendo lo spirito dell'artista.


Secondo em le critiche aiutano a crescere artisticamente... quindi mi sento anche utile!
Basta non essere distruttivi ... Credo...

[girosauro]

sono sincera fino ad un certo grado di conoscenza...più gli amici sono stretti più la sincerità è d'obbligo!!
Poi quella saggia donna di mia nonna dice sempre "l'educazione sta sempre bene" quindi basta fare tutto con un pò di tatto!

[-gioRgio-]

La verita' innanzitutto!
Cercando di destreggiarsi con garbo, quando possibile.
Nel caso delle persone che mi sono piu' intime ho un vantaggio: e' praticamente impossibile non accorgersi delle mie reazioni...
Il punto piu' delicato e' un altro: le persone che si rivolgono a te per primo, di solito proprio i piu' intimi, lo fanno perche' si fidano moltissimo di te e tendono a prendere il tuo giudizio come definitivo, una specie di giudizio universale senza appello. Eppure capita, eccome, di prendere umane cantonate. Riuscire a far passare questo messaggio non e' facile...

[docTrigor]

Giorgio, mi rubi le parole di bocca

[Guardiano Cieco]

Per fortuna (mia e degli altri) a me nessuno fa mai leggere niente...
Comunque, credo che se una cosa non mi piacesse la distruggerei senza pietà, confidando nell'orgoglio, che l'altra parte finirebbe senz'altro per nutrire per autodifesa, di essere un genio incompreso!

[Therese]

Dipende molto dalla persona e da che destino avrà l'opera in questione, se è un racconto di un caro amico per un concorso, cerco di fargli capire che è meglio mandarne un altro, se è una poesia di una cara amica per il suo cane, le dico che va benissimo così!
Per fortuna non mi sono mai trovata in imbarazzo con le canzoni del gruppo del mio ragazzo: non le scrive lui e se a volte non mi hanno convinta glie l'ho sempre detto... spesso era della mia stessa opinione!
Fortunatamente sono molto più numerosi i casi in cui mi piacciono!

[dollypop]

mi è capitato una volta, ho pregato tanto prima di leggere il pezzo affinchè non mi sentissi in imbarazzo alla fine della lettura per poi dare il mio responso.
Sono stata fortunata quella volta,il pezzo mi è piaciuto.
Però penso che in questi casi, a meno che non è veramente un amico(allora lì dare il meglio di se stessi ed essere obiettivi),bisogna mantenersi sul vago...una frase del genere:"Interessante...uhm...magari non è il mio genere però forse(sottolineare il forse)potrebbe piacere".
Mantenendo sempre il condizionale,che è d'obbligo.

[faust]

meglio una sana menzogna da amica...!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

voglio dire...dipende dalla situazione, ma a volte mi è capitato di far ascoltare le canzoni del mio gruppo ad amici che me le hanno maciullate....................
a volte si cerca solo un consenso anche fittizio da amici per darsi la carica e continuare, niente di +.
l'opera d'arte in questione è tale al soggetto creatore, poi se piace agli altri bene se no chissene.

[tostoini]

l'opera d'arte in questione è tale al soggetto creatore, poi se piace agli altri bene se no chissene.

Scusa eh, e allora i concetto di critica costruttiva? Mica tutti 'nascono imparati', magari un pò di sana critica può aiutare.
Al creatore la sua opera piace, ma magari potrebbe migliorare, affinarsi, e invece ignorando del tutto gli altri e il loro giudizio rimarrà sempre un imbarazzate improvvisatore.

[faust]

allora il tuo dubbio non si pone, fai la critica a viso aperto.

cmq resto dell'idea che al di là di un supporto morale la critica di amici non verrà accolta affatto.
un artista che modifica la sua opera in relazione alle critiche? spero non accada mai.

[tostoini]

un artista che modifica la sua opera in relazione alle critiche? spero non accada mai.

Insomma speri che continui a farsi pippe mentali.
Il proprio punto di vista sulle cose non é l'unico possibile, e il fatto di essere tetragoni ad apporti dall'esterno mi sembra un limite, non una forma di integrità.

E comunque io ero curiosa di sapere come se la sbrogliano gli altri in questi casi, mica di come mi comporto io...quello lo sapevo già, anche senza un thread sul forum di bookcrossing

[faust]

E comunque io ero curiosa di sapere come se la sbrogliano gli altri in questi casi

infatti io ti ho detto come la sbroglierei io.

[Carmilla]

Io credo che dipenda da tante cose.
Se un'artista attraverso l'opera vuole esprimere se stesso (qualunque cosa questo significhi ) allora in effetti del parere del pubblico gli importa poco.
Se invece magari con la sua opera ci vuole anche campare o comunque vuole condividerla col resto del mondo allora se non piace agli altri se la dà in testa e ha perso tempo e denaro.

Poi dipende anche dal tipo di mezzo di espressione.
Per esempio con la scrittura (che è quello con cui mi diletto io e su cui più spesso amici mi hanno chiesto pareri): se qualcuno mi dice guarda che nel tuo racconto giallo alla fine non si capisce chi è l'assassino io ho un problema. A meno che io non avessi in mente un bizzarro caso di crudeltà narrativa. Voglio dire che se la scrittura narrativa non è comprensibile uno scrittore ha fallito il suo intento. E non è una questione di libertà dell'espressione, è una questione di incapacità.

Se invece qualcuno, anche la persona che mi ha insegnato a scrivere, mi dice "io però amlpierei questa parte, io però questa cosa la direi così" posso accogliere qualche suggerimento che mi sembra effettivamente una miglioria ma per la maggior parte delle osservazioni rispondo "perché non lo scrivi tu un racconto con tutte queste cose qui"?

Infine, a difesa di tutti i nostri amici incompresi (che magari tra 20 anni saranno sui libri d'arte e noi ci sentiremo degli idioti ) penso a tutti i grandi innovatori che se avessero dato retta a quello che gli dicevano il pubblico e gli amici non avrebbero realizzato i capolavori che oggi ammiriamo