Ciao a tutti,
sono Davide e sono uno dei Bonsaininja, lo studio creativo che ha realizzato alcuni dei booktrailer di cui avete parlato tra cui Baciami Giuda (strano Parolina che non si veda il sito, puoi vederlo comunque sul nostro:
www.bonsaininja.com) e sono felice che l'argomento abbia acceso una discussione anche se con un pò di ritardo rispetto ad altri paesi stranieri...allora adesso dico la mia.
Non capisco molto il "timore" e la "resistenza" che mi sembra quasi culturale verso uno strumento che non vuole assolutamente sostituirsi all'esperienza fisica, come alcuni di voi sostengono, ma semplicemente accendere l'attenzione verso un particolare libro...non è uno spot pubblicitario, nonostante la vocazione promozionale, ma un trailer e come tale ha la funzione di "far parlare", di accendere la curiosità, di aggiungere elementi e non di toglierli, non è la trasposizione cinematografica o il bigino di un libro.
L'aspetto più importante del booktrailer poi, a mio parere, non ha a che fare nemmeno con l'aspetto estetico e narrativo ma con il tipo di pubblico che vuole raggiungere. E' vero, è bello ed appagante passare i pomeriggi nelle librerie a leggere e toccare le copertine dei libri ma quanti se lo possono permettere in termini di tempo? E non mi riferisco nemmeno a molti di quelli che frequentano questo forum che, sicuramente, avranno alle spalle km di pagine lette, gusti letterari molto affinati e grande conoscenza di generi ed autori; sono sicuro che una di queste persone non ha problemi ad entrare in una libreria ed orientarsi tra nomi e generi in pochi secondi.
Ci sono molti potenziali lettori, specialmente nelle generazioni più giovani, che hanno potenziale interesse in determinati libri ed autori di cui non ne conoscono nemmeno l'esistenza. Penso anche a molte persone (e da 25enne mi ci metto in mezzo anche io) che non hanno nemmeno nella forma più utopistica la possibilità di passare ore in una libreria, che si informano prevalentemente da internet e che possono incontrare nel booktrailer qualcosa di interessante, di coinvolgente ed uno spunto per conoscere un nuovo autore e tornare in una libreria con un motivo...
Vi ricordo che in Italia i libri non si vendono, esclusi autori come Baricco, Lucarelli & Co. i quali fanno il tutto esaurito prima ancora di arrivare sugli scaffali. Ci sono molti nuovi autori che sgomitano per parlare ad un proprio pubblico e vi assicuro che molti dei timori reverenziali verso la carta (sembrerà cinico) sono unicamente dei lettori e lavoriamo con scrittori che hanno grande entusiasmo verso il booktrailer: ad esempio Paolo Grugni (Let it Be - Colorado noir) per il quale stiamo realizzando un trailer per il nuovo romanzo. In Olanda, in cui invece si legge e si comprano molti libri, il booktrailer sta funzionando molto e ci sono addirirttura agenzie specializzate unicamente in questo format con le quali spesso lavoriamo.
Qualche volta mi sembra che si faccia di tutto per spaventare generazioni più giovani e tenerle lontane dalla letteratura perchè "tanto sono stupidi e superficiali" senza cercare linguaggi che parlino anche a loro. QUI C'è IL TITANIC CHE AFFONDA E CI SI PREOCCUPA SE è FINITA LA CARTA IGIENICA IN BAGNO...
Dai...sono stato un pò prolisso. Spero di aver aggiunto qualche nuovo spunto alla discussione, altri trailer li trovate sul nostro sito:
www.bonsaininja.com
Ciau a tutti
Davide