Vorrei far notare una sottigliezza linguistica che indica i cialtroni in napoletano.
Dunque, nell'esperienza di una napoletana gli uomini " che fanno soffrire" sono di due tipi:
c'è
lo stronzo (mi perdonino i moderatori ma DOVEVO usare il termine per far capire

) e
o' strunz .
Il primo è l'uomo convinto di sè, che è chiaro,sà cosa vuole, te lo fa capire, se ci stai ok, altrimenti tanti saluti, senza nascondersi dietro tante apparenze di lealtà,bontà,incapacità di gestire le situazioni pur mettendocela tutta ecc....
Viceversa il secondo, è il cialtrone (come voi lo chiamate), ma con una maggior caratterizzazione di tutti i difetti, proprio perchè viene usato un termine in dialetto per definirlo.
E' il classico "pver' omm' " ....pover uomo!
Per la serie....certe volte il dialetto aiuta proprio a render l'idea!
Da una discussione fatta una sera con altre donne (ovviamente) si rifletteva sul fatto che se una doveva farsi un'avventura, era meglio incappare nel primo tipo di uomo, rispetto al secondo.
Con il primo si sapeva a cosa si andava incontro, e probabilmente, poichè quel tipo di uomo andava cercando esclusivamente una cosa dalla donna, poteva essere indice che almeno la sapeva far bene.
Viceversa, incontrare il secondo, rappresentava un fallimento a 360 gradi proprio per la sua essenza di poveraccio,sotto tutti gli aspetti della vita....
Comunque, come dice un detto...la madre degli

**** (in dialetto

) è sempre incinta!