(qui il link).un sito ha scritto:Nell’Enciclica Humanae vitae di Papa Giovanni Paolo II è stato finalmente affrontata e chiarita la posizione della chiesa cattolica nei confronti della regolazione delle nascite all’interno di una coppia: “Senza rinunciare all’intimità come parte integrante della vita di coppia che contribuisce a rendere i coniugi uniti, gli stessi devono comunque mantenere un atteggiamento di apertura alla vita evitando comunque qualsiasi contraccettivo artificiale (dalla pillola al profilattico, dalla spirale agli spermicidi e a metodi di barriera). Ove dovessero sussistere dei seri motivi, derivanti dalle condizioni fisiche o psichiche o da circostanze esteriori che i coniugi decidessero di evitare temporaneamente o a tempo indeterminato una nuova nascita, ciò dovrebbe avvenire nel rispetto delle leggi morali e biologiche, pertanto è stato reso legittimo, il ricorso ai metodi naturali di regolazione della fertilità, metodi che indicano i giorni fertili e non nel ciclo di una donna.”
parlandone con una ginecologa obiettrice, è venuto fuori che in realtà poi è la donna e la coppia che "se la vede" con la propria coscienza, quindi insomma quella della chiesa è un'indicazione, poi sta alla coscienza di ognuno seguire più o meno l'indicazione data dal papa.
questo mi fa pensare che i pacs li potremmo anche legiferare, che tanto poi è coscienza di ognuno vedere cosa fare...
così come l'aborto, la fecondazione assistita, il divorzio...
insomma. ecco.