Scusate l'intromissione ma visto che si parla d'Africa non posso non dire qualcosa:sicuramente i romanzi di Smith si ripetono come trama ma solo il fatto che le descrizioni del paesaggio e della
vita africana sono così dannatamente corrispondenti al vero, gli fa meritare un plauso, diamogli atto del fatto che non si inventa le cose..e del resto, come sicuramente si è capito adoro Smith anche se può essere considerato una lettura da sotto l'ombrellone.Per quello che riguarda le figure femminili devo dire che personalmente mi stancano maggiormente le donne in carriera che non hanno mai bisogno di nessuno e che gli uomini se li pappano

, e che poi cmque sia appena trovano quello giusto cadono come pere cotte facendo anche peggio di quelle che non si ribellano al "ruolo femminile" (tanto per intenderci).Mi sovviene giusto giusto la protagonista di Follet nel
Codice Rebecca che in una scena "da camera" si lascia sfuggire sospiri ed esclamazioni degne di una damina dell'ottocento...alla faccia della spia...Sarà che, proprio il fatto di essere donna, con
tutto quel che ne consegue, mi piace moltissimo e non cambierei assolutamente il mio essere con quello maschile, forse mi fa amare anche le donne di Smith che se pur si "fanno maltrattare dagli uomini"alla fine sono quelle che portano avanti la baracca o meglio fanno girare il mondo...E su quelle africane ci sarebbero trattati da scrivere!

Malgrado il mio amore per Smith, soprattutto per gli argomenti trattati, credo sia ottimo da intercalare ad altri libri, in modo da poter prendere una boccata di sano sognare ad occhi aperti tra un "tosto" e l'altro!

AVEVO UNA FATTORIA, IN AFRICA, AI PIEDI DEGLI ALTIPIANI DEL NGONG...(Karen Blixen)
Con irreversibile strazio mi resi conto che mi aveva chiamato "mamma" per la prima volta in vita sua. (Kuki Gallmann)
..."voglio addosso le tue mani, voglio vivere a colori"...(A.Amoroso)