Grazie per aver riportato su questo thread che non avevo ancora visto.
Le mie stroncature sono:
Peter Hoeg: ho comprato
"Il senso di Smilla per la neve" quando era il best seller del momento e sono rimasta delusa, in seguito una mia collega mi ha praticamente obbligata a leggere
"La storia dei sogni danesi". A tutt'oggi è il libro più brutto che abbia mai letto.
Gabriel García Márquez:
"Cent'anni di solitudine" non mi è piaciuto, o forse non l'ho capito perché ero troppo giovane quando l'ho letto (alle medie credo, o al massimo in prima superiore). Mi ha lasciato un bruttissimo ricordo e nessuna voglia di riprovarci. Poco tempo fa ho letto
"L'amore ai tempi del colera" perché era il libro del mese al Gruppo di Lettura. Non si può certo dire che sia un brutto libro, l'ho letto tutto e anche in fretta però il modo di scrivere di Márquez mi irrita, ostenta troppo la sua bravura e questo mi fa perdere interesse per la storia.
Gioconda Belli:
"La donna abitata" stroncato su tutta la linea. Un sacco di persone me ne avevano parlato bene, quindi mi aspettavo una bella storia avvincente invece a me non è proprio piaciuto.
Verga: non ho mai sopportato
"I Malavoglia" e
"Mastro Don Gesualdo", sarà che ci obbligavano a leggerli a scuola?
L'ultima è una stroncatura parziale. Adoro
Camilleri quando scrive i romanzi di Montalbano ma quando ho provato a leggere altri suoi romanzi, di altri argomenti e con altri personaggi, sono rimasta molto delusa. Addirittura
"Il colore del sole" l'ho abbandonato dopo poche pagine...