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Vittime italiane in Iraq
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Poco importa che la nostra venisse considerata una missione di "peacekeeping". Qualsiasi straniero in terra irachena viene considerato un invasore a tutti gli effetti....
E pensare che siamo andati da Bush in ginocchio per PREGARLO che ci lasciasse partecipare alla missione!

E pensare che siamo andati da Bush in ginocchio per PREGARLO che ci lasciasse partecipare alla missione!
"And in the end, the love you take is equal to the love you make." (Paul McCartney)
poche storie, è la guerra sapevamo o sapevano a che cosa andavano in contro e il peggio è successo ...sono i rischi del loro mestiere sono morti quasi 400 militari un indefinito numero di militari iracheni (migliaia...) e stimate 5000 civili iracheni ....perche un post per soli 6 italiani morti?
Ora qualcuno ci spieghera finalmente a che serve il contingente italiano in iraq? non credo.... ma tant'è ce li siamo votati ce li dobbiamo tenere
Pa
Ora qualcuno ci spieghera finalmente a che serve il contingente italiano in iraq? non credo.... ma tant'è ce li siamo votati ce li dobbiamo tenere
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Il nostro compito e' guardare il mondo e vederlo intero. Occorre vivere piu' semplicemente per permettere agli altri semplicemente di vivere.
- Bilbo
- Olandese Volante
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Il bilancio è salito a 14 militari e 8 civili e si sta scanvando ancora fra le macerie. Fino ad ora, al popolo-bue hanno propinato la str###ata della missione di pace con i nostri soldati che erano andati lì per portare aiuto al popolo iracheno. Forse qualcuno ora aprirà gli occhi e capirà che, agli occhi degli iracheni, siamo anche noi, come americani e inglesi, una truppa di invasori. Quanti morti italiani, americani e soprattutto iracheni - visto che è la loro terra quella che stiamo occupando - dovranno esserci prima di capire che dobbiamo lasciarli liberi di creare la loro nazione e il loro futuro.
purtroppo se le "forze di pace" (che brutta contraddizione in termini) abbandonassero adesso l'iraq, la situazione di totale mancanza di controllo lascerebbe spazio a un regime ancora peggiore di quello precedente, e i risultati sarebbero disastrosi. la guerra non andava iniziata, adesso non c'è una via d'uscita che permetta di lavarsene le mani.
all'estero gli italiani hanno fama di essere vigliacchi, anche in questa occasione abbiamo dimostrato di esserlo aspettando la fine della guerra per andare a fare i buoni, quando invece avremmo dovuto tenercene fuori dall'inizio alla fine, per non renderci complici. ma a questo punto non ci si può più tirare indietro. solo per favore, non ditemi che la guerra è finita. e non chiamiamole forze di pace, sono un esercito, ca
**o, è una forza di guerra. hanno fucili, non margherite.
e sono d'accordo con pa: troppo comodo scandalizzarsi solo adesso che sono morti degli italiani, bisognava farlo prima.
all'estero gli italiani hanno fama di essere vigliacchi, anche in questa occasione abbiamo dimostrato di esserlo aspettando la fine della guerra per andare a fare i buoni, quando invece avremmo dovuto tenercene fuori dall'inizio alla fine, per non renderci complici. ma a questo punto non ci si può più tirare indietro. solo per favore, non ditemi che la guerra è finita. e non chiamiamole forze di pace, sono un esercito, ca
e sono d'accordo con pa: troppo comodo scandalizzarsi solo adesso che sono morti degli italiani, bisognava farlo prima.
- Bilbo
- Olandese Volante
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Non si può neanche pensare, però, di continuare su questa strada. Fin quando americani, inglesi, italiani, ecc. saranno lì con le loro bandiere a sparare sui civili, come alcuni bravi marines hanno fatto anche oggi, gli iracheni continueranno a considerarli come eserciti invasori. Noi li chiamiano terroristi perché uccidono con le autobombe i nostri soldati ma, ai loro occhi, i kamikaze sono partigiani.Human ha scritto:purtroppo se le "forze di pace" (che brutta contraddizione in termini) abbandonassero adesso l'iraq, la situazione di totale mancanza di controllo lascerebbe spazio a un regime ancora peggiore di quello precedente, e i risultati sarebbero disastrosi
Dici che non possiamo lavarcene le mani perché la situazione peggiorerebbe e posso anche essere d'accordo su questo punto ma è necessario, allora, passare immediatamente tutte le truppe sotto la bandiera e il comando dell'ONU. E' necessario cominciare a fissare date certe per il ritiro delle truppe e soprattutto per nuove elezioni democratiche in Iraq. Probabilmente, vista la maggioranza sciita, c'è il rischio concreto che si possa instaurare una nuova teocrazia sul modello iraniano ma non possiamo pensare di lasciare gli eserciti occidentali in Iraq a tempo indeterminato. Purtroppo l'iraq ha addosso una terribile maledizione: troppo petrolio.
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Mi ritrovo completamente nel messaggio di Human più sopra.
Qualcuno però mi spieghi: al tg le chiamano vittime del terrorismo
Credevo che il terrorismo fosse un'altra cosa! Chiamiamole vittime della guerriglia, della milizia o coniamo dei termini apposta ma non abusiamo di quelli esistenti solo perchè fanno effetto!
Qualcuno però mi spieghi: al tg le chiamano vittime del terrorismo
Ero fortunato ad avere ancora mia madre che, occupandosi di me, mi permetteva di protrarre l'adolescenza. Molto fortunato. Ero nato con la camicia: tanto valeva che me la stirasse. (Il conto dell'ultima cena-Andrea Pinketts)
"Sono un clown e faccio raccolta di attimi." (Opinioni di un clown, Boll)
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Non è finita, e finchè non crolla il mito della "guerra giusta" che accompagna queste guerre che nessuno vuole ma tutti fanno- e in particolare quelle religiose - non finiranno mai.human ha scritto:solo per favore, non ditemi che la guerra è finita
E' strano come ormai i mezzi di informazione, per lo meno quelli ufficiali, siano quasi totalmente scollegati dal comune sentire. Perchè a quanto mi risulta, ma forse il vivere in una terra che da sempre dei colori dell'arcolabaleno percepisce prevalentemente il rosso mi influenza in modo non equilibrato, oggi sventolano dai balconi lo stesso numero di bandiere di pace di qualche mese fa, evidente segno che nessuno crede che sia finita.
Non esiste nessuna "utilità" nella morte di una persona, indipendentemente dalla cittadinanza, dal colore della pelle, del credo religioso e dalla professione ma dato il senso di appartenenza che da sempre lega i popoli, la morte dei nostri connazionali serva almeno a ricordare, a chi ancora non lo aveva realizzato, che non stiamo giocando a Risiko. Non so neppure perchè ci impressioniamo solo e soltanto della morte. Come se quelli che non muoiono non vivessero cmq un'esperienza di "non ritorno"....
Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)
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cosa accidenti ci facciamo là?
confonderci con chi ci è andato perché è un petroliere e se ne frega se gli muoiono dei ragazzi a decine per botta?
cosa crede "questo" cavaliere? come "quell'altro cavaliere" che la guerra sia una cosuccia così tanto per sedersi al tavolo dei vincitori ... e per averne poi cosa? La pacca sul parrucchino? La medaglietta di vincitore della caccia al tesoro? Il permesso di fare la recita alla festa di compleanno di Bush?
No: non sono le nostre lacrime ad essere inutili...
Anzi: le nostre devono essere forti, copiose, strazianti, rumorosissime...
Sono inutili i balbettii ipocriti di chi si è accodato ad uno dei peggiori presidenti della storia americana per fare il primo in una classe nella quale, tanto, lo tengono comunque all'ultimo banco...
Intanto 14 ragazzi non ci sono più, così adesso piangiamo anche noi per questa c***o di guerra...
confonderci con chi ci è andato perché è un petroliere e se ne frega se gli muoiono dei ragazzi a decine per botta?
cosa crede "questo" cavaliere? come "quell'altro cavaliere" che la guerra sia una cosuccia così tanto per sedersi al tavolo dei vincitori ... e per averne poi cosa? La pacca sul parrucchino? La medaglietta di vincitore della caccia al tesoro? Il permesso di fare la recita alla festa di compleanno di Bush?
No: non sono le nostre lacrime ad essere inutili...
Anzi: le nostre devono essere forti, copiose, strazianti, rumorosissime...
Sono inutili i balbettii ipocriti di chi si è accodato ad uno dei peggiori presidenti della storia americana per fare il primo in una classe nella quale, tanto, lo tengono comunque all'ultimo banco...
Intanto 14 ragazzi non ci sono più, così adesso piangiamo anche noi per questa c***o di guerra...
- Amaryllis
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parole santeEliezer ha scritto:Sono inutili i balbettii ipocriti di chi si è accodato ad uno dei peggiori presidenti della storia americana
“Le fiabe dicono più che la verità. E non solo perchè raccontano che i draghi esistono, ma anche perchè affermano che si possono sconfiggere.”
G. K. Chesterton
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dico delle cose in ordine sparso, pertanto mi scuso fin d'ora se mancherò di organicità
- sento dire da più parti che l'unilateralismo è fallito, la guerra unilaterale è fallita. Vero. Ma pensiamo percaso che se la guerra fosse stata condotta sotto l'egida dell'ONU e quindi con la partecipazione di una larga schiera di Paesi l'atteggiamento delle fronde terroristiche (o ribelli) irachene sarebbe stato diverso? Gli attacchi ci sarebbero stati lo stesso perchè quello che è in discussione non è il numero di Paesi partecipanti, ma il fatto stesso che alcune nazioni si siano arrogate il diritto di invadere un territorio, certo martoriato da anni di regime terribile, sovrano e perdipiù con una scusa (ripeto una scusa) che rasenta l'imbecillità. Cercando inoltre di ammantarla con una "dottrina" che avrebbe dovuto dare a tutto questo una qualche legittimazione che di fatto è inesistente sul piano giuridico e politico.
- quello che io non capisco è la mancanza di lungimiranza politica di alcune delle parti in causa: possibile che nessuno abbia pensato che la resistenza offerta durante il conflitto fosse stata volutamente blanda, ma che la vera guerra si sarebbe combattuta giorno per giorno, per le strade, tramite attentati e attacchi di vario genere. Possibile che nessuno abbia pensato che un popolo cosciente del fatto di non essere in grado di opporsi a due superpotenze, avrebbe organizzato una resistenza su un terreno a lui più congeniale ovvero sul piano della guerriglia? No. L'importante era finire il tutto con una bella cerimonia all'americana in cui abbiamo assistito alla pena di Bush vestito da pilota che atterrava su una portarei su cui campeggiava una bandiera "mission accomplished". Possibile che tutti fossero convinti che la missione fosse conclusa e che a nessuno sia mai venuto il dubbio che forse si era appena all'inizio?
- quale tipo di accoglienza ci si poteva aspettare da un popolo al quale si è sottoposta la favoletta del "ritorno della democrazia" (ma poi quale ritorno se una democrazia non c'è mai stata) e invece poi gli si è mostrata una "nuova vita" che rispondeva a istituzioni dai nomi neo-coloniali del tipo "forza di occupazione", "governatore", "governo di occupazione" senza per di più coinvolgere minimamente le popolazioni locali se non con operazioni di facciata? un popolo che si è visto, appena liberata baghdad, saccheggiare tutto il saccheggiabile senza uno straccio di intervento americano se non, ovviamente, una rigida "blindatura" di quello che fu il ministero del petrolio con tutti i suoi segreti scottanti
- trovo giusta l'obiezione di Pa. Piangiamo pure i nostri militari, ne abbiamo tutto il diritto. ma non dimentichiamoci che fino ad oggi sono morti centinaia di soldati anglo-americani ma soprattutto migliaia di civili inermi.
- il Papa ha parlato tempo fa dell'accettazione da parte della Chiesa guerra giusta. Bene, questa non lo è mai stata.
- sto sentendo per radio il dibattito in parlamento. ho già il voltastomaco nel sentire le vergognose strumentalizzazioni a destra e a sinistra.
scusate la lunghezza
Fabio
- sento dire da più parti che l'unilateralismo è fallito, la guerra unilaterale è fallita. Vero. Ma pensiamo percaso che se la guerra fosse stata condotta sotto l'egida dell'ONU e quindi con la partecipazione di una larga schiera di Paesi l'atteggiamento delle fronde terroristiche (o ribelli) irachene sarebbe stato diverso? Gli attacchi ci sarebbero stati lo stesso perchè quello che è in discussione non è il numero di Paesi partecipanti, ma il fatto stesso che alcune nazioni si siano arrogate il diritto di invadere un territorio, certo martoriato da anni di regime terribile, sovrano e perdipiù con una scusa (ripeto una scusa) che rasenta l'imbecillità. Cercando inoltre di ammantarla con una "dottrina" che avrebbe dovuto dare a tutto questo una qualche legittimazione che di fatto è inesistente sul piano giuridico e politico.
- quello che io non capisco è la mancanza di lungimiranza politica di alcune delle parti in causa: possibile che nessuno abbia pensato che la resistenza offerta durante il conflitto fosse stata volutamente blanda, ma che la vera guerra si sarebbe combattuta giorno per giorno, per le strade, tramite attentati e attacchi di vario genere. Possibile che nessuno abbia pensato che un popolo cosciente del fatto di non essere in grado di opporsi a due superpotenze, avrebbe organizzato una resistenza su un terreno a lui più congeniale ovvero sul piano della guerriglia? No. L'importante era finire il tutto con una bella cerimonia all'americana in cui abbiamo assistito alla pena di Bush vestito da pilota che atterrava su una portarei su cui campeggiava una bandiera "mission accomplished". Possibile che tutti fossero convinti che la missione fosse conclusa e che a nessuno sia mai venuto il dubbio che forse si era appena all'inizio?
- quale tipo di accoglienza ci si poteva aspettare da un popolo al quale si è sottoposta la favoletta del "ritorno della democrazia" (ma poi quale ritorno se una democrazia non c'è mai stata) e invece poi gli si è mostrata una "nuova vita" che rispondeva a istituzioni dai nomi neo-coloniali del tipo "forza di occupazione", "governatore", "governo di occupazione" senza per di più coinvolgere minimamente le popolazioni locali se non con operazioni di facciata? un popolo che si è visto, appena liberata baghdad, saccheggiare tutto il saccheggiabile senza uno straccio di intervento americano se non, ovviamente, una rigida "blindatura" di quello che fu il ministero del petrolio con tutti i suoi segreti scottanti
- trovo giusta l'obiezione di Pa. Piangiamo pure i nostri militari, ne abbiamo tutto il diritto. ma non dimentichiamoci che fino ad oggi sono morti centinaia di soldati anglo-americani ma soprattutto migliaia di civili inermi.
- il Papa ha parlato tempo fa dell'accettazione da parte della Chiesa guerra giusta. Bene, questa non lo è mai stata.
- sto sentendo per radio il dibattito in parlamento. ho già il voltastomaco nel sentire le vergognose strumentalizzazioni a destra e a sinistra.
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Proprio per i motivi che esponi NON è stata condotta sotto l'egida dell'ONU, no?invisigot ha scritto: sento dire da più parti che l'unilateralismo è fallito, la guerra unilaterale è fallita. Vero. Ma pensiamo percaso che se la guerra fosse stata condotta sotto l'egida dell'ONU [...] una qualche legittimazione che di fatto è inesistente sul piano giuridico e politico
-La somma dell'intelligenza sulla Terra è costante. La popolazione è in costante aumento.-
-...d'andarsene in paesi lontani, dove nessuno lo conoscesse, neppur di nome; ma sentiva che lui, lui sarebbe sempre con sè. (Manzoni)-
-Strange world: people talk, sometimes I wonder why (Kè)-
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- eat cheese now. ask me how. -
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Non ho mai creduto ad una cosa simile. Se qualcuno venisse a casa mia, pretendendo di governarla a tempo indeterminato, non credo me ne fregherebbe molto delle bandiere che porta con se. Quello che intendevo dire nel mio post precedente è che l'ONU, a questo punto, può essere l'unico veicolo per limitare i danni che già sono stati fatti.Invisigot ha scritto:pensiamo percaso che se la guerra fosse stata condotta sotto l'egida dell'ONU e quindi con la partecipazione di una larga schiera di Paesi l'atteggiamento delle fronde terroristiche (o ribelli) irachene sarebbe stato diverso?
Secondo me, la guerra non doveva neanche cominciare. Ho partecipato a marce per la pace, firmato petizioni, la bandiera arcobaleno - ormai un po' scolorita - è ancora appesa al mio balcone, ho sostenuto le campagne di Emergency contro la guerra, ho fatto tutto ciò che ero in grado di fare per far sentire la mia voce che diceva "no alla guerra". Ovviamente non è servito a nulla e mi dispiace solo che la miopia e la sordità di coloro che tengono in mano i fili del teatro dei burattini, abbiano provocato così tanti morti. E' inutile prenderci in giro. I 14 militari e gli oltre 30 civili uccisi oggi, non sono stati assassinati dai terroristi ma dai nostri governanti assetati di petrolio.
- Xenia
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scusa ma tu un camion carico di esplosivi che ti arriva addosso come lo chiameresti? Che terrorismo sia un termine oramai logoro ed abusato posso anche essere d'accordo, ma onestamente non saprei prorio quale altro impiegare quest'oggi.Kiarina ha scritto:Qualcuno però mi spieghi: al tg le chiamano vittime del terrorismo Credevo che il terrorismo fosse un'altra cosa!
Poi i morti sono morti; certo mi fa più effetto sapere che oggi piangiamo degli Italiani e non degli Americani o dei Britannici, ma la sostanza di fondo non cambia, mi pare.
Ed ha ragione fuocoblu: se la guerra fosse stata sotto l'egida dell'ONU forse non ci sarebbe stata nemmeno una guerra, o comunque probabilmente con altri tempi. Non avendo la sfera di cristallo non ci è dato sapere se l'abbattimento del regime di Saddam sarebbe stato altrettanto rapido, né se la ricostruzione e il ristabilimento dell'ordine in Irak sarebbero stati tanto difficili quanto si stanno purtroppo rivelando ora.
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Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
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- Amaryllis
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beh, lasciamo almeno che le scelte politiche dei governanti un po' sugli stessi ricadano... tanto, accusaxaccusa, ora si dirà che l'opposizione strumentalizza i morti... come mesi fa si diceva che si strumentalizzava l'idea di pace...Xenia ha scritto:trovo un po' triste (e non lo dico per fare polemica politica anzi!) che il primo post di questo thread sia stato 'grazie Berlusconi'
chi soffre non è l'italia del bla bla nè berlusconi o chi gli sta addosso, sono solo le famiglie colpite dal lutto, e questo lo sappiamo tutti, come sappiamo quanta retorica ci aspetta in occasioni come questa
“Le fiabe dicono più che la verità. E non solo perchè raccontano che i draghi esistono, ma anche perchè affermano che si possono sconfiggere.”
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