Non sono sicura di aver seguito e capito perfettamente il discorso, ma credo che la creazione di un'associazione
parabookcrossing farebbe di noi una sorta di gruppetto di piccoli strambi (ed è quello che molta gente già pensa di noi...'Eh!? E tu credi che in Italia se lasci un libro su una panchina, qualcuno non se lo intasca, infischiandosene di capire come funziona il bc?!?!')...o di fans di nonsoqualecosa (in effetti, vista l'attività via web e i raduni, potremmo essere alla stregua di qualche gruppo di fans sfegatati di un cantante X o Y).
E poi...il bc non nasce come viaggio di libri liberati da persone che restano - almeno parzialmente - nell'anonimato? Uscire da questa situazione - libera come i libri e come il web, in un certo senso - significherebbe stravolgerne le fondamenta. Sentirei non di appartenere ad un gruppo di amici curiosi e amanti della lettura (e anche dell'avventura, no?) che hanno scoperto nei meandri del web una certa idea...ma ad una cosa tipo
club del tombolo e dell'uncinetto.
Penso sia meno impegnativo (per i corsari, come per coloro che ricoprono, a turno, ruoli +o- organizzativi) aprire un C/C postale sul quale ognuno può, secondo le sue possibilità, versare di sua spontanea volontà una cifra per garantire la sopravvivenza del forum e dei siti correlati e, in occasione dei meetup o delle iniziative speciali, magari, contribuire con un tot se si decide di partecipare ad una determinata attività.
Ok, so che ho probabilmente ripetuto quello che già avete scritto...ma volevo dirlo!
