la felicità non è una condizione da raggiungere, è uno stato d'animo e appartiene all'istante...
ciò detto, rispondo alla domanda iniziale:
eccetera...
ma non in sequenza come si vede qui: tutto insieme.
Sono 10 (dieci) anni e più che sono in una condizone paradossale: la vita quotidiana sempre più dura, difficile, nera; quella interiore come un giorno di sole e nuvole e vento in riva al mare, insomma emozioni e felicità di essere viva.
Insomma più passa il tempo più riesco a godere anche di piccole cose, di un odore di mare, di una piantina spuntata sul gradino delle scale di casa, di un libro trovato, di una passeggiata nel bosco... ed è vero che sostanzialmente felicità è amare, perché in questi momenti sento amore per tutto ciò che vedo e tocco e annuso...
però intanto mi sbatto giorno e notte per racimolare 2 lire per restare a galla, e tutto è sempre più complicato e difficile. Non sono io che sono schizofrenica, è la mia realtà!
qualcuno si è mai trovato in questa grottesca situazione?
Antonella
non aver paura di intraprendere qualcosa di nuovo: ricorda che l'Arca è stata costruita da dilettanti, e il Titanic da professionisti!