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ogni volta che mi ricordo di questa cosa, o dell'altro lato della medaglia (ossia quanta - e che! - televisione si guarda in italia), la tristezza mi sopraffà...

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certo che nella ricerca mica avran tenuto conto del fenomeno dei buccorsari........Ricerca Aie, rapporto diretto con capacita' di crescita
(ANSA) - MILANO, 18 LUG - Se l'Italia avesse i tassi di lettura di Francia o Germania, sarebbe molto, molto piu' competitiva e piu' produttiva. Questa la conclusione di una dettagliatissima ricerca socio-economica commissionata dall'AIE ad un gruppo di lavoro delle Universita' di Bologna e Trento. Dalla ricerca emerge questo dato: c'e' un rapporto diretto tra la capacita' di lettura propria di un Paese e la sua capacita' di crescita
Embeh? Sono 65 libri da 1€ presi al mercatino delle pulci. Mica è poco!spendiamo solo 65 euro l'anno
Ma è sicuro di saper contare?l'autore dell'articolo ha scritto:Tra i Quindici paesi europei
da --QUI--EDITORIA/ IL VALORE DELLA CULTURA AL CENTRO DEGLI STATI GENERALI
Milano, 12 lug. (Apcom) - La cultura come valore economico e in particolare il legame tra la lettura e la crescita del paese in termini di produttività. Sono questi i temi che terranno banco agli Stati generali dell'editoria 2006, la "due giorni" di confronto e di discussione, promossa dall'Associazione italiana editori (Aie) e prevista a Roma a metà settembre, che quest'anno si apre all'insegna del motto "Investire per crescere".
Al centro delle discussioni il tema del "valore economico" della conoscenza che conferisce alla spesa in consumi culturali - e nello specifico in lettura e libri - il carattere di investimento in sviluppo della produttività del Paese attraverso il potenziamento e la valorizzazione del capitale umano, delle risorse intellettuali, delle competenze professionali, della creatività. Per la prima volta uno studio affidato da Aie a due economisti delle Università di Bologna e di Trento ha infatti dimostrato che questo nesso esiste realmente.
I risultati della ricerca saranno presentati nel corso degli Stati generali, ma dall'Aie fanno già trapelare qualche anticipazione. Se, per esempio, la Calabria avesse avuto negli Anni 70 il tasso di lettura della Liguria, oggi avrebbe una produttività di 50 punti più alta. Da dati di questo tipo nasce "Più cultura, più lettura, più Paese", le nuove Assise generali dell'editoria per capire a che punto è, e quanto incide, non solo il settore dell'editoria libraria ma tutto il mondo della cultura nella competitività del sistema Italia.
L'appuntamento - in programma il 21 e 22 settembre a Roma nella Sala dello Stenditoio del San Michele a Ripa - vedrà a discuterne gli editori, della carta stampata e non, nella loro duplice veste di imprenditori e promotori di cultura. Ma pure economisti, membri del governo, responsabili di amministrazioni nazionali e locali, politici, giornalisti, riuniti per approfondire i nodi cruciali del progetto: il valore della lettura, il valore dell'editoria, il valore dei contenuti.