Giovani scrittori ... non scrivete!

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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Éowyn
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Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da Éowyn »

Fonte: giornalettismo.com
Vuoi pubblicare un libro? E perché mai? Chi ti credi di essere? Ma se proprio devi almeno impara a scrivere. Questo articolo ti IMPARA a scrivere.

Ve la faccio breve. Sto lavoricchiando in questi giorni per una casa editrice print on demand, di quelle che vai lì con il tuo elaborato poco elaborato in una mano e duemila pippi nell’altra, e loro tempo una settimana ti consegnano cinquecento inutili copie del tuo eiaculato. Ho visto cose che voi umani etc. etc. e quindi mi sento di poter dare alcuni consigli al giovane scrittore in erba, e qualche volta, al giovane scrittore sotto crack. Prima di decidere di pubblicare alcunché per piacere, dio cristo, leggete bene quanto segue e mandatelo a memoria. Perché se è vero che i panni sporchi si lavano in famiglia, io, i vostri panni sporchi non li lavo più.




Sì, nel senso dell’affermazione, si scrive con l’accento sulla i.
Po’, ovviamente, si scrive con l’apostrofo.
È, maiuscolo, si scrive con l’accento sulla e, non con l’apostrofo.
Il grassetto, nel corpo del testo, equivale a un insulto alla mamma del redattore.
Il tutto maiuscolo, nel corpo del testo, equivale a un insulto al papà del redattore.
Credetemi, niente di quello che scrivete è così importante da meritarsi un grassetto più un tutto maiuscolo, neanche nostro signore GESÚ CRISTO. È un pugno in un occhio, indifferentemente alla mamma come al papà del redattore.
Le virgolette e i corsivi di enfasi vanno usati con criterio e comunque “mai” insieme. Non c’è nessun motivo per scrivere cose come: “lui” entrò nella “stanza”.
A meno che “lui” non sia un transessuale operato di fresco e la stanza non sia un’astronave. Nel qual caso scrivete: il transessuale operato di fresco entrò nell’astronave.
Il punto esclamativo è sempre uno e mai trino, a meno che non stiate facendo il lettering per Topolino.
Lo stesso vale per i punti interrogativi.
Può essere al limite tollerabile, se usato con parsimonia, il punto interrogativo + punto esclamativo (?!) ma ogni altra combinazione è tassativamente vietata.
No assoluto quindi a dodici punti interrogativi intervallati a gruppi di tre con un punto esclamativo (???!???!???!???!???!) per esprimere sorpresa mista a sgomento con una punta di perplessità e risentimento. Le espressioni e intonazioni vanno desunte dal contesto non dai vostri graffiti sul libro.
Provate inoltre a sfogliare un qualsiasi volume di un premio nobel per la letteratura. Vedete tutti questi punti esclamativi? Sarà un caso? Che cazzo c’avete da urlare?
I puntini di sospensione sono sempre in numero di tre. Non è assolutamente necessario che ogni pausa del discorso sia segnalata da puntini di sospensione. Esempio: “Mah… non so… tu che dici?… potremmo provare?”. Se siete indecisi su cosa far dire ai vostri personaggi fateli tacere.
Evitate come la peste fantascienza e fanta-archeologia, vi faranno sembrare più ridicoli di quanto già non siate.
Tra il soggetto e il verbo non ci va la fottuta virgola, non importa se mentre leggete fate una pausa. Lui, entrò nella stanza. Cazzo vuol dire?
Le virgole ci vanno quando ci vanno e non ci vanno quando non ci vanno. È quindi del tutto falso che ci vadano quando non ci vanno e che non ci vadano quando ci vanno.
Se non sapete l’inglese non mettete parole in inglese perché ne sbaglierete l’ortografia e io riderò di voi.
In generale, non mettere parole in inglese, a meno che non siano ampiamente entrate nell’uso come “shampoo” in luogo di “sapone per i capelli”.
È difficile che un personaggio che abiti a Castellammare di Stabia si possa chiamare Tom Chasey.
Anche se non lo direste mai non tutte le parole che suonano in modo bizzarro sono credibili come nomi e cognomi anglosassoni.
Se non sapete niente di nuove tecnologie, anche se una volta avete navigato in internet, non lanciatevi in un cyber-thriller centrato su uno scambio di identità virtuale. Farete la figura dei gonzi e scriverete cose come: “Lui accese il provider dopo aver pestato il router e la polizia gli era già addosso avendone individuato il browser”.
Lasciate perdere i cazzo di templari, il giochino non funziona sempre.
Nella fantascienza, che comunque come vi ho già detto dovete evitare, il sesso tra abitanti di galassie diverse è inopportuno.
Se 5000 case editrici hanno rifiutato il vostro manoscritto forse, ma forse, il vostro manoscritto non vale un cazzo.
No, non è una congiura, non si conoscono tra di loro.
Se il vostro manoscritto non vale un cazzo questa non è una buona ragione per farselo pubblicare a pagamento.
Il fatto che pubblichiate un libro a pagamento equivale a far sapere al mondo, come se ci fosse scritto in copertina in corpo 36, che il vostro manoscritto è stato rifiutato da 5000 case editrici.
No, ai vostri figli, amici e colleghi, il vostro thriller fantapolitico ambientato ad Atlantide non interessa, checché ne dicano sotto tortura.
Prima di consegnare il capolavoro passate almeno una volta il correttore ortografico di Word. Scoprirete che lui sa cose che voi nemmeno sospettavate di non sapere.
Il fatto che paghiate una donna di servizio non è un buon motivo per cagare nel soggiorno.
Evitate le fottute immagini all’interno del testo. Non daranno mordente alla trama, checché voi ne pensiate. Vi faranno solo sembrare deficienti e dio solo sa se ne avete bisogno.
In italiano ci sono gli accenti gravi e quelli acuti. Se non sapete la differenza questa è una buona ragione per lasciar perdere. Ora.
Se non sapete suonare non vi verrà in mente di fare i musicisti. Perché se non sapete scrivere vi viene in mente di fare gli scrittori? Io non so giocare a pallone e non pretendo che l’AS Roma mi faccia un provino, né pago una società per fare il calciatore a pagamento. È una metafora, sì.
Per diventare un buon musicista è essenziale ascoltare molta e buona musica. Per diventare non dico uno scrittore, ma quantomeno non far morire d’infarto vostra madre dalle risate, dovreste ogni tanto leggere qualche libro. Sono quelli rettangolari, con la copertina rigida.
Che cosa vi hanno fatto di male tutti quegli alberi?
Quando aprite le virgolette all’interno delle virgolette doppie mettete le virgolette singole. Evitate di aprire le virgolette all’interno delle virgolette singole, a meno che non stiate cercando di riprodurre un quadro di Escher.
Se non suona come italiano non è italiano.
Un conto è quello che avete pensato di scrivere, un conto è quello che avete scritto. Sono due entità ontologicamente distinte.
I vostri pensieri non si traducono automaticamente in caratteri tipografici appropriati per intercessione dello Spirito Santo.
Non ogni parola che vi sta simpatica va in maiuscolo.
Non ogni parola che avete sentito pronunciare nel vostro paese di tremila anime sulle pendici del monte Cucuzzolo si trova realmente nel dizionario italiano.
Si dicono tante cose nelle occasioni sociali che non necessariamente vanno prese alla lettera (è un soggetto affascinante, dovresti scriverci un libro, hai una cravatta fantastica).
Non cercate di pre-impaginare il vostro libro. L’impaginatore vi odierà e acquisirà una misteriosa bambolina voodo con le vostre fattezze.
Evitate a ogni stra-cazzo di dialogo di scrivere cose come “lui disse”, “lei disse”, “lui disse”. Si capisce che qualcuno sta dicendo qualcosa, ci sono le fottute virgolette apposta.
Non cercate di utilizzare parole ricercate se avete un livello di alfabetizzazione approssimativo. Potreste avere delle brutte sorprese.
Quel libro che avete che si chiama “Dizionario” non è un romanzo futurista e lo potete leggere anche un po’ alla volta.
Tutto quello che può essere levato va levato. Evitate cose come “lei prese il ferro da stiro per stirare”. Evitate comunque di parlare dei vostri altri hobby mentre scrivete.
Usare “esso”, “essa”, “ella” non vi farà sembrare più colti di quanto non siate.
“Egli” non è veramente un pronome, lo insegnano solo alle elementari e nel mondo reale si trova solo nei sussidiari.
Scrivere non è un’attività senza conseguenze. State introducendo infelicità nel mondo rendendo più difficile l’opera di filantropi e missionari.
L’abuso di d eufoniche, che ve lo dico ad fare, non vi renderà dotti eruditi del Trecento.
Se una parola in un determinato contesto non ha senso metterla, tra virgolette non la renderà dotata di senso.
I segni di interpunzione punto, virgola e punto e virgola non sono reciprocamente intercambiabili.
Non introducete personaggi a cazzo. Se zio Palimero fa la sua comparsa solo a pag. 9 per sganciare una protta e poi se ne perde traccia nelle restanti 500 pagine del romanzo, forse, ma forse, non c’era bisogno di zio Palimero.
Non utilizzate frasi fatte se non volete sembrare affetti da moderato ritardo mentale (lo vedrebbe anche un cieco! lo sapevano anche i muri!).
Se proprio dovete usare frasi fatte, almeno, dio cristo, non cambiatele a vostro piacimento. Non si può fare, sono marchio registrato del senso comune (lo vedrebbe anche un non vedente! lo sapevano anche le mura portanti! tanto va la gatta al bacon che ci lascia la zampetta!).
Rileggete. Se voi non avete voglia di rileggere quello che scrivete perché dovrei averne voglia io?
Dopo aver evacuato osservare le proprie feci è lecito. Farle osservare a qualcun altro è da maleducati.



Il consiglio finale che vi posso dare è di chiedervi perché volete scrivere un cazzo di libro. È vero che vanità, vanità, tutto è vanità ma siete sicuri che la vostra vanità dopo aver fatto stampare le vostre deiezioni ne risulterà rinfrancata? Non starete trascurando i vostri pargoli per quello stramaledetto thriller ambientato in un’abbazia del frosinate? Fatemi lasciare con una parola di speranza, una parola di conforto, let it be.

Se avete problemi di autostima andate dall’analista, non scrivete un libro.

Grazie.
:mrgreen: :lol: :mrgreen: :lol: :mrgreen:
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Mariantonietta
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da Mariantonietta »

Quoto tutto, sulla fiducia e leggendone solo metà ( data l'ora ..), ma divertita.
Mi fa molto piacere leggere dissuasioni :lol: così motivate. :yes!:
Perchè "incatrammare" candidi fogli ? :roll:
Perchè farlo, coattivamente ,quando si può nell' ordine, anche in caso di problemi all'autostima :mrgreen: :
1) una cura davanti allo specchio ripetendosi 3 volte al giorno prima dei pasti: "Sono Dio in terra." :pimp:
2) Dirsi prima di andare a dormire per 40 volte: "Gli alberi vanno salvaguardati: risparmiare carta è un dovere per l'orbe terracqueo". :think:
3) mentre si fa palestra ripetersi con convinzione: "l'acqua è poca e la papera non galleggia" :lol:
4) comprare un taccuino e scriverci: emozioni, delusioni, allusioni e quanto altro finisca in "ioni" :whistle:
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tilly77
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da tilly77 »

Divertentissimo e vero! :lol:
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lizzyblack
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da lizzyblack »

Standing ovation! :lol:
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"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."

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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da aly24j »

Fantastico!!
:lol: Immagine
BC Shelf ** aNobii ** BookMooch (in letargo)
Sto leggendo:
Daniel Nettle - Felicità. I segreti dietro il tuo sorriso (finito, devo trovare la forza di recensirlo)
Alain de Bottom - Il corso dell'amore

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MartinaViola
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da MartinaViola »

la frase che mi ha fatto scoppiare a ridere è questa...
Non introducete personaggi a cazzo. Se zio Palimero fa la sua comparsa solo a pag. 9 per sganciare una protta e poi se ne perde traccia nelle restanti 500 pagine del romanzo, forse, ma forse, non c’era bisogno di zio Palimero.
:lol: :lol: :lol:
se vi va, date un'occhiata al mio blog:
Un ombretto al giorno

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Roppa
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da Roppa »

Quanta sacrosanta verità.

Effettivamente curiosando tra i siti delle case editrici mi sono sempre stupita di quante offrano di pubblicare libri a pagamento.
Roppa

Ho con me i seguenti ring:
nessuno
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Lirie
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da Lirie »

Sacrosanta verità mi sembra esagerato.
Io non sono d'accordo sul divieto di cambiare le frasi fatte,
può essere umoristico e poi la lingua si tiene viva anche così.
D'accordissimo sul mettere in guardia dalle pubblicaioni a pagamento,
un settore davvero malato dell'economia.
Lirie

"Un libro deve procurare le ferite, deve allargarle. Un libro deve essere pericoloso". Kahlil Gibran

"Our lives begin to end the day we become silent about things that
matter". Martin Luther King
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sicche
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da sicche »

Dopo aver evacuato osservare le proprie feci è lecito. Farle osservare a qualcun altro è da maleducati.
da morire dal ridere!! :lol:
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etnagigante
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da etnagigante »

Ho riso assai :lol:
A valle, tra masse ebre, la nera, l'accesa d'ira Etna ti moveva; l'Etna gigante, lave vomitante. Arida secca l'arena, l'erbe essa martellava.
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Mariantonietta
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da Mariantonietta »

etnagigante ha scritto:Ho riso assai :lol:
Etna, io sto spargendo il "verbo" urbis et orbis
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Éowyn
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da Éowyn »

Seconda parte:
Vuoi veramente fare lo scrittore? E che mestiere è? Ti sembra una cosa seria? Ma se proprio insisti questo articolo ti insegna come fare e soprattutto cosa non fare.

Visto il successo strabordante dell’ultimo post ho deciso di fare un sequel. Non è come Rocky 2 rispetto a Rocky 1 ma più che altro come Clerks 2 rispetto a Clerks 1 (chi ha orecchie per intendere intenda). In altri termini non ho tempo di scrivere l’articolo per domani e per evitare che Alessandro D’Amato mi picchi ho riesumato le B-Sides dell’articolo scorso. La settimana prossima, a grande richiesta, sarà disponibile anche il Live in versione acustica.



Seguono alcuni punti fondamentali per ogni giovane scrittore sotto crack, o nella versione light, in erba.

La dedica è ok, ma dovrebbe essere succinta. Se avete duemila persone a cui dedicare il libro è probabile che dobbiate rivedere la vostra morale sessuale.
No assoluto ai capitoli finali quali “conclusioni” o “postfazione” in cui illustrate al lettore cosa ha significato per voi scrivere questo libro, la morale della storia e i vostri preziosi insegnamenti di vita. Non rilasciate interviste se nessuno ve le chiede, vi farà sembrare autistici.
Il titolo dei libri, salvo rarissime e oculate eccezioni, non dovrebbe contenere punti interrogativi, punti esclamativi, domande retoriche o riflessioni ad alta voce sull’universo. Ultimamente ho corretto libri con titoli quali: “Alpha Centauri. Ma è veramente andata così? Oppure no? Chi può dirlo? Eh? Eh? Staremo a vedere!”. Il titolo deve essere breve e incisivo. Provate a dare una scorsa alla vostra biblioteca, anche solo ai dorsi. Il nome della rosa. Punto. Non: “Chi è il misterioso frate assassino? Sarà il vecchio Jorge? La soluzione all’interno!”
Al massimo due frasi distinte possono essere unite da una virgola, non di più. A meno che non vogliate rappresentare lo stato d’animo di un tossicodipendente da anfetamine affetto dalla sindrome di Tourette evitate di scrivere cose come: “Egli entro nel bar, ordinò un cappuccino, si sedette sulla sedia, si alzò, salutò il barista, entrò in macchina, mise in moto, sfrecciò via, ad nauseam”.
Ogni tanto mettete un cazzo di punto! Se siete capaci solo di brevi proposizioni contenenti soggetto-predicato-verbo non è che accostarle l’una all’altra vi renderà Proust.
Sappiate che i redattori rideranno di voi e spesso terranno banco alle feste citando le vostre oscenità.
Non fate dire ai vostri personaggi cose che non direste voi stessi. Verbi come occultare, spengere, lagrime denunciano più di ogni altra cosa la vostra intrinseca quinta elementare (mentale o fattuale).
Non fate dire ai vostri personaggi cose che direste voi stessi. Scegliete un registro medio, né troppo alto né troppo basso. Non usate parola come spifferare per fare i giovani, o locuzioni come spacchiamogli la faccia per fare i gangsta. Avete quantarant’anni per gamba e un mutuo da pagare. Act your age!
Se utilizzate una frase fatta, o sciatta, non ripetetela tale e quale dopo due pagine. Entrano in testa come canzoncine pop e danno il voltastomaco come i quattro accordi iniziali di Smells Like Teen Spirit. Non c’è nessuna necessità di scrivere: “Le uscirono gli occhi fuori dalle orbite”. Scrivete piuttosto “Ne fu molto sorpresa”.
Evitate di inventare parole. Non c’è nessun bisogno di scrivere “Brrr… che freddo” o “Ohhh, incredibile”. Avete mai trovato un “Ahahahah” in un libro di Umberto Eco?
C’è numero limitato di “Ehy” che si può scrivere in un romanzo senza urtare la sensibilità di un essere umano.
Se vivete vite banali e pensate cose banali credetemi. Scriverete cose banali. :lol:
La vostra vita non migliorerà significativamente se scriverete un libro.
Il 95% dei libri che arrivano nelle case editrici vengono cestinati, banalmente, perché non sono scritti in italiano. Se non siete italiani andate su wikipedia e cercate uno stato che faccia al caso vostro. Magari siete della Tanzania, vai a sapere. :lol: :lol: :lol:
Ci sono verbi che richiedono un certo complemento e complementi che richiedono un certo verbo. C’è un numero di cose limitate che si può fare con ogni oggetto e un numero limitato di oggetti che possono avere a che fare con una certa azione.
Usate il rasoio di Ochkam con i personaggi. Se introducete dieci personaggi, dovete avere almeno dieci funzioni da far loro svolgere nell’economia del romanzo, dieci psicologie diverse, dieci storie. Dal momento che verosimilmente non le avete limitate il numero di personaggi a due, tre, massimo quattro. Altrimenti sembreranno figurine di cartone, caratterizzate solo da un nome, che di solito è Dick.
Evitate di evitare delle ripetizioni utilizzando abbreviazioni del cazzo o sinonimi del cazzo. Es: “Lui si fece un tatuaggio sul braccio. Gli piaceva proprio il suo tattoo”. “Vide la sua macchina ed entrò nel veicolo. La sua quattro ruote era davvero veloce. Che bello viaggiare in automobile!”.
Parlate di cose su cui avete una qualche conoscenza. Se fate il fornaio non parlate di etruschi, parlate di panini.
Se avete bisogno di tutti questi consigli non sapete scrivere e se non sapete scrivere non dovete scrivere. Sono stato chiaro? :lol:
Passare il vostro poco tempo libero a scrivere non vi renderà più interessanti per l’altro sesso, ma probabilmente meno.
Se scrivete tutto in maiuscolo darete risalto al minuscolo. Se scrivete tutto in corsivo darete risalto al tondo. Se scrivete ancora qualcosa in tutto maiuscolo o in tutto corsivo vi taglio le mani.
I nomi inglesi plurali, usati in italiano, non vogliono la –s finale. I nomi inglesi plurali, usati in italiano, non vogliono la –s finale. Ripetete con me. :notworthy:
Non usate le ore nei dialoghi, specie se esatte. “Ci vediamo alle 21:13”. “No, credo di non poter arrivare prima delle 23:47”. Ma che siete, deficienti?
Evitate le descrizioni degli interni. Finiranno inevitabilmente per assomigliare alla vostra stanza.
Se ci sono cinque personaggi nel libro, non necessariamente tutti devono avere i capelli di colore diverso. “Anna, la bionda, Maria, la mora, Giuseppina, la grassa”. Non sono i Fantastici 4, sono esseri umani.
Un romanzo noioso come la morte, non viene nobilitato da una battuta telefonatissima a pag. 230. Non siate autoironici, c’è già abbastanza gente nel mondo che ride di voi.
Non utilizzate come esergo stralci di canzoni di Tiziano Ferro o di Al Bano. Sono accettabili solo gruppi rock anni ’60-’70. You need coolin’, baby I’m not foolin va benone. Finché la barca va lasciala andare no.

Beh, che dire, anche per questa volta abbiamo finito. Se avete qualche racconto nel cazzetto inviatelo pure e lo recensirò su queste pagine. Hasta Luego
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da DevilKitty »

Belìn, me la sono fatta addosso dal ridere! Applausi a scena aperta per questo post da medaglia :lol: :lol: :lol: :clap: :clap: :clap:
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Milonga
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da Milonga »

:notworthy: :notworthy: :clap:
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da Mariantonietta »

Éowyn devono darti una medaglia :lol:

:D
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sicche
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da sicche »

:clap:
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da Éowyn »

No, la medaglia la merita l'autore dell'articolo :P
Trovato il link in apertura di topic ;)
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Poyel
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da Poyel »

Decisamente meraviglioso. Potrei stamparlo e farlo leggere ad una mia quasi-amica, che si dà arie da grande scrittrice ma che, in realtà, litiga quotidianamente con l'italiano (e con la logica... :roll: ) :lol: :lol:
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da normalu »

ma questi scrittori in erba ti hanno proprio torto gli zebedei!
io li ringrazio perchè senza i loro sforzi non avrei potuto leggere le tue spassosissime esternazioni. Visto che lavori per una casa editrice potresti pubblicare questi tuoi consigli, pensa quanti soldi sarebbero se ogni aspirante scrittore ne comprasse una copia (lo posso mettere un punto esclamativo?)
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Re: Giovani scrittori ... non scrivete!

Messaggio da Éowyn »

Ehm, non l'ho scritto io :oops: L'ho solo riportato dal sito citato nel primo post ;)
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