Proposta di legge per eliminare gli sconti sui libri

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Virgilio
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Proposta di legge per eliminare gli sconti sui libri

Messaggio da Virgilio »

Riprendo da "Leggere tutti" del 17 Marzo 2007
Una proposta di legge per eliminare gli sconti sui libri

Dopo gli store virgin, anche la FNAC ha deciso in Francia di eliminare lo sconto dai libri che saranno quindi venduti a prezzo pieno o scontati al massimo al 5%.
Lo sconto resterà solo per chi utilizza le fidelity card o per chi acquista on-line attraverso il sito internet del numero uno del settore in Francia. C’e da notare che virgin, che da oltre un anno sta vendendo libri senza sconto, registra maggiori incassi grazie anche alla destinazione dei maggiori proventi ad iniziative promozionali (presentazioni, merchandising ecc..)
Intanto anche in Italia si sta muovendo qualcosa per introdurre il prezzo fisso. Il senatore Natale Ripamonti (verdi) ha presentato una proposta di legge (n. 957) tesa ad eliminare gli sconti o a consentirli in misura ridotta solo in determinate circostanze. Nelle considerazioni iniziali della proposta si legge che la grande distribuzione sta operando una concorrenza alle librerie con sconti e supersconti (anche del 30%) e che i libri – essenzialmente solo i best seller – sono trattati alla stessa stregua di un detersivo o di una confezione di pomodori pelati.
“L’attuale regime di sconti – sottolinea Ripamonti – da parte anche di grandi case editrici con catene di librerie collegate alla sessa holding, favorisce la cultura dei best seller, condannando alla chiusura il resto della produzione libraria e dei librai qualificati” Il senatore poi ricorda che nel 1981 in Francia il ministro della cultura, Jack Lang, iniziò una battaglia per la “libertà del libro”, considerato prodotto di consumo più durevole.
Tale legge, che porta il suo nome, venne approvata dai parlamentari francesi all’unanimità. Meno di dieci anni dopo la Spagna scelse la stessa strada con il Real decreto 30 marzo 1990 n. 484. Nell’articolato della proposta di Ripamonti si prevede che il prezzo di vendita al pubblico non può essere scontato più del 5% (come in Francia). Lo stesso sconto massimo è previsto per vendite congiunte. Si prevedono delle eccezioni durante le feste del libro, manifestazioni e congressi in cui lo sconto può raggiungere il 10%
A me sembra un discorso assurdo, almeno per 60% di ciò che dice!
Son d'accordo sul fatto che la grande distribuzione stia schiacciando le piccole librerie, è evidente, ma se vogliamo bloccare il prezzo dei libri, poi, ad esempio, non possiamo lasciarlo decidere al produttore (e qui mi viene un parallelismo col prezzo dei farmaci...)
Poi, senza neanche sfiorare il discorso del costo dei libri in italia, dietro la mossa fatta dalla FNAC io ci vedo una mera operazione di marketing: lascio gli sconti solo ai tesserati, così fidelizzo più gente! (e ahimè la fidelizzazione sarà sempre più il motore del commercio)

Ancora più dubbi mi suscitano le affermazioni sulla "cultura del best seller" che non mi pare sia poi così da demonizzare, anche perchè i supermercati non hanno mica solo best seller in sconto!!!

Voi che ne pensate?
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Messaggio da lizzyblack »

Son d'accordo sul fatto che la grande distribuzione stia schiacciando le piccole librerie,
Verissimo, però leggendo qui sopra, direi che stanno facendo proprio il contrario. TI fanno sconti più alti solo se hai una fidelity card o se acquisti online sul loro sito, quindi sei sempre comunque portato a dirigerti lì per i tuoi acquisti. E così le piccole librerie vengono tagliate fuori sempre più :cry:
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luna78
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Messaggio da luna78 »

è assolutamente vero che stritolano le piccole librerie...
ma ugualmente non me la sento di prendere nemmeno in considerazione questa proposta di legge come una cosa sensata... guai se ogni tanto non potessi usufruire degli sconti dei supermercati che tra l'altro, come dice giustamente Virgilio, non vendono solo best seller!!!

Per assurdo, in realtà come la mia, se non avessi i supermercati non potrei usufruire di nessuno sconto visto che non ci sono le grandi distribuzioni a cui eventualmente affiliarmi e meno che mai luoghi di gioiosa perdizione come il libraccio!!! :evil:
i libri – essenzialmente solo i best seller – sono trattati alla stessa stregua di un detersivo o di una confezione di pomodori pelati.
trovo questa frase assurda, perchè comunque un libro anche se venduto in un supermercato e per quanto possa essere un best seller non impegnato, avvicina le persone alla lettura... e da un primo amore nato così, chi può dire dove quel lettore finirà!!! :wink:
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Messaggio da Xenia »

Leggere che la legge francese fosse stata promossa da jack lang mi dovrebbe dare motivo di non essere troppo critica, ma in realtà il panorama culturale italiano purtroppo NON è quello francese, e non possiamo prescindere dai contesti.

Anche a me, come a virgilio, sembra una proposta assurda.
Io vieteri che nei supermercati facessero sconti oltre il 15% (è noto che lì oltre al codice da vinci, 3MSC e l'ultimo di sveva casati modignani sia disponibile ben poco), ma limitare gli sconti al 5% è assurdo...
E' assolutamente normale che le librerie, grandi o piccole che siano, applichino delle promozioni ai prorpi tesserati, e credo che questo sistema riescano anche ad aggirare alcuni vincoli di prezzo, personalmente non ci vedo nulla di male.
Sul tema la grande distribuzione stia schiacciando le piccole librerie, non vedo in che cosa una politica commerciale anti-sconti potrebbe risollevare le sorti delle piccole librerie... se proprio si deve, tanto vale inserire anche le mega-librerie nei piani regolatori delle città, e come per le farmacie evitare che ce ne siano 2 a distanza ravvicinata! :shock:
i libri – essenzialmente solo i best seller – sono trattati alla stessa stregua di un detersivo o di una confezione di pomodori pelati.
io non so chi sia questo simpatico parlamentare, ma evidentem,ente crede di essere ancora nel medioevo. Esiste anche un marketing dei prodotti culturali: libri, mostre, eventi... non si tratta di trattarli come il detersivo, perché le logiche e i contesti di acquisto sono diversi, ma se vogliamo che il libro diventi un oggetto di massa (magari!), bè, dovremo anche abituarci al fatto che sia "promosso".
Poi uno può decidere di spingere un autore sconosciuto ma bravo oppure Dan Brown (e su questo tema i grossi circuiti sono più deboli), ma la sostanza non cambia. Se c'è lo sconto del 30% in una libreria, magari mi comptro anche l'ultimo di ammaniti - che costerebbe 18 euro - senza aspettare che esca in tascabile...
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Messaggio da JamsODonnellToo »

Uff, no e' vero, i libri non sono come un detersivo, non sono come i pelati, sottinteso... non sono per tutti? Perche' se il libro non puo' essere scontato, allora deve avere un prezzo "politico" accessibile a tutti, massimo 3-5 euro per le edizioni economiche.

Anche in Germania ogni libro (tedesco) ha il suo prezzo, deciso dalla casa editrice. Un qualsiasi romanzo in edizione economica costa in genere 9-10 euro, ovunque. Per me e' uno scandalo, e piu' che avvicinarmi alle piccole librerie, mi avvicina a eBay o amazon dove posso comprare libri usati in buono stato a un prezzo ragionevole.
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Messaggio da JamsODonnellToo »

Io vieteri che nei supermercati facessero sconti oltre il 15% (è noto che lì oltre al codice da vinci, 3MSC e l'ultimo di sveva casati modignani sia disponibile ben poco),
Ma la mia domanda e': chi ha voglia di leggere Dan Brown, sceglierebbe diversamente se accanto a Dan Brown scontato ci fosse anche Faulkner scontato? Secondo me no (mia personalissima opinione). E vale anche il contrario, cioe' io Dan Brown non lo compro nemmeno se me lo tirano dietro :lol:
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Xenia
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Messaggio da Xenia »

Ma la mia domanda e': chi ha voglia di leggere Dan Brown, sceglierebbe diversamente se accanto a Dan Brown scontato ci fosse anche Faulkner scontato? Secondo me no (mia personalissima opinione). E vale anche il contrario, cioe' io Dan Brown non lo compro nemmeno se me lo tirano dietro
hai ragione, io non lo so se sceglierebbe Faulkner, ma so che nel 90% dei supermercati in ogni caso il problema non si pone, perché faulkner non c'è, e se hai appena appena un po' di fortuna trovi camilleri o, botta di fortuna somma, Pennac e la Yoshimoto. Fine della scelta :roll:
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shandy
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Messaggio da shandy »

Io sono assolutamente d'accordo, invece.
Al di là del discorso supermercato, in cui come già dissi, mi pare assurdo esistano delle "librerie", c'è da dire che i grossi distributori (fnac, mondadori, feltrinelli) sono dei tritasassi er le piccole librerie, che normalmente sono anche quelle che garantiscono un minimo di "differenza" nella scelta, che promuovono editori minori e titoli meno "facili".
Inoltre, credo che questa legge possa servire a tutelare gli editori stessi e i piccoli in particolare. Se Feltrinelli può permettersi di far vendere i propri libri a prezzo scontato, il piccolo editore non può e finisce per essere stritolato.
Soprattutto in un mercato di lettori deboli.
In Francia la legge ha funzionato e, mi dispiace per Xenia, ma io non vedo tutta questa differenza di contesto, anzi.
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Messaggio da Xenia »

In Francia la legge ha funzionato e, mi dispiace per Xenia, ma io non vedo tutta questa differenza di contesto, anzi.
non è che ti debba dispiacere, semplicemente mi risulta che il mercato del libro in Francia sia un po' più in salute del nostro, tutto qui.
E, almeno per quanto riguarda Fnac e Feltrinelli, nella mia esperienza danno anche spazio a titoli un po' meno facili.
Con questo non mi sto schierando a favore dei grossi e potenti per principio, ma non so fino a che punto questo provvedimento potrebbe dare beneficio al mercato nel suo complesso.
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Messaggio da JamsODonnellToo »

Ma l'obiettivo e' salvare i piccoli editori oppure rendere i lettori un po' meno "deboli"?

Io immagino che ci sia una certa percentuale di persone che compra libri solo al supermercato (e quindi solo quei libri li' di cui parlava Xenia). Togli i libri dal supermercato, e questa fetta di lettori fara' spallucce e accendera' la TV, fine. Gli altri sono quelli che in libreria ci vanno comunque, a prescindere dagli sconti del super. Poi senti, non mi risulta che alla Feltrinelli vendano solo titoli facili :? A meno che le cose non siano cambiate enormemente in questi 7 anni in cui sono stata via...

I piccoli editori devono trovare altri modi di competere, alternativi al marketing massiccio classico (per esempio il bookcrossing hey? ;) ).
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Messaggio da shandy »

Bah.
I lettori sono deboli a prescindere. In Italia al momento abbiamo sconti e supersconti. Libri venduti ovunque. Eppure i dati sui libri letti pro capite sono deprimenti.
Penso invece che questa legge possa aiutare a tutelare i piccoli editori e i piccoli esercenti. Cosa sacrosanta, dal mio punto di vista.
I piccoli editori devono trovare altri modi di competere, alternativi al marketing massiccio classico
Come, se non li si aiuta ad arginare l'assalto dei grossi gruppi?
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Messaggio da JamsODonnellToo »

Qualcuno trascini Hsaretta su questo thread, cosi' sentiamo anche un Piccolo Editore :)

Alla fine Shandy tutto dipende da quale sara' il prezzo dei libri se questa legge passa. Posso accettare di spendere un po' di piu' per qualcosa che secondo me merita, ma 10 e passa euro per un poliziesco in paperback non li spendo, mi sembra un prezzo esagerato. Eppure qui i prezzi sono questi e non c'e' modo di aggirarli, se voglio leggere un Krimi senza svenarmi la libreria (piccola o grande che sia) non mi aiuta affatto.

Secondo me con questa legge il mercato si restringe ulteriormente, e non vedo come ai piccoli editori possa giovare questa cosa.
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Messaggio da liberliber »

beh per i poveri (in tutti i sensi) lettori rimangono sempre le biblioteche... :roll:
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
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Messaggio da lizzyblack »

Se Feltrinelli può permettersi di far vendere i propri libri a prezzo scontato, il piccolo editore non può e finisce per essere stritolato.
A me non sembra cambi molto, visto che la feltrinelli ho chi per lei hanno fidelity card gratuite o a prezzi molto bassi, che attirano comunque e ti fanno accedere a libri scontati. Se poi l'alternativa sarà "ti sconto solo se hai la fidelity card", finisce che la piccola libreria rimane ancora più tagliata fuori.
La piccola libreria del mio paese, a volte gli sconti li fa comunque, e anche se non sono a livello dei 'grandi distributori', se poi non può fare più nemmeno quelli mi sembra solo un'ulteriore discriminazione.
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Messaggio da shandy »

Credo ci sia un'incomprensione di base...
JamsODonnellToo ha scritto:Alla fine Shandy tutto dipende da quale sara' il prezzo dei libri se questa legge passa. Posso accettare di spendere un po' di piu' per qualcosa che secondo me merita, ma 10 e passa euro per un poliziesco in paperback non li spendo, mi sembra un prezzo esagerato.
Prezzo fisso non vuol dire che tutti i libri costeranno una cifra x.

Dal sito del ministero della cultura francese
Qu'est-ce que le prix unique du livre ?
Les éditeurs et les importateurs doivent fixer un prix pour chaque ouvrage édité ou importé.
Le prix unique signifie que le même livre sera vendu au même prix par tous les détaillants, quelle que soit la période de l'année concernée... à concurrence cependant de la remise légale de 5 % que tous les détaillants peuvent pratiquer.
Que l’on soit à Paris, dans une grande ville ou dans une zone rurale, le même livre sera donc vendu au même prix dans les FNAC, dans un hypermarché, dans une maison de la presse ou dans une librairie traditionnelle.
Cos'è il prezzo unico del libro?
Gli editori e gli importatori devono fissare un prezzo per ogni opera edita o importata.
Il prezzo unico significa che lo stesso libro sarà venduto allo stesso prezzo da tutti i dettaglianti, in qualunque periodo dell'anno...tuttavia fino all'ammontare di uno sconto legale del 5% che tutti i dettaglianti possono praticare.
Che ci si trovi a Parigi , in una grande città o in una zona rurale, lo stesso libro sarà dunque venduto allo stesso prezzo nelle FNAC, in un ipermercato, in un'edicola o una libreria tradizionale.
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Messaggio da Virgilio »

Scusa shandy, ma non non capisco come questa legge tuteli i piccoli editori. Di fatto la vendita dei singoli titoli è in regime di monopolio, quindi non c'è concorrenza per uno stesso titolo. Impedire a Feltrinelli di scontare, non vuol dire permettere alla Voland di vendere più libri, devono attirarti il suo catalogo, non è solo questione di prezzo. Anzi, se io posso risparmiare per comprare un mondadori, magari sono anche più ben disposto a spendere qualche euro di più per un libro di un editore minore...

Vogliamo tutelare le piccole librerie? In questi giorni c'è il 30% sugli oscar mondadori, c'è stato il 3x2 della BUR, ecco allora obblighiamo l'editore, quando vuole fare queste campagne, a farlo in tutte le librerie, non solo in quelle che gli assicurano volumi di vendita elevati, e così diamo maggior forza alla piccola libreria, che in genere sono deserte durante queste promozioni.

Vogliamo tutelare il lettore? Fissiamo un periodo dall'uscita di un libro scaduto il quale si deve necessariamente passare all'edizione economica, non è possibile che "Il cacciatore di aquiloni" si ancora venduto a prezzi esorbitanti, e che Harry Potter ci abbia messo secoli ad andare in economica (economica per modo di dire poi...)
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Messaggio da Nereia »

i libri – essenzialmente solo i best seller – sono trattati alla stessa stregua di un detersivo o di una confezione di pomodori pelati.
Questa frase è veramente ridicola.. Poi dipende anche di che tipo di supermercato si tratta. Da Panorama ad esempio si trovano anche libri normali che non siano solo Dan Brown e Bruno Vespa. Io ci ho comprato parecchie cose, questo non vuol dire che però non vada in libreria. Insomma secondo me l'uno non esclude l'altro. E poi non sono ancora riuscita a capire come tutto questo tuteli i piccoli editori. Se a me la Voland fa schifo adesso, ad esempio, mi farà schifo anche domani quando non ci saranno sconti oltre il 5% e quando sarà stabilito il prezzo fisso sui libri.. O no? :roll: Forse mi sfugge qualcosa. :shock:
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tilly77
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Messaggio da tilly77 »

[... io ho visto Faulkner al supermercato, e più di una volta... no, non mi drogo... :D]
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Messaggio da last-unicorn »

È qualcosa che dovrebbe tutelare le piccole librerie. Anche quelle campano sui best seller. L'ultimo Harry Potter magari è quello che a fine anno fa quadrare il bilancio, se il supermercato lo può vendere con uno sconto che la piccola libreria non può permettersi, ci rimette parecchio. :wink:
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Messaggio da shandy »

Non solo di questa proposta di legge non si trova più traccia (se qualcuno ci riesce batta un colpo) ma scopro ora che nel pacchetto Bersani è stata inserita ed approvata la liberalizzazione del prezzo dei libri.
Vi giro un link interessante, un dossier curato da Carta sull'argomento.
C'è di che meditare. E incazzarsi.
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